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Mark

"SIETE STATI VOI, VERO?" Urlo a Diego e Leo non appena entro in camera loro.
"A fare cosa?" Chiede Leo con fare innocente "Oh, forse intendi a picchiare quel nerd? Sì, forse sì" aggiunge, con tanto di risatina.
"Non. Chiamarlo. Nerd." Gli dico, prendendolo e alzandolo per il colletto della maglietta.

"Oh andiamo Mark!" Si intromette Diego "Ma se fino a due giorni fa anche tu lo chiamavi così! Non sei credibile." Dice, anche lui facendo una risatina subito dopo.
"Forse sei diventato troppo molle per via degli amici di quello lì? O forse è solo lui che ti ci ha fatto diventare?" Chiede, sfidandomi con lo sguardo.

La voglia di tirargli un pugno è tanta, ma decido di rimanere calmo, così lo butto sul letto.

"Andiamo Mark, torna a fare il nostro capo. Ignora quelli sfigati e torna da noi. Altrimenti lo diremo a tutta la scuola." Conclude Diego con un ghigno quasi inquietante.

Sbianco.
"C-cosa?" Balbetto.
"Della tua palese cotta per quel nerd. Oh andiamo! Davvero pensavi che non ce ne fossimo accorti? Non siamo così stupidi."
"Già, e immagina se tutta la scuola lo venisse a sapere..." Aggiunge Leo, con una faccia da finto dispiaciuto.

"N-no, non potete ricattarmi così!" Dico.
"Oh invece sì che possiamo!" Dice Diego con aria soddisfatta.
"Ah, e se non accetterai riserveremo un altro bel trattamentino al tuo amico." Aggiunge Leo, marcando bene l'ultima parola e mimando le virgolette con le dita.

In quel momento ogni paura scompare: la paura di venire scoperto da tutti, di venire abbandonato dai miei - ormai ex - amici, forse anche la paura dei miei stessi sentimenti.
L'unico pensiero, anzi nome in realtà, che si materializza nella mia testa è: George...

"Non vi azzardate a toccarlo, di nuovo." Dico digrignando i denti.
"Altrimenti?" Chiede Diego.
Oh amico, domanda sbagliata.
Infatti, in pochi secondi riesco a tirare un pugno sul naso ad entrambi; uno solo, ma che basta per stenderli.

Quando è troppo, è troppo...

"Tsk, non siete mai stati bravi a difendervi" dico con un sorrisetto, per poi uscire e ritornare nella mia stanza.

Appena rientro, George è sempre nella stessa posizione in cui l'ho lasciato, con l'unica differenza che invece di un'espressione di sofferenza, adesso è più tranquillo e sta dormendo per davvero.

"Tranquillo, sta bene" mi dice Ele avvicinandosi in modo che nessun altro la senta e mettendomi una mano sulla spalla.

Tiro un sospiro di sollievo e la ringrazio facendo un cenno con la testa.

"Mark" mi chiama Rick "io e Matthew andiamo a dormire dalle ragazze, così da lasciar riposare in pace George. Te che fai?" Mi chiede.

Anche se la voglia di rimanere è tanta, decido di andare anch'io.
Nel momento in cui sto per uscire, però, sento un filo di voce chiamarmi.
"Mark..."
Mi giro di scatto e noto che finalmente George si è svegliato.
"Ehi, io, Rick e Matthew andiamo a dormire dalle ragazze, almeno potrai riposare in pace. A domani." Gli dico sorridendogli dolcemente.

"No" mi blocco "Resta..." Mi chiede.
Spalanco gli occhi e mi giro verso gli altri.
"Sentito? Che ci fai ancora lì fermo?! Vai da lui! E fate i bravi mi raccomando!" Mi dice Rick mentre si allontana insieme agli altri.
"Oh andiamo!" Gli urlo dietro ridendo. Lui di risposta mi fa una linguaccia.

Dopo aver richiuso la porta, mi avvicino al letto ed avvicino la sedia lì accanto per potermici sedere.

"Come va?" Gli chiedo, stringendo la sua mano tra le mie.
"Potrebbe andare meglio..." Dice con un tono piuttosto triste.
"Posso farti una domanda?" Continua.
Annuisco.
"Ti sei pentito di ciò che hai fatto? Ieri sera intendo." Dice lui arrossendo un pochino.

Come risposta, prima lo guardo un attimo con uno sguardo interrogativo, poi mi avvicino ulteriormente e gli lascio un altro bacio veloce e leggero sulle labbra.
Era già la seconda volta che baciarlo mi aveva fatto quell'effetto. Mi sentivo bene, felice, ed era come se tutto intorno a me fosse sparito. Neanche Ruby mi aveva mai fatto provare emozioni simili...

Ruby... Penso, non appena mi stacco da quel piccolo bacio.

Cala il silenzio, che viene però rotto, stranamente, da lui.
"S-sdraiati qui c-con m-me..." Dice, arrossendo ulteriormente.

Dio quant'è adorabile quando fa così.
Mi stupisco del mio stesso pensiero.
Wow, ti ha proprio mandato in pappa il cervello. Mi dico mentre sorrido.
"Ok" gli rispondo semplicemente.

In un attimo mi cambio e mi sdraio al suo fianco.
Nessuno dei due parla, così, dopo circa 10 minuti, George si addormenta.

Io invece non riesco a prendere sonno, perché un unico pensiero mi attanaglia la mente.
Mi alzo lentamente per non svegliare il mio vicino e, dopo aver recuperato il telefono, esco un attimo dalla stanza.

Lo stai facendo davvero? Penso.
Sì, devo farlo, per me e per George. Per George... Ancora mi faceva strano pensare a qualcosa di simile.

Dopo pochi squilli, finalmente, la persona che ho chiamato risponde.

Ehi amore, tutto apposto? Perché hai chiamato a quest'ora?

Ehi. Senti...volevo parlarti di una cosa...

Finita la chiamata, mi sento come se mi fossi liberato di un peso enorme, che però non avevo realizzato di avere fino a quel momento.

Facendo più piano possibile, rientro e mi rimetto accanto a George.
Dopo poco, Morfeo mi accoglie nel suo mondo.

~All Of Me~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora