Capitolo 10

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--------Premessa------

Date uno sguardo all'angolo autrice, che mi farebbe piacere sapere quello che pensate e le vostre teorie sulla piega che sta prendendo la trama.

---------------------------BUONA LETTURA--------------




Percepisco l'astro sparire nel nulla, il cuore continua a scoppiarmi nel petto, ho la sensazione che nonostante mi stesse dicendo la verità qualcosa non torna.

Mi guardo allo specchio immersa nei miei pensieri, il riflesso non è dei migliori, mi ritrovo a guardare una figura non molto alta e dalle forme inesistenti. Un piccolo moto di stizza mi fa socchiudere gli occhi; mia madre è una donna mozzafiato, bella da far invidia e poi ci sono io che sono semplicemente anonima. I capelli color castagna sono privi di sfumature e assomigliano ad un ammasso di colore informe posato sulla mia testa e che mi scendono fino a metà schiena, cosa in realtà nemmeno troppo difficile visto che sono alta un metro e un canino. Rido leggermente ironica mentre afferro senza riflettere un paio di forbici verde acido e divido un due ciocche l'ammasso informe color castagna.

Le mani mi tremano da far paura e ad essere sinceri non li ho mai tagliati da sola e sono sempre stata portata per combinare pasticci qualsiasi cosa io faccia. Respiro profondamente, un penso di essere mai stata cosi in ansia prima d'ora, nemmeno durante la Caccia di Passaggio, il giorno in cui ho scoperto di avere una lupa estremamente testarda che ha ben deciso di non palesarsi in quel giorno importante nonostante tutte le mie suppliche e imprecazioni.

Jecyenne scaltra e furba quasi quanto stronza, il suo nome non ha un vero e proprio significato, ma solo a pronunciarlo mi è capitato spesse che tutti si zittissero, a metà strada tra il perplesso e l'allibito. Il motivo? Nessuno mi ha ancora aggiornata e ogni volta che ne faccio parola ricevo come risposta una semplice scrollata di spalle accompagnata da un "non lo so".

Un moto di frustrazione mi fa scattare le forbici e una ciocca pesante cade a terra con un piccolo tonfane si sparpaglia sul pavimento mentre anche la seconda coda fa la stessa fine. Mi osservo critica allo specchio e mi accorgo di aver tagliato troppo, maledizione! Ora porto un caschetto paro che mi arriva di poco a coprire le orecchie.

Mi risveglio dallo stato di lentezza in cui sono caduta e scuoto il capo, nonostante tutto il taglio decisamente imperfetto mi dona di più dell'ammasso informe e pesante che avevo prima. Prendo uno zaino dall'armadio, mentre le parole dell'astro riecheggiano nella mia mente, infilo l'essenziale nella sacca nera e pesco casualmente una felpa viola dal cassetto e una paio di jeans chiari dal ripiano, non molto adatti alla mia fuga ma non ho voglia di cambiarmi ormai che li ho addosso.

Mi affretto per le scale sperando di non incrociare nessuno, il cuore mi martella e lo sento come se mi volesse uscire dal corpo passando per la gola, le mani torturano un pezzetto di carta trovato nella tasca della felpa e mentre sudando copiosamente e le gambe mi tremano ad ogni scalino pronte a cedere. Varco la porta che si affaccia sul giardino e all'improvviso quattro mani mi afferrano tirandomi dietro la colonna. Sto per morire! E' la mia fine!

Sono pronta ad accettare il mio destino quando sento un dolce profumo di acqua di rose e uno più amarognolo di fiori d'arancio e realizzo che mi trovo braccata da Brigitte e Victoria, ma tu guarde queste figlie di due buone lupacchiotte!

"Dove vai piccolo fulmine?" Bri mi porta da sempre in giro chiamandomi fulmine per la mia piccola statura e per la mia rapidità, ma ho imparato a sopportare questo suo modo di fare da mamma chioccia dalla voce acuta. Non faccio nemmeno in tempo a formulare una risposta sensata che Tory mi precede con la sua voce sensuale e spedita.

"Ovunque tu stia andando non veniamo con te, vero Bri? Inoltre abbiamo scoperto chi era Jecyenne, ti basta sapere che ne è esistita solo una di licantropo con questo nome particolare, a Cartagena intorno al 1564, ti dice qualcosa?"

Mi si mozza il respiro e sento la mia lupa scalpitare, bingo!


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angolo autrice!

E' passato molto tempo dall'ultima volta che mi sono fatta viva, spero che questi due capitoli vi siano piaciuti, credo di aver ritrovato le mie idee e aver superato il blocco. 

Se non vi ricordate di Cartagena vi consiglio di andare a guardare nei capitoli precedenti! 

Alla prossima e non dimenticate di lasciare like e un piccolo commento per farmi sapere quello che pensate della storia. Un bacione, sogniimmersi <3

Damn MateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora