Io, Martina e Daniela andiamo verso Corso Buenos Aires per farci una camminata e chiacchierare un po'.
M: "Allora? Che mi racconti? Ti manca?"
"Si vede così tanto?" penso "Non è possibile che io mi faccia leggere così facilmente"
Guardo dritto, non oso incrociare il suo sguardo.Daniela mi cerca con gli occhi e mi vede visibilmente in difficoltà.
D: "Esatto Gaia. Ti manca la casetta?" lo dice calcando particolarmente l'ultima parola.Ah, la casetta.
Cazzo non è possibile che tutto mi faccia pensare a lui.
G: "S-si, mi manca tutto da morire: fare lezione con Manu e Raffa, colazione con Javi che canta e Nicolai che gli urlano addosso di smetterla, i miei balletti con Giulia, pre e dopo puntata, i duetti di Nyv e Jacopo..." guardo in basso. "Però la vita normale, la mia famiglia, i miei amici, non posso dire che non mi siano mancati e che non sia felice di essere fuori."M: "Capacità di sintesi pari a zero come sempre, Bibi"
Ruoto gli occhi e le tiro un'occhiataccia.
Daniela ridacchia "Ma dai amore, a me piacciono i suoi monologhi"[...]
G: "Direi che è ora di andare a casina bellezze, vi riaccompagno in hotel?"
M: "In macchina? Ma il nostro hotel è qui a due minuti"
G: "No a piedi, la macchina la devo lasciare qua che serve a papà per"
M: "Sai cosa Bibi, non mi interessa"
D: "Martina"
M: "Lo sa che scherzo dai"
D: "Accompagniamo noi te a casa"
M: "Dai su andiamo"Vedo Marti prendere il telefono e scrivere velocemente a qualcuno ma non riesco a vedere chi.
[telefono di martina]
Giorgia
M: Stiamo arrivando
G: Quanto ci metterete circa? Mancano ancora Jacopo e Nyv
M: Dieci minuti?
G: Perfetto, scrivimi quando ti mancano due minuti che scendo
M: Yess
(...)
M: Scendi GioG: "Sono arrivata ormai, lasciatemi pure qui, non c'è bi..."
Gio: "Marti, Dani volete venire su a bere un caffè?"
G: "Gio ma come facevi a sapere che eravamo qua?"
Gio: "La risata della Marti la riconoscerei tra mille"Entriamo dal cancello, attraversiamo il giardino e entriamo in casa.
Casa mia è una grande villa.
Il cancello è bianco, trasmette immediatamente l'essenza della mia famiglia: bontà, empatia e purezza.
Appena entrati la vista è rivolta al nostro ampio giardino decorato da fiori di tutti i tipi, ci sono due palme sulla zona est e una piscina, non troppo grande, di fronte a queste.
Un piccolo viale ciottolato porta al portone principale di casa, anche questo bianco.
La villa si sviluppa su due piani, il primo incentrato sulla zona giorno, il secondo sulla zona notte.G: "Marti tu l'hai già vista a dicembre"
M: "Ma quando"
G: "Quando tu e Neno siete venuti da Torino per salutarmi"
M: "Ah si c'era anche Jac-"
G: "Dani a te faccio fare un giretto mentre Giorgia prepara il caffè, così parliamo ancora un po'"È tutto buio, accendo la luce.
G: "Gio perchè hai spento tutto, non si vede niente""BUENANOCHHHHHH"
Caccio un urlo e faccio cadere la borsa. Cos'è sto baccano?
"Hola Ga, come estai?"
Una voce calda con cadenza spagnola, la riconoscerei tra mille.
"Papi, ma che cosa sta succedendo?"
Lo abbraccio e guardo dietro di lui.
C'erano tutti, vengono uno ad uno a salutarmi e mi spiegano che Frida ha avuto l'idea di organizzarmi una festa perché mi aveva vista un po' triste in questo periodo, e che probabilmente era perché mi mancavano loro.
Sono così felice di vederli tutti quanti ancora, è passato così poco tempo ma ho così tanto da dire a tutti loro.
Però non vedo Jacopo, figurati se viene.
Mi volto, con lo sguardo perso e gli occhi spenti e mi scontro contro qualcuno.
Alzo lo sguardo e lo vedo.
Non so come comportarmi. Sto entrando in panico come al solito.
Adesso inizierò a ridacchiare come una scema, guardami intorno per evitare il contatto visivo e muovermi nervosamente.
Gli sorrido? Aspetto che mi abbracci lui? Non ti abbraccerà mai Gaia, non ha lasciato Greta e mai lo farà e se lo farà, non sarà per te. Cosa c'entra un piccolo abbraccio con la storia di Greta?
Gaia ma ti senti? AIURO DOVE STA LA MARTI QUANDO SERVEJ: "Oi peste, tutto bene?"
