Proposta di matrimonio

82 8 0
                                    



Capitolo quattro - Proposta di matrimonio

Emma's POV

Non ci posso credere, non ci voglio credere. Vogliono che mi sposi con Robin Lockeley. Mia madre vuole che mi sposi con il mio amico Robin. Colui che ho visto crescere praticamente, con cui da piccola giocavo con la terra o che rincorrevo o con cui giocavo a nascondino. Ha quattro anni più di me, quindi siamo praticamente coetanei, per questo da piccoli giocavamo spesso insieme. È un bravissimo tiratore con l'arco, tanto che Merida spesso lo sfida a qualche prova complicatissima. È un grande amico di famiglia, nonché il nipote di nostra zia Ingrid, che ci ha dato la casa.
Ed è per questo che vuole che io lo sposi, per tutelarci e assicurare la casa. Ma i miei sentimenti? E poi pensa che sia l'unico che possa sposarmi, visto che la mia reputazione è compromessa per sempre, praticamente mi ha fatto capire che devo accettare senza storie.
Naturalmente ho litigato con lei e me ne sono andata verso il bosco, con mio figlio a giocare con le spade di legno. Henry ama giocarci e io amo a mia volta insegnargli a tirare con la spada, voglio che diventi un ottimo spadaccino.
Abbiamo passato il pomeriggio a giocare ad essere due cavalieri o meglio, lui è il cavaliere e io la principessa, che viene salvata dal baldo giovane e lui poi le insegna a difendersi da sola. A fare una ricca merenda che mi sono portata in un cestino, sapendo che mio figlio avrebbe potuto avere fame, fino a che non si fatto buio e siamo rincasati.
Ciò che mi aspetta al mio ritorno è proprio Robin. Il ragazzo è stato invitato per cena e so già che si è fermato per volere di mia madre.
Tra le altre cose Robin non è innamorato di me, ma di Regina. Ho notato gli sguardi tra i due e la stessa Regina mi ha detto chiaramente che lui gli piace ed è veramente raro che alla mia amica piaccia qualcuno. Robin senza dubbio è un uomo affascinante, capelli castani non troppo lunghi, occhi chiari, alto, fisico atletico. Decisamente farebbe perdere la testa a molte donne, ma non a me, non di certo perché sia poco piacevole, al contrario, è colto, simpatico, dolce e un vero galantuomo; ma non sono innamorata di lui. È per me un semplice buon amico.
E io, se mai mi sposerò e non ho detto che io lo faccia, voglio sposarmi con un uomo con cui provo dei sentimenti veri, di amore. Non mi basta l'affetto.
I miei si sono sposati per amore, perché io mi devo accontentare di un uomo che nutre per me solo affetto? Sarebbe anche imbarazzante dover condividere i momenti di intimità. A quel pensiero arrossisco visibilmente, non riesco proprio ad immaginarmi in atteggiamenti intimi con Robin.
La cena per fortuna prosegue all'insegna dell'allegria, se pur sia io che il ragazzo siamo piuttosto silenziosi. Temo che Robin sia in imbarazzo e ora non sa come affrontare l'argomento con me.
Solo a fine cena infatti mi rivolge la parola, quando di solito, chiacchieriamo molto, ridiamo e scherziamo insieme. È davvero insolito vederlo così nei miei riguardi, chissà che cosa gli ha detto mia madre per ridurlo così.
Una volta che ho messo Henry a letto, raggiungo Robin fuori in giardino, mi aspetta dove sono le altalene. Le costruite mio padre per noi figlie, quando avevamo l'età di Henry, ora ci gioca lui, ma spesso ci vado anch'io per rilassarmi e stare per conto mio.
Lo raggiungo e mi siede anch'io su una di esse, intanto lui si sta dondolando avanti indietro, facendosi spostare leggermente i capelli dalla leggera brezza serale.
«Robin, siamo sinceri l'uno con l'altra, come siamo sempre stati. Non ti voglio sposare, come tu non vuoi sposare me, perciò togliti dalla faccia quell'espressione da martire.» diretta, come solo io so fare. Non è di certo da me girare intorno a un discorso o trovare le parole giuste, le cose vanno dette e basta soprattutto in certi casi.
Robin che ormai mi conosce molto bene, scoppia subito a ridere e immagino che si senta anche un po' stupido a essersi fatto mille paranoie inutili.
«Lo so! So bene che nemmeno tu voglia sposarmi... Mi ha imbarazzato il fatto che tua madre pretendesse che io ti facessi la proposta. L'accontenterei anche se non fossi perdutamente innamorato di un'altra.»
«Be, sappi che io non ti sposerei lo stesso.» scoppio a ridere, vedendo che è ancora alquanto imbarazzato e non è proprio un discorso esemplare il suo, ma lo capisco anche perché non è stato facile per lui dirmi dei suoi sentimenti per Regina.
«E comunque so bene di te e Regina. Se non fai a lei la proposta, ti perseguiterò per il resto dei tuoi giorni. Faccio il tifo per voi.» gli dico facendogli capire che so tutto.
Non so ancora i dettagli, Regina me li deve raccontare, ma so che si sono visti l'altro ieri sera e sicuramente qualcosa è successo tra i due, ma voglio che sia naturalmente la mia amica a raccontarmelo. Se pur non ho problemi a farmelo raccontare da lui, so solo che Regina ci tiene ad aggiornarmi lei.
«Immaginavo! In realtà non so come farle la proposta... Tu che cosa mi consigli?» mi chiede, sciogliendosi completamente e lasciando andare la tensione.
«Una cosa semplice, Regina non è una persona che ama le cose troppe elaborate. Punta a qualcosa di romantico però.»
So bene di non averlo aiutato molto, ma Regina è una persona molto complessa, ma sono anche certa che le cose troppo elaborate e studiate non le piacciono. Lui comunque annuisce e capisco che sta già pensando a qualcosa per sorprenderla.
«Mi vorrà sposare vero?» mi chiede a quel punto un po' incerto e tornando a essere il Robin imbarazzato, pensando che io sappia la risposta. Mi fa tenerezza e sopratutto mi fa strano che il mio amico di infanzia, sia innamorato della mia migliore amica.
Annuiscono e gli metto una mano sul braccio per rassicurarlo.
Rimaniamo poi in silenzio a dondolarci sull'altalena.
«Tua madre si arrabbierà molto?» mi chiede poi, rompendo il silenzio.
«Sicuro! Ma non mi importa.»
«Sei sempre stata una ribelle»
«Spero per te che sia un complimento! Ricorda di portarmi rispetto, sono la tua amica di infanzia e l'attuale migliore amica della tua futura moglie.» fingo di minacciarlo, tanto che assumo una finta espressione seria in volto. Robin mi conosce troppo bene e non ci casca minimamente.
Mi da una spinta come a farmi capire che non ci crede e poi si alza e mi porge la mano per fare alzare anche me. Inizia a fare freddo.
Vorrei restare ancora fuori e far credere chissà che cosa a mia madre che sicuro aspetta il mio rientro impaziente. Ma non lo faccio.
Prima di rientrare Robin mi mostra l'anello di famiglia, un meraviglioso diamante, che risalterebbe al dito di chiunque.
«Wow! Mi sono persa un anello stupendo a quanto pare.» scherzo ancora, so che con lui posso permettermelo. Robin infatti ride e annuisce, aggiungendo che oltre l'anello ho perso un uomo meraviglioso come lui. Scoppiamo a ridere entrambi, per poi congedarsi davvero stavolta. Mi dà un bacio sulla guancia e io rincaso.
Le mie sorelle non ci sono, sono già nelle rispettive camere, anche Elsa. I miei genitori invece sono seduti al tavolo dell'ingresso, ad attendere il mio rientro.
Mia madre mi guarda e sposta lo sguardo da me verso la mia mano sinistra per scorgere l'anello di fidanzamento, rimanendo delusa nel vedere che non c'è proprio niente. Ma se è rimasta delusa cerca di non darlo a vedere.
Mio padre invece è molto contento, non avrebbe mai voluto che accettassi la proposta di matrimonio senza amore. Lui la pensa come me, ma comunque anche se così non fosse, è sempre dalla mia parte.
Spiego loro che Robin è innamorato di un'altra donna e che è giusto che sposi lei, visto che è ricambiato con lo stesso candore e che io non avrei potuto offrirgli molto, al contrario... Inoltre, siamo troppo amici per innamorarci.
«Ma se era la tua unica occasione per avere un uomo che ti avrebbe sposata nonostante la tua condizione?» mi chiede mia madre, preoccupata per me, lo so che è semplicemente preoccupata, ma ciò che non ha capito è che io non ambisco certo ad avere una famiglia, posso benissimo vivere da sola, con Henry per il resto della vita.
«Se era la mia unica possibilità, significa che non era destino che io mi sposassi. Quindi, vivrò con un unico uomo nella vita, Henry.» rispondo a tono.
Lei sbuffa e guarda mio padre prontamente.
«Ha fatto bene! Robin è un bravissimo ragazzo, ma non è l'uomo adatto per nostra figlia.» mio papà come previsto viene prontamente in mio soccorso e mi sorride rassicurante.
«Non darei mai la mano di Emma al primo sconosciuto, se pur Robin non lo sia. Voglio darla in sposa a colui che l'ama veramente, che la rispetti e la tratti come la principessa che è. Soprattuto deve avere il coraggio di affrontare me, perché non la lascerò andare tanto facilmente.» continua lui e io corro ad abbracciarlo felice, dandogli un sonoro bacio sulla guancia. Felice di avere la sua approvazione per il mio non matrimonio, saluto anche mia madre con un bacio e mi dirigo a letto. Sono veramente stanca.
Quando torno in camera mia sorella già dorme, vorrà dire che le racconterò tutto il giorno seguente e mi addormento anch'io. Non so come, né perché, ma prima di cadere tra le braccia di Morfeo, mi tornano alla mente due occhi celesti e profondi come il mare.

Only a heart full of love is the most precious treasureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora