È ormai scattata la mezzanotte e io quasi non mi reggo più in piedi.
Martina e Giorgia continuano a ridere perché dicono che sono buffa da ubriaca, Nyv e Stefano sono in giardino con la chitarra a fumare e suonare, Talisa e Javier continuano da due ore a ballare e Giulia, Francesco, Federico e Daniela stanno giocando a scala quaranta.
Gli altri non li vedo e la cosa mi preoccupa leggermente.Ci sono Nicolò e Jacopo seduti sul divano e lui mi continua a controllare da tutta la sera.
La cosa mi infastidisce, e anche molto. Cosa vuole esattamente?
Sono totalmente annebbiata dall'alcol che non so neanche cosa sto facendo, il mio istinto sta prendendo il controllo del mio corpo.
Con passo deciso vado verso il divano, mi avvicino, metto le mani sulle cosce di Jacopo e mi abbasso per guardarlo dritto negli occhi. Mi avvicino al suo orecchio e sento un brivido percorrerlo.
G: "Se continui a guardarmi per tutto il resto della serata mi consumi, Giacomo"
Nicolò al 'Giacomo' scoppia a ridere fragorosamente mentre lui sembra pietrificato.
G: "Mi hai dato il due di picche e ora continui a cercarmi?"
J: "Gaia se mi lasciassi spiegare"
G: "Ma mi ascolti almeno? Non ti voglio sentire"
J: "Gaia sei ubriaca, ti posso portare in camera?"
Mi rialzo e me ne vado su da sola, ho bisogno di staccare.
Vedo però che Jacopo cerca di seguirmi, mi preparo ad urlargli addosso ma Giulia lo ferma prima che possa dire niente.
G: "Ndo vai? Prima fai lo stronzo e poi le corri dietro?"
J: "Giulia non capisci"
G: "I understand benissimo Ottone'. Stai cercando di riparare un vaso di ceramica distrutto con lo scotch carta"
Mi volto a guardare la scena, è esilarante come Giulia abbia sempre la risposta pronta.
Devo dire che ha fatto più che bene a fermarlo, non lo volevo vedere, almeno per adesso sotto l'effetto dell'alcol, avrei probabilmente perso il controllo, fatto o detto cose di cui mi sarei pentita.Mi butto sul mio lettone e mi strofino gli occhi.
Non capisco se sono triste o arrabbiata, mi viene da piangere ma allo stesso tempo vorrei spaccare qualcosa.
Chiudo gli occhi e cerco di isolarmi da tutto il baccano che c'è di sotto.
Ma gli unici momenti che riesco a ricordare sono quelli con Jacopo.Il primo giorno dei casting quando ho incrociato il suo sguardo per la prima volta, la formazione della classe e quella delle squadre, i momenti in sala relax e quelli in casetta sono indimenticabili è vero.
Ma i momenti che non mi dimenticherò mai sono quelli che abbiamo vissuto senza telecamere, in hotel.
Le nostre stanze erano adiacenti, la sua era la 309 e la mia la 310.
Tra me Jacopo inizialmente non c'era niente se non pura e semplice amicizia, un rapporto forte nato probabilmente dal nostro essere simili in quasi tutto.
Eravamo sempre i più ritardatari e per questo non riuscivamo mai a fare colazione come si deve.
Ogni mattina mi preparavo, andavo in camera sua, aspettavo che si vestisse e scendevamo insieme: prendevamo un caffè da asporto e tre biscotti a testa e ci incamminavamo goffamente verso la scuola.
La sera, invece, Jacopo mi portava sempre un biscotto prima di andare a dormire, non ho ancora capito perché ma mi faceva piacere.Col tempo tra noi due le cose hanno incominciato a complicarsi, in circa due mesi ho iniziato a capire di provare qualcosa per lui che andava oltre l'amicizia e, per rispetto nei suoi confronti e quello della sua ragazza, gliel'ho detto.
Avevo paura, paura che questo provocasse una rottura definitiva del nostro rapporto ma lui invece mi ha detto che non era possibile che io mi fossi innamorata di lui."Sono un completo disastro Gaia e non sono neanche così bello, sei confusa ma stai tranquilla che in meno di tre giorni ti passerà"
Le sue parole mi avevano lasciata perplessa.
Chi risponde così a un'affermazione del genere?
Mi ero detta che forse aveva ragione e di non preoccuparmi.La nostra routine non era cambiata di una virgola anche dopo quello che gli avevo detto e la paura che avevo di perdere tutto quello, mi aveva portata a dire una bugia qualche sera dopo.
"Jackie comunque avevi ragione, non sei così bello".
Poi gli ho rubato il biscotto e strizzato l'occhio.
Stefano era nella stanza con noi, non potevo essere diretta, ci guardava stranito, non capiva e non doveva capire, era meglio così.
Jacopo mi aveva sorriso ma i suoi occhi mi sembravano spenti ma pensavo fosse solo una mia impressione. Ingenua Gaia, come sempre.
E cercando di convincermi che non mi piaceva, che non provavo alcun interesse, stavo riuscendo finalmente a ingannare la mia mente.Ma due giorni dopo, venerdì, mentre aspettavo come al solito che si vestisse prima di scendere, Jacopo mi ha baciata.
Non mi va neanche di ricordarlo quel bacio perché è stato un così bel momento che pensarlo ora, qui sul letto sbronza per colpa sua, mi fa male."Scusami, ho cercato di non farlo però non ce l'ho fatta. Non posso dirti che io non provo qualcosa per te perché mentirei, però ci conosciamo da così poco e io sono fidanzato con una ragazza che mi rende felice"
"Non so cosa dirti Jacopo, io l'amante non la faccio di sicuro"
"Non potresti comunque farla, siamo sempre sotto l'occhio delle telecamere"
"Mi chiedo solamente una cosa. Come fai a provare qualcosa per due persone? È ovvio che una vale meno"
"Ma sono due rapporti diversi, non posso paragonarvi"
"Senti passiamo subito al dunque, non voglio perdere la nostra amicizia perché c'è questa tensione tra di noi, dimmi la verità"
"Lascerei Greta per te? Questo mi vuoi chiedere?"
"Si, dimmi quello che senti, posso farcela"
"Ora come ora no, ti conosco da pochissimo e..."
"Ottimo allora andiamo giù?"
"Ti accontenti così? Non vuoi una spiegazione?"
"Jacopo siamo amici e rimarremo amici senza problemi, ci siamo parlati, è successo quello che è successo e ora tu mi hai dato una risposta che mi ha fatto pensare. Io sono a posto"
"Ultima domanda: eri seria l'altra sera? Quando c'era anche Ste"
"Ha importanza adesso?"Cazzo, quanto mi gira la testa.
Mi metto a sedere sul bordo del letto ma sento qualcuno bussare.
G: "Chi è?"
J: "Giacomo"
Non ho neanche le forze di urlargli addosso, essermi ricordata quel bacio mi aveva fatta addolcire.
G: "Siediti"
J: "Addirittura? Che onore Gozzi"
Tuffo la testa sul materasso e guardo il soffitto, Jacopo mi copia e poggia la sua mano sulla mia.
J: "A che stavi pensando?"
Mi giro a guardarlo e poi riguardo su.
G: "A te"sono super EXCITED per questo capitolo
spero vi piaccia,
love u
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Stanza 309
RomanceGaia, dopo aver vinto il programma televisivo Amici, sta avendo una carriera piena di successo e felicità. Ma se un vecchio compagno di avventura arrivasse inaspettato e scombussolasse il suo equilibrio?