-7- NON POSSO PIÙ

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Quella sera, prima di cena, tutti e quattro i compagni di stanza si ritrovarono esausti, sdraiati ognuno sul proprio letto. Denki fu il primo ad alzarsi e a dirigersi alla mensa per mangiare. Venne seguito dal bicolore che, prima di uscire, si girò verso Izuku e gli chiese se sarebbe sceso a mangiare, ma ricevette una risposta negativa.

"Deku dovresti mangiare, non hai mangiato nulla da quando siamo arrivati" il biondo sembrava tranquillo, più del solito e il verde ne fu felice.

"non ho fame"

"che ti è successo oggi?" finalmente fece quella domanda, se l'era tenuta dentro da quando era finito l'allenamento un'ora prima. Erano soli in camera e non c'era motivo di non rispondere. Si sedette e posò gli occhi stanchi su Midoriya.

"niente"

"non volerti allenare non è niente. Ma soprattutto il modo in cui hai guardato il professore e il modo in cui hai guardato me..." si alzò a fatica e si diresse verso il letto di fronte, Izuku stava chiuso su se stesso in posizione fetale e teneva gli occhi fissi sulla finestra accanto al letto "...Deku che sta succedendo?"

"non ne voglio parlare"

"sei strano, di solito dici le cose senza che nessuno te lo chieda e oggi, che sono io a chiedertelo, stai zitto" dal tono sembrò che stesse perdendo la pazienza, ma non fu lui il primo a scatenarsi. Sotto lo sguardo incredulo di Katsuki, fu il verde a urlare per primo

"È A TE CHE NON POSSO DIRLO"

"PERCHÉ?"

"PERCHÉ TU SEI SEMPRE STATO QUELLