That beautiful eyes.

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LOUIS POV.
La mattina dopo aprì gli occhi slolo e soltanto perchè dei raggi di sole che trapelavano dalle fessure della tenda m'infastidivano tremendamente.. tentai di scacciare via il sonno strofinando le mani, chiuse a pugno, contro i miei occhi.. li aprì e nonostante fossero ancora assonnati riuscirono a riconoscere la stanza di Harry.. ma io ricordavo di essermi addormentato sul divano .. come ci ero arrivato lì?

Mi sentì sospirare e con un piccolo mugolio mi girai dalla parte opposta del letto, quella in cui avrebbe dovuto dormire Harry .. ma dopo un breve sguardo, forse speranzoso, potei constatare che fosse totalmente intatta..

e questo significava che non aveva dormito lì.. ed era una cosa che non sopportavo, l'intruso ero io e non era giusto che lui non avesse potuto dormire comodamente nel suo letto.

Sospirai, di nuovo, a quei pensieri e lentamente mi alzai  poggiando i piedi a terra rabbrividendo al contatto con il pavimento gelato.

Non avevo niente, momentaneamente, uno spazzolino o delle ciabatte, non mi piaceva andare in giro come un barbone, soprattutto se non ero a casa mia... ma non avevo altra scelta.

Uscì dalla stanza ed ancora assonnato scesi quelle scale, uno scalino alla volta... quasi come se stessi prendendo tempo... anche se non sapevo per cosa..
Intravidi immediatamente la sagoma di Harry, rannicchiato su quel divano mentre un lenzuolo lo avvolgeva..

non sembrava affatto comodo..

Lo raggiunsi, comunque, e dopo aver preso un lungo respiro (e qualche secondo di coraggio...)...

"Buongiorno Harry."

Mormorai quelle parole con un filo di voce, come mio solito, ma la mia attenzione fu subito attirata da dei rumori che provenivano dalla cucina, pensai fosse tornato Martin... ma i miei pensieri si tradirono da soli quando notai dei vestiti abbandonati sulla poltroncina... ai piedi di essa erano poggiati anche un paio di tacchi..

Inarcai un sopracciglio e mi scostai appena, per sporgermi e riuscire a sbirciare.. mi pietrificai quando mi assicurai fosse una donna.
Non mi fermai a guardarla, la sua sagoma mi bastò.. e solo quello, per qualche stupido motivo, mi ferì.

"Io.... io credo che sia ora di andare via..
Ti ringrazio per tutto."

Frettolosamente corsi al piano di sopra.
Quel senso di rabbia mi portò, inconsciamente, a frugare tra la sua roba (non potevo di certo andarmene con la sua camicia addosso) ed afferrai una tuta, mi sarebbe stata enorme ma fortunatamente felpa e pantaloni avevano gli elastici e sarebbero stati su.

"Cosa ho pensato?
Cosa ho sperato?
Che fosse gay come me?
Oh, Louis! povero illuso!"

Si stavo parlando da solo.. e mi ritrovavo a ridere amareggiato perchè per un'ennesima volta mi ero illuso di un qualcosa che mi si era ritorto contro..

Stavo sicuramente impazzendo e dovevo uscire di lì..

M'infilai ,infine, le scarpe e di tutta fretta raggiunsi, per una seconda volta, il piano inferiore.

Harry non era più sul divano, sicuramente era a fare smancerie con quella ragazza.

Dovevo salutarlo, no?

Certo, io non ero un ragazzo maleducato, dunque raggiunsi la soglia della porta della cucina e sì, Harry era lì con quella ragazza.

"Harry."

Dissi, con tono duro e freddo, dovevo richiamare la sua attenzione per poterlo salutare.
Non sarei andato  via da quella casa senza ringraziarlo, era il minimo.

That sick need of you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora