1. Prima dell'infarto

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Oggi ho uno strano dolore al braccio, quel formicolio strano...cerco di capirne le cause navigando su internet dal laptop in camera mia, e ciò che trovo è a dir poco sorprendente: infarto. Sì, finalmente il giorno della mia morte è arrivato, anche se prima vorrei raccontarvi un po' il mondo pazzo folle e molto serio di me e le mie amiche.

"Trave che fai, ancora a scrivere su quel computer? Dai esci dal tuo buco nero, che Camilla vuole giocare a Monopoly." Morgana entra nella mia stanza senza bussare, facendo un cenno con la testa verso la luce del salotto.

"Ma io sinceramente non ne ho voglia-" "Non mi interessa, esci da lì. Ti aspettiamo."

Sospirando sommensamente, abbandono il laptop sulla scrivania della mia stanza in penombra, appena illuminata dal bagliore di due candelie alla vaniglia, e raggiungo le mie coinquiline nel piccolo salotto dalle pareti chiare, tappezzate di cornici che raccontano una per una le nostre esperienze trascorse insieme. La luce del lampadario mi acceca, dopo il tempo passato al buio.

"Il dissennatore è tornato!" Esordisce Morgana, mostrando soddisfatta il lavoro compiuto. Mi lascio cadere sopra uno dei pouf affianco al divano, "Allora, volevate giocare a Monopoly?" Osservo Camilla, intenta a sistemare due mazzetti di banconote sulla superficie del tavolino basso, già occupata dal campo da gioco in cartone. "Sì, scegli la pedina." Senza pensarci, afferro la pedina a forma di fungo.

Le altre allora si avvicinano al tavolino, chi in ginocchio e chi su di un cuscino, e cominciamo a chiacchierare. Le scruto una per una. Nonostante siano le undici passate, non sembrano affatto assonnate. Affianco a me ho Morgana, la ragazza che mi ha chiamata qualche minuto fa, mentre dall'altro lato c'è Elisa, che mi abbaglia con i suoi capelli blu; di fronte a me, ritrovo Les, intenta a bere una tazza di caffellatte, Lena, che probabilmente ha meno voglia di me di stare qui, e Cami, che sta sistemando gli ultimi dettagli per il gioco.

Dopo 2 (due) ore buone di gioco, mi ritrovo in bancarotta insieme a Lena, Morgana con i nostri soldi ha vinto per l'ennesima volta. Mentre ascolto gli insulti di Elisa rivolti a Callegana, che ride come un'assatanata, osservo il volto di Les, palesemente infastidito. "Tutto okay?" "Sisi, sono solo infastidita dal fatto che qualcuno che non sia io abbia vinto, ora mi prendo i suoi soldi", e la vedo intascarsi i pezzetti di carta che simulano i soldi. "AO, brutta pezzente ridammi i soldi" e così comincia uno scambio di insulti, finché non interviene Elisa Blu che sta letteralmente morendo di ansia: "Gesù nazareno impalato smettetela o muoio". Io, mezza morta di sonno, non sopporto il casino e le faccio calmare con delle parole dolci: "porcoddio raga vi svegliate, siete due ritardate". Les e Morgana allora si fermano e si voltano contemporaneamente verso di me e scoppia una risata generale.




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