Achilleide

Canto V "L'eroe nero e un'anima a metà"

1.

Proprio al destro lato d'Alessandro 

Giacea or la salma lesa alla tempia 

d'Antenore ilio, 'l servo in Scamandro, 

(Prio fra tutti per l'achea pace empia): 

Gli avea trafitto d'iride 'l meandro 

Filottete 'l greco: ch'or ei scempia 

l'armi d'Eracle alle porte Scee ascoste. 

Vedute, infatti, del principe poste 

Di sì ima chiarezza le intenzioni,

l'arciere, pur premettendo 'l mito

che permea e permeava d'ei gli aloni,

volle salvar di ftia 'l figlio suo aito

colpendo uno de' due a menadito;

parea ei coi dardi un'I.A. e i suoi droni.

Ecco, dunque, come infrange le coste 

l'oro nero sull'ali animali,

sì per entrambi s'infranse qualcosa:

ad uno dell'intelletto i sali,

all'altro l'occasione ch'in posa

il dio Apollo avea messo, sanza soste. 

2.

In simil controversa pittura

ch'allo scrutar d'ogni sguardo e occhiata

immola 'l cor su una strana arsura

(del Cabanel la creatura beata),

come se in quel guardo sì d'abiura

complice compassione velata

ammarasse in te che per Lui ti spezzi, 

s'aggomitolò 'l pelide ai singhiozzi 

e, nell'infuriar della battaglia,

apportò le gambe al saldo petto

cingendole con le braccia e, staglia

simile un ferito 'l suo fioretto

all'imo suolo che l'attanaglia,

fra i polsi 'l viso nascose gretto.

All'inizio non sentia gli urli rozzi 

ch'il nemico da lungi gli volgea,

sinché dall'ombreggiante baratro

de' venosi meandri l'eroe s'ergea

alzando gli occhi or color pilatro,

et ardea l'aureo nei celesti pozzi: 

3.

dirimessa è d'un'onda l'essenza

In sé, se da essa si scinde 'l mare,

e parea, com'ella, ad una lenza

appeso, sanza poter spirare,

ma sì leso ch'un volea far senza,

un flutto che vorrebbe ammarare

et in volo torna e non trova casa.