Quel giorno il sole brillava nel cielo limpido, irradiando con i suoi raggi l'acqua cristallina del mare ed il sottile viso di Nicole che, rivolto verso il cielo, ammirava la bellezza del paesaggio e del silenzio che la circondava. Il vento favorevole le scopriva il viso dalla lunga chioma castana che terminava con delle onde dorate che le cadevano lungo la schiena abbronzata, coperta soltanto dall'ombra della nuova tavola da surf che poggiava sulla sabbia calda e che Nicole teneva stretta accanto a sé. La sabbia, chiara ed asciutta, era lentamente bagnata dalle onde del mare che, infrangendosi sulla riva, le si avvicinavano sempre di più fin quando l'acqua gelida non le sfiorò le gambe, provocandole un leggero brivido che le risalí lungo la schiena. In quel momento Nicole spostò rapidamente il proprio viso verso l'orizzonte, svelando il viso arrossato dal sole e gli occhi che sembravano richiamare il mare nel quale vedeva riflessa la propria immagine, distorta dalle onde. Fu in quel momento che sentì il richiamo del mare e del vento che con le sue spinte riusciva al inalzare delle onde maestose; Nicole si tuffò in acqua pronta per cavalcare la prima onda della giornata e seduta sulla tavola da surf, remó con forza per arrivare a largo, dove aspettó con pazienza. Si guardò intorno e con le mani poggiate sulla superficie dell'acqua cercava di essere un tutt'uno con il mare, come se fosse una parte fondamentale di se stessa. In quell'attimo, con le onde dorate dei capelli che le gocciolavano sulla tavola da surf ed il silenzio che la circondava, guardò all'orizzonte e capí che l'attesa era terminata. Iniziò a nuotare più forte che poteva per andarle in contro e dandosi una spinta con le braccia si sollevó, dominando l'onda che stava attendendo. In quel momento il suo viso, pieno di lentiggini, si ricoprí di un sorriso che soltanto quella sensazione di libertà poteva darle e di cui non ne poteva far a meno; quell'onda fu soltanto la prima di una lunga giornata che l'avrebbe resa felice. Quando il sole incominciò a calare durante il primo pomeriggio, Nicole capí che la sua lunga giornata di surf era giunta al termine e che avrebbe aspettato un'ulteriore settimana per riprovare quelle sensazioni che tanto la facevano sentire viva. Aspettó che il costume bianco, che risaltava il corpo abbronzato, le si asciugasse ma nel frattempo Nicole non intendeva perdersi neanche un attimo di quella sensazione di pace e serenità che caratterizzava tutte le mattine dei suoi fine settimana da quando ero bambina. Una volta asciutto, prese la grande tavola da surf bianca che l' aveva accompagnata per tutta la mattinata e la sistemò nel retro della jeep nera e, guidando verso casa, sperava che l'indomani fosse nuovamente iniziato il weekend per rincorrere di nuovo quelle tanto attese onde.
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La Fragilità delle Certezze
Lãng mạn"Sapeva cosa sarebbe successo e come sarebbe cambiata la sua vita da quel momento. Era pronta ad andare avanti, consapevole di ciò che avrebbe significato. Sveló la fragilità delle certezze e dei legami che avevano accompagnato la sua esistenza e lo...