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La mattina dopo Mark e Matthew decisero di aspettare Leo e Diego, perciò io, Rick, Ele e Val ci avviammo verso la città da soli.

"COSA?!" urla Ele dopo che ho finito di raccontargli ciò che era successo ieri sera.
"Io lo ammazzo" aggiunge Val.
Ah, mi sono scordato di dire che Claire ha fatto il cosplay di Giovanna D'arco (personaggio storico che lei adora), mentre Val si è travestita da un semplice vampiro.
"Ehi, sta tranquilla. Passerà..." Le dico, non credendoci, però, molto neanch'io.
"Beh, almeno sappiamo dove andare a fare merenda!" Cerca di sdrammatizzare Rick.

Dopo circa una mezz'oretta di camminata e dopo essere passati in mezzo a davvero tante persone, riusciamo finalmente a trovare questo 'Bobble Bobble' che mi aveva consigliato Max.

A proposito di quest'ultimo, appena entro lo vedo appoggiato al bancone poco più in là mentre sta parlando con Simon, il quale indossa un grembiule con il logo del posto.

"GEORGE!" Esclama non appena mi vede.
"Ehi, come stai?" Mi chiede Simon
"Meglio dai." Dico semplicemente.
Dopo un attimo di silenzio mi ricordo improvvisamente che ci sono anche gli altri miei tre amici, così glieli presento.
"Ah! Max, Simon, loro sono Rick, Ele e Val; ragazzi, loro sono Max e Simon, ossia i due ragazzi che ho conosciuto ieri sera.

Dopo una serie di strette di mano, Simon ci propone di ordinare qualcosa e noi accettiamo.

"Wow, è davvero buono!" Esclama Rick "di cosa sono fatte le palline?" Chiede osservando il suo bicchiere.
"Gelatina" risponde semplicemente Simon.
"E ci si può fare la cerbottana?" Chiede.
"Oh sì" risponde Max con un sorrisetto abbastanza inquietante.
"Interessante..." Risponde Rick.
"Non ti azzardare nemmeno!" Gli urla Ele nell'orecchio, facendo ridere Max e Simon, i quali, successivamente, si scambiano un bacio.

Noto che tutti si bloccano sul posto e io, probabilmente per gli sguardi stupiti dei miei amici, mi metto a ridere come un matto.
"Questo non ce l'avevi detto però!" Dice Ele facendo la finta offesa.
"Cosa? Che stiamo insieme?" Chiede Max. Tutti annuiscono.

"Quindi a praticamente tutti in questa stanza piace il ca-" comincia Val, venendo però interrotta da una Ele che le mette una mano sulla bocca.
"VAL!" Urla.
"Che c'è? Troppo diretta?" Dice, facendo ridere sia me che Rick.

Max e Simon, ancora confusi, decidono di chiedere spiegazioni.
"Scusa, Rick, quindi anche tu sei...?" Chiede Simon.
"Bisessuale, sì" dice lui guardandolo.
"Giuro che non l'avrei mai detto" dice Max.
"Me se ieri sera mi hai detto che sai riconoscere i tuoi simili?!" Chiedo io ridendo.
"I miei simili, appunto! Non i bisessuali." Esclama, facendo ridere tutti, mentre io lo guardo confuso.
"Ma non è la stessa cosa?" Chiedo confuso. Lui mi risponde con una semplice alzata di spalle.

Rimaniamo lì a chiacchierare fino alle 17:30 circa e dopo averli salutati, decidiamo di tornare il hotel.

Appena arriviamo davanti alla porta, quest'ultima si spalanca, mostrando un Mark metà incazzato e metà preoccupato.
"Devo parlare con George da solo" dice semplice e diretto.
Matthew, probabilmente cogliendo il messaggio che io non ho capito, prende Rick di forza e lo trascina via.

Non faccio in tempo a girarmi che Mark mi ha già preso per la maglietta e mi ha fatto entrare a forza.
Subito dopo mi butta sul mio letto e comincia a fare avanti e indietro per la stanza.

Io, temendo che mi voglia picchiare, comincio a piangere silenziosamente.
"Perché mi ignori?" Chiede all'improvviso.
Faccio un'espressione confusa e alzo lo sguardo, puntando i miei occhi arrossati dal pianto nei suoi.
"S-scusa?"
"Hai capito bene: perché mi stai ignorando?" Continua.
A quel punto mi incazzo.

Diamine, sarai anche un bullo e la mia crush, ma non hai il diritto di giocare con me e con i miei sentimenti.
Così, prendendo tutti il coraggio che ho in corpo mi alzo e, con gli occhi ancora rossi dal pianto, comincio ad urlargli contro.

"Io ti starei ignorando? IO starei ignorando TE? Come puoi dire una cosa simile dopo tutto quello che mi hai fatto passare, consapevolmente e non. Da quando mi conosci non hai fatto altro che prendermi in giro, darmi del nerd, a volte persino infastidire i miei amici, quando dai, ammettiamolo, l'unico vero tuo obiettivo ero e sono soltanto io, e non so perché! A te piace vedermi debole, ti piace perché SONO un debole. Ti piace avere la meglio su quelli più deboli di te. Per cosa poi? Popolarità? Ricevere attenzioni? Io non so qual è la tua situazione familiare, ma ti posso garantire che la mia è pessima. Ma io, a differenza tua, non vado in giro a picchiare o a prendere in giro persone per farmi degli "amici". Ah, e se ti stai chiedendo qual è la goccia che ha fato traboccare il vaso è stata la tua telefonata di ieri. Stavi parlando con quella che credo sia la tua ragazza e tu , per compiacerla, mi hai dato del nerd, ma non è quella la cosa che mi ha fatto più male, perché ormai mi ci sei abituato ad essere chiamato così. No. Mi sono sentito offeso perché credevo che tu stessi cambiando in questi giorni, ti vedevo diverso. Invece mi sono illuso come ormai faccio da tre anni! Perché sì, tu mi piaci da tre fottutissimi anni, anche se adesso non so più se è così- non è vero, lui mi piace ancora, e molto-. Quindi se proprio vuoi che io ti riconsideri un minimo prova a cambiare il tuo atteggiamento, non per sempre, ma per almeno questi giorni. Fai qualcosa per cui io potrei cambiare un minimo idea su di te." Concludo ricominciando a piangere.

Cala il silenzio. In 5 minuti gli avevo sputato addosso tutto quello che pensavo di lui. Avevo esagerato? No, decisamente no.

Sento uno spostamento d'aria, il che vuol dire che lui si è avvicinato a me (anche perché sento il suo respiro sulla mia testa). Io, credendo mi voglia picchiare, stringo i pugni ed aspetto il colpo che pensavo sarebbe arrivato a momenti.

Contro le mie aspettative, invece, fa un'altra cosa che mi lascia completamente spiazzato.

Mi alza il mento con due dita e, senza che io faccia in tempo a realizzare la situazione, si fionda sulle mie labbra.

Resto paralizzato. "Oh che palle! Perché riesce sempre a mandarmi in fumo il cervello?!" Urlo nella mia mente.

Decido di godermi quel momento, perciò gli do il permesso e il bacio, da dolce qual era, diventa più travolgente e pieno di passione.

Dopo 5 minuti si stacca dalle mie labbra, appoggia la sua fronte sulla mia e comincia a guardarmi sorridendo.

Cavoli, il suo sorriso...

"Beh, che ne pensi?" Mi chiede continuando a sorridere.
"Beh, penso che potrei ricominciare a considerarti un minimo, anche se dovrai ancora convincermi del tutto." dico prendendolo in giro.
"Per il momento mi accontenterò.." dice, per poi ricominciare a baciarmi.

In pochi secondi, tutto il discorso che gli avevo fatto, sembrava non essere mai successo...

~All Of Me~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora