Capitolo 13

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Draco:

"Harry?! Che cosa succede?! Perché sei sbiancato?! Parlami ti prego!"

In un attimo, nel mentre Potter restava in assoluto silenzio, con gli occhi sgranati e la pelle d'oca, completamente, io non ci stavo capendo più niente.

"Harry..." Provò allora Hermione. "Che sta succedendo? Perché sei sconvolto?"

"Io... io non ci posso credere."

"A cosa?! A cosa non puoi credere?"

"Theodore Nott... è stato lui! Lui è... la Talpa, la persona che stiamo cercando, colui che mi ha reso la vita impossibile."

In quel momento il mio cuore cessò di battere, così come quello di Hermione e Ron e mille pensieri ritornarono in testa, ma uno in particolare.

<<Dopo che il mio migliore amico mi portò quella tazza fumante, io ne bevvi un sorso.

"Ascoltami tesoro mio, Caramell è una testa di cavolo, lo sappiamo, ma tu devi mantenere la calma, ok?"

"Come faccio?!" Urlai disperato.

"Harry è ad Azkaban e..."

"Troveremo il modo per tirarlo fuori di lì! Blaise ed io non ti lasceremo da solo!">>

"Theo?!" Domandai per poi essere costretto a sedermi su di una seggiola: le mie gambe non mi stavano reggendo più.

"Non è possibile Harry! Come fai a dirlo?! Chi te lo ha detto?"

"L'ho visto chiaramente. È stata la stessa identica esperienza provata quando vedevo Voldemort da lontano e sapevo tutto di lui e su quello che stava e voleva fare con i suoi alleati, i Mangiamorte." Disse per poi toccarsi la propria cicatrice, un segno che aveva da sempre a forma di saetta posizionata sulla fronte, un qualcosa che non faceva più male da tanto, tanto tempo. "Non c'è tempo da perdere amore. Bisogna prenderlo, ora!"

"Ma chi glielo dice adesso a Blaise?!" Domandai con gli occhi completamente lucidi ed il cuore a mille, oltre che a pezzi, letteralmente. "E poi come faccio adesso Harry?! Eh? Dimmelo! Io mi fidavo di lui, era il mio migliore amico!" Gridai in preda alla rabbia, la collera più grande.

Non poteva essere vero, forse stavo ancora sognando e non me ne ero accorto, sì probabilmente era così!

"Amore io lo so come ti senti. È stata la stessa identica cosa che ho provato io quando al terzo anno credevo che Sirius Black avesse ucciso i miei genitori. Mi sentivo tradito, nervoso, vulnerabile. Purtroppo però c'è stata una grossa differenza fra quell'episodio e questo. All'epoca io non avevo avuto visioni riguardo il mio padrino, mentre questa volta sì e purtroppo le mie percezioni non sono false."

A quel punto sospirai con aria affranta.

"Non è vero." Disse per poi scoppiare a piangere.
"Non posso pensare che... che il mio ex migliore amico ci abbia traditi così! Non è ammissibile!"

"Amore ascoltami." Disse Harry per poi inginocchiarsi davanti a noi, nel mentre Hermione e Ron se ne rimasero fermi in assoluto silenzio ancora sconvolti dalla notizia appena ricevuta, un qualcosa che gli aveva fatto perdere l'uso della parola, proprio perché Theo era l'ultima persona che potevano immaginare implicata in una situazione del genere.

"Ginny purtroppo non tornerà mai più, nessuno potrà farla ritornare in vita, però noi possiamo farle giustizia e ridare un po' di pace interiore a noi stessi."

"Sì, ma Nott non può passarla liscia con uno sconto di pena Harry! Perché è questo che accadrà! Lui farà il finto pentito e poi uscita di prigione!" Disse allora Ron con occhi lucidi. Tutto ciò era troppo per lui.

"Non accadrà Ron!" Disse mio marito per poi voltarsi verso di lui. "Puoi giurarci! Faremo di tutto purché Theo abbia ciò che si merita."

"Theo?! Che cosa c'entra mio marito adesso?! Perché ne state parlando?"

In quel momento, proprio Blaise che non era a conoscenza delle cose schifose che il suo consorte gli faceva alle spalle e già da un pò di tempo, apparve dalla soglia di Villa Parkinson e noi non potemmo fare altro che osservarlo.

Ma come sarebbe andata a finire quella conversazione?

Harry:

Nel frattempo, tutte le radio, i giornali e la TV Babbana parlavano dell'arresto imminente della Parkinson e Seamus Finnigan era lì che ascoltava, non essendo a conoscenza della scoperta appena detta da Draco ed Harry.

In quel momento il biondo dai capelli castani e tante lentiggini su tutto il viso, compreso il corpo, si stava domandando se prima o poi tutto quello schifo sarebbe finito e proprio scuoteva la testa, Dean Thomas lo raggiunse lasciando di stucco l'altro che non si aspettava una sua visita e si domandava come fosse entrato in casa ancora una volta.

"Ehi, come va?"

"E tu che cosa ci fai qui?! Chi ti ha fatto entrare?!"

"Ho trovato la porta aperta." Rispose per poi mordersi un labbro. "Senti Seam, io vorrei..."

"Qualunque cosa tu abbia in mente non è possibile."
Disse, cercando di frenare il suo cuore: non poteva.
"E poi nessuno ti dà il diritto di entrare come se fosse casa tua! Hai capito Dean?!"

"Ma perché non vuoi arrenderti all'evidenza che ci piacciamo?! Senti Seam, io lo so che Ginny sarà sempre importante per te e non voglio affatto che la dimentichi, ci mancherebbe. Quello che desidero è che ti lasci andare ad una nuova storia d'amore. Ne hai bisogno, lo vedo e sono sicurissimo che anche tua figlia Alyssa desideri vederti felice, non credi?"

"No! Io non voglio tradire la memoria di mia moglie e non desidero che Alyssa pensi che ci abbia... messo una pietra sopra. La sua morte è stata terribile!"

Dean a quel punto lo abbracciò. "Piccolo, lo immagino." Disse per poi voltarlo verso di se e accarezzargli entrambe le guance morbide e delicate. "Comprendo bene che cosa significhi per te una cosa del genere, ma io ti amo Seam e non voglio perderti. Lo capisci questo?"

Finnigan a quel punto sospirò lentamente e lasciandosi andare, gli diede un bacio intenso, uno scontro di labbra che il moro dalla pelle color cioccolato fece in modo di approfondire; fino a che i due uomini all'improvviso, non dovettero scansarsi l'uno dall'altro: difronte a loro infatti c'era Alyssa Finnigan che in quel preciso momento aveva visto tutto.

Drarry ~ La Talpa - Sequel di Ossigeno Puro [MPREG]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora