Kesaranmaru

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{Mika's pov}
Non vedevo nulla, soltanto l'oscurità, quell'oscurità che ha sempre bussato alla mia porta da quando sono venuto al mondo. Mi resi subito conto di aver perso conoscenza, ma una vola risvegliato, invece di ritrovarmi fra le rovine della città, avevo la testa e le braccia appoggiate ad un tavolo di legno, mentre di fronte a me, con mia grande sorpresa era seduto Yuu-chan.
<<Finalmente ti sei svegliato>> disse guardandomi. Non riuscivo a capire dove fossi finito, improvvisamente ritornai ad avere l'età di dodici anni, nella casa di Sanguinem, e con la divisa da bestiame, mi chiedevo se tutto quello che era successo fosse stato soltanto un sogno, ma gli anni passati e le emozioni provate erano fin troppo reali, arrivai alla conclusione di essere rimasto vittima di un'illusione.
<<Che ti prende Mika? Non mangi il tuo curry?>> mi disse nuovamente Yuu-chan. <<Io...Perché mi trovo qui?>> dissi senza aspettarmi una risposta precisa. <<Mh? Di cosa parli? Ti vantavi tanto di aver rubato la mappa ma alla fine ti sei addormentato subito dopo, se hai così tanto sonno perché non vai di sopra a riposare?>> mi rispose lui mentre guardava la sua ciotola di curry. <<Si...forse sarebbe meglio riposare un po'>> mi alzai per poi dirigermi verso le scale dietro l'angolo. <<Ma tu...tu chi sei?>> gli dissi rimanendo girato di schiena. <<Cosa? Sono Yuichiro, la tua famiglia, non ricordi?>> <<No...tu non sei Yuu-chan>> risposi continuando a rimanere voltato. <<D-Di cosa parli Mika?>> <<Il vero Yuu-chan...non mi direbbe mai di riposare dopo avergli mostrato una via di fuga, e da ragazzino non mi ha mai considerato parte della sua famiglia! Quindi tu...>> mi girai di scatto prima di terminare la frase <<Chi diavolo sei?!>> Dopo quelle parole, il falso Yuu-chan abbassò lo sguardo, per poi far fuoriuscire dalla sua bocca una nube nera. A causa di quella la mia vista si annebbiò per pochi secondi, ma al termine di quella terribile foschia, mi trovavo in un luogo completamente diverso, il palazzo reale di Sanguinem, esattamente di fronte alla via d'uscita, la stessa di 4 anni fa.
<<Mika...>> mi girai di scatto nel sentire quella voce, e come immaginavo, si trattava di mio fratello, anzi, della sua illusione. <<forse...sarebbe stato meglio se fossi rimasto io al tuo posto...in questo modo non saresti morto...>> disse guardandomi negli occhi. <<C-che cosa stai dicendo?...>> capì di star sbagliando, non dovevo dar retta alle parole di quell'illusione, ma i corpi dei bambini distesi per terra, la voce e la figura di Yuu-chan erano fin troppo reali.
La nube nera apparve nuovamente ed io ritornai ad avere sedici anni, ma girandomi dalla parte opposta, senza aspettarmelo, comparvi nella mia stanza segreta di Sanguinem. Di fronte a me c'erano due figure stese nel materasso che usavo per cercare di dormire. Li riconobbi subito , eravamo io e Krul, con la schiena rivolta verso di me l'abbracciavo da dietro. Inizialmente provai un leggero senso di imbarazzo, ma la mia emozione venne interrotta dalle parole dell'illusione. <<È colpa tua...>> disse Krul svegliandosi improvvisamente. <<Mi hai lasciata con un grande peso, e di conseguenza mi hanno condannata...è tutta colpa tua...Mika>> <<S-SMETTILA!!>> caddi in ginocchio scoppiando in lacrime, sentivo la mia mente e il mio corpo distruggersi, non sapevo più cosa dire. È vero, sono io la causa di tutto questo, sia della morte della mia famiglia, che della condanna di Krul, volevo sparire, non ce la facevo più a vivere in quell'incubo. <<Stai crollando non è vero?>> Krul si avvicinò a me, alzandomi poi lo sguardo prendendo il mio mento <<Ora arrenditi, e cedimi il tuo corpo, umano-C-cosa...ma quelli sono...>> una volta guardatomi gli occhi e i canini, il suo sguardo si pietrificò <<C-che storia è questa? Per caso...MI STATE PRENDENDO IN GIRO?!>> il pavimento sottostante si frantumò, e in quel momento, sentì il mio corpo sprofondare verso il basso.

<<MIKA!! MIKA MI SENTI?! TI PREGO SVEGLIATI!!>> una voce famigliare mi stava chiamando, era quella di Yuu-chan, continuavo a chiedermi dove fossi finito, ricordavo bene i fatti accaduti in precedenza, ma non riuscivo a capire che tipo di arma fosse quella che abbiamo casualmente trovato. Sapevo bene dell'esistenza delle armi demoniache, ma non avrei mai immaginato una cosa simile. Gli umani sono creature imprevedibili.
All'udire quella voce mi svegliai di colpo, e notai che accanto a me c'erano Yuu-chan e la sua squadra. <<C-che cosa mi è successo?>> dissi alzandomi lentamente. <<A quanto pare quella è un'arma demoniaca>> rispose Shinoa. <<Una volta che qualcuno va in contatto con questi tipi di armi, il demone che dimora all'interno ti bloccherà in un'illusione, nel caso tu fossi in grado di gestirlo allora l'arma diventerà tua, ma se dovesse succedere il contrario, il demone si impossesserà definitivamente del tuo corpo, ma non avrei mai immaginato che la cosa valesse anche per i vampiri. Ci dispiace, non avevamo pensato all'eventualità..>>
<<Lascia perdere, ormai il danno è fatto. Inoltre, se la cosa ha funzionato anche con me è perché infondo sono ancora per metà umano>> presi parola io. <<Hai ragione ma...Mika>> comincio Yuu-chan. <<Come hai fatto a respingere il demone?>> fu una domanda complicata, mi ci volle qualche minuto per formulare in modo chiaro la mia risposta. Nella mia mente era ben riflessa l'immagine del suo volto infuriato, era come se non si aspettasse la presenza di un vampiro. Finì per raccontare tutto quello che successe, dall'illusione di Sanguinem a quella della falsa Krul, perfino della sua reazione.
<<Capisco>> rispose Shinoa. <<Effettivamente i vampiri non dovrebbero entrare in possesso di armi demoniache>> <<Cosa posso fare allora?>> dissi io. <<Senza un'arma non posso salvare nessuno!>> <<Datti una calmata>> prese parola Kimizuki. <<Nessuno vieta di riprovare>> <<Non credo sia una buona idea>> replicò Mitsuba. <<I demoni sono molto pericolosi, inoltre, non sappiamo ancora che effetto può avere su un vampiro>>
<<Io non sono un vampiro completo, nelle mie vene scorre ancora del sangue umano, anche se magari è solo del 10%, sento che posso farcela>> non volevo e soprattutto non potevo arrendermi, la mia spada era ormai nelle mani del nemico, anche se potevo contare sull'aiuto degli amici di mio fratello, recuperarla a mani nude sarebbe stato rischioso, decisi quindi di insistere e di prendere possesso io stesso di quel demone. <<Mika...ne sei sicuro?...se dovesse succederti qualcosa->> <<Non preoccuparti Yuu-chan>> lo interruppì io <<Vedrai me la caverò>> lo guardai sorridendo cercando di tranquillizzarlo. Fin da quando eravamo piccoli ci siamo sempre fidati l'uno dell'altro, ero contento che anche dopo 4 anni divisi questo sentimento non era cambiato. Il suo sguardo ricambiò il mio sorriso, e una volta decisi sul da farsi, mi riavvicinai all'arma. <<Questa volta non riuscirai a sbattermi fuori tanto facilmente, demone.>> venni nuovamente avvolto dall'oscurità.

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