Le sue braccia mi avvolgono dolcemente e scaccio via ogni pensiero, mi era mancato così tanto averlo vicino a me.
Poggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi, il suo profumo mi entra nelle narici e proprio quando sto per staccare la testa dalla sua spalla per non invadere troppo i suoi spazi, sento la sua mano appoggiarsi delicatamente sulla mia testa e iniziare ad accarezzarla.
J: "Quindi? Come stai?" mi chiede senza staccare la sua mano da me.
G: "Bene, sono felice di avervi qua"
Lo sento sospirare, mi dà un dolce bacio sulla nuca e si stacca.
J: "Anche io sono felice di vederti"
Accenno un sorriso senza riuscire a fare nient'altro perché ancora non capisco il suo comportamento dei giorni precedenti.Gli devo chiedere spiegazioni? Cavolo Gaia quanto sei paranoica, goditi il momento e basta. Però stai sempre nel tuo perché è fidanzato dopotutto. Però...
J: "Vuoi sapere chi era quella sera?"
G: "Ecco..."
Abbasso lo sguardo e lo sento sollevarmi il mento.
G: "Si Jacopo cazzo ma che vuol dire che non l'hai lasciata dopo tutti i discorsi che mi hai fatto, dopo tutti i bei momenti che abbiamo trascorso, dopo-"
J: "Gaia non partire già in quarta, era Greta peró-"
G: "Ah cazzo me lo dici così, senza neanche un po' di tatto, grande Ottonello"
J: "Gaia ascoltami"
G: "Per stare ancora peggio? No grazie, preferisco andare a bermi il vino"
J: "Ma non lo reggi"
G: "E appunto"
Vado via, non ho voglia di farmi spezzare il cuore, preferisco stare nel dubbio sul perché l'abbia fatto, anche se ammetto di essere molto curiosa.
G: "Gio?"
Gio: "Dimmi Ga"
G: "Mamma, papà e Frida sono su?"
Gio: "No sono usciti"
G: "Allora allungami il vino"
Gio: "Io e la Marti stiamo preparando qualche drink, non puoi aspettare questi?"
G: "Chiamami quando sono pronti"
Gio: "Non esagerare"Giulia e Talisa mi tirano con loro in mezzo alla sala a ballare, non ho voglia di pensare a Jacopo, anzi non lo voglio proprio, non ho bisogno di lui.
Pov's Jacopo
Quanto è bella quando sorride ed è spensierata, non me la merito, l'ho trattata da schifo e per giunta alle sue spalle, ma c'è un motivo importante se non ho fatto quello che dovevo fare, se almeno mi lasciasse spiegare sarebbe tutto più semplice.
Cazzo non riesco a toglierle gli occhi di dosso, è bella in qualsiasi modo, truccata, struccata, appena sveglia, in pigiama o vestita bene, non riesco a pensare che una persona cosi possa aver provato certi sentimenti per me.Pov's Gaia
Finalmente i drink sono pronti, ne prendo uno e lo finisco in due sorsi e già mi gira la testa. Benissimo.
Ne prendo un altro e mi sdraio sul divano con Nico e ci mettiamo un po' a parlare.
N: "Che hai?"
G: "Lo odio"
N: "L'odio è un sentimento forte paragonabile all'amore Ga"
G: "Si ma è completamente diverso"
N: "Se arrivi ad odiare una persona vuol dire che hai provato un sentimento talmente forte che hai avuto bisogno di contrastarlo con uno altrettanto forte"
G: "Non rinnego ció che ho provato"
N: "È già un passo avanti"Jacopo ci sta fissando, mi sembra nervoso.
Che dici Gaia? Come può essere geloso di Nico?
Devo smetterla con questi drink, mi hanno già dato alla testa.
Mi sdraio, appoggiando la testa sulla gamba di Nicolò e lui mi sorride compiaciuto, sa quanto ci tengo a Jacopo, anche dopo la sua uscita dal talent abbiamo tenuto i contatti e gliene parlavo sempre.
N: "Puoi essere arrabbiata, non lo nego, ma hai capito perché l'ha fatto?"
G: "No, non lo voglio sentire"
N: "Ma giuro che ne vale la pena, cambierai subito idea"
G: "Lascia stare Nico, veramente"SCUSATE LA LUNGA ATTESA
so che tutte amate nico (e chi non lo ama nico?)
quindi l'ho inserito anche se non era programmato.
aspettate ancora un pochetto per le gioie, giuro che ne varrà la pena.love u, sparta

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Stanza 309
Roman d'amourGaia, dopo aver vinto il programma televisivo Amici, sta avendo una carriera piena di successo e felicità. Ma se un vecchio compagno di avventura arrivasse inaspettato e scombussolasse il suo equilibrio?