𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐕𝐈𝐈

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- party all night long :

"Tutto è pronto" pensò Hongjoong, o almeno così gli aveva detto Yeosang, il quale, già vestito per la festa da un paio di minuti, stava facendo il giro delle stanze per assicurarsi che nessuno fosse in ritardo. Il biondo aveva annuito con la testa e con un sorriso sulle labbra, voltandosi ancora una volta verso lo specchio, sistemando il suo fiocco bianco sulla camicia dello stesso colore.
Il bianco sarebbe stato il colore protagonista della festa come simbolo di purificazione dal male e della nuova rinascita spirituale. Alicante lo aveva pregato affinché tutto fosse pulito e ordinato per la cerimonia, dove quei ragazzi avrebbero avuto il riconoscimento che meritavano. Alla fine Hongjoong non li aveva propriamente aiutati: avevano fatto tutto da soli, ognuno con il proprio alter ego; avevano fatto leva sul loro buon senso, riemergendo dalle tenebre in cui si vedevano soffocare. Il biondo pensandoci, fece una risata contenta, poco dopo vide due braccia avvolgergli le spalle e una testa poggiarsi sulla sua spalla: era Seonghwa.
«Ancora qui davanti a pensare a sistemarti, ti sarai rigirato quel fiocco almeno altre venti volte» affermò il moro in una profonda risata. Hongjoong fece il broncio e cercò di levarsi il ragazzo di sopra, ma Seonghwa non accennava a staccarsi di lui. Si lasciò coccolare un pò, prima di indossare le scarpe, anch'esse bianche.

«Cosa ti preoccupa Hongjoong? Sei strano da un paio di ore» disse diretto Seonghwa, bloccando il ragazzo, seduto sul letto. Il biondo sbuffò un poco, se avesse dovuto dirgli quello che sarebbe successo probabilmente avrebbe urlato; non si immaginava una reazione contenta dal momento che tutti avrebbero cambiato vita. Hongjoong sapeva benissimo che cosa significasse quella festa, quella celebrazione in loro onore, ma aveva paura a dirlo ad alta voce, nonostante lo sguardo di Seonghwa fosse rassicurante.
«Questa festa...mi piacerebbe evitarla in tutti i modi» si trovò a confessare il ragazzo; Seonghwa rimase parecchio stupito dalla sua affermazione, soprattutto perché non era tipico di Hongjoong saltare una festa.
«Perché dovresti evitarla? Non era forse una delle cose che ti piaceva di più? È molto importante.»
«Non è solo questo. Quando avvengono certe feste, come questa, la vita delle persone cambia e non mi stupirei se non ci trovassimo più a casa nostra, ma da qualche altra parte...non so se mi spiego. È la parte finale del libro che ti ho lasciato stamattina sul comodino, appena finirà la festa mi piacerebbe che lo leggessi.»
Seonghwa annuì all frase dle compagno e, accarezzando gli il volto dolcemente, lo sollevò dal materasso, tirò Hongjoong verso la porta uscendo dalla stanza, verso il ponte della nave.

»Seonghwa annuì all frase dle compagno e, accarezzando gli il volto dolcemente, lo sollevò dal materasso, tirò Hongjoong verso la porta uscendo dalla stanza, verso il ponte della nave

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Appena furono sotto il cielo stellato entrambi rimasero senza parole: questa volta Yeosang si era davvero superato. Era la combinazione del suo gusto elegante e lo stile di Alicante, più solenne e angelico.
«Allora, vi piace?» domandò il ragazzo dai cappelli color nocciola, avvicinandosi con due bicchieri pieni con una bevanda giallo ocra.
«Non pensavo che il tuo senso da organizzatore di feste arrivasse al tal punto» bevve un sorso Seonghwa «è incredibile.»
«Lo è, se avessi avuto più carta bianca avrei sicuramente fatto meglio, ma non è stato purtroppo possibile.»
Mentre gli altri due erano ancora impegnati a discutere della festa, Hongjoong si avvicinò al suo Hyung, il quale si accorse subito della sua preoccupazione; riusciva a leggergli dentro come nessuno riusciva.
«Non preoccuparti Hongjoong, si ricorderanno il necessario, ma sarai tu a spiegargli il resto delle cose. »
«Si ricorderanno anche di tutto questo? Dell'avventura e della guerra?»
«All'inizio poco, poi sapranno cosa hanno fatto, saranno degli eroi, ma avranno comunque bisogno di una guida come te. Nel mondo in cui vivrete da oggi in poi avreste la possibilità di fare quello che avete fatto fin ora e molto di più, riuscirete a portare la vostra forza lì e combatterete il male.»
«Sembra un pò una storia fantastica.»
«Diciamo che lì lo è un pò.»

La cerimonia cominciò qualche minuto dopo quella chiacchierata che in qualche modo aveva tranquillizzato l'animo di Hongjoong. Il fatto che avrebbero ricordato tutto questo era un ottimo punto da cui ricominciare la loro vita e qualora avessero voluto tornare gli bastava fare come Alicante gli aveva spiegato. Mentre le parole di gratitudine del suo Hyung proseguivano il loro corso, si ritrovò ad immaginare come sarebbe stata la loro nuova vita e il suo continuo via vai dai quattro regni al mondo umano con la consapevolezza che sarebbe stato sempre ben accetto; predevava le vacanze che Yeosang avrebbe organizzato a Guang o le gite ad Aurora condotte da San e Wooyoung, mentre la casa che lui e Seonghwa sarebbe stato il loro piccolo nido d'amore per non farsi trovare da nessuno.
Se la immaginava esattamente così anche se ristabilirsi con velocità richiedeva non poco impegno e una buona dose di coraggio: non erano facili quei ragazzi, ma non aveva alcuna paura di guidarli in un mondo tutto nuovo, dove era sicuro avrebbero vissuto la giusta e meritata vita.

Dopo la cerimonia, una sensazione di pace ma allo stesso tempo pieno di mancanza attraversò il cuore del cheonsawi, il quale volle aspettare molto prima di dormire. Affacciato a quel piccolo balconcino collegato alla sua stanza, osservò ancora una volta quelle stelle credendo fossero più brillanti. Aveva lasciato a letto Seonghwa, il quale stava leggendo, proprio come aveva detto lui le ultime pagine di quel libro, per godersi la sua ultima notte tra le nuvole vaporose dalle tenui tonalità del blu e del viola. Sentiva accanto la sua stanza Wooyoung e San ridere ancora, mentre sotto di lui Yeosang e Jongho dormivano, poi Mingi e Yunho, nella stanza a destra stavano facendo una lotta coi cuscini. In quel momento si chiese se stava facendo la scelta giusta per lui e per tutti gli altri, mentre gli astri brillavano riflessi nei suoi occhi. Respirò profondamente e poi decise che era il momento di chiudere gli occhi. Tornò di fianco a Seonghwa, il quale gli prese la mano amorevolmente e stringendolo a sé, accettò la sua condizione di vita tra le braccia di Morfeo.

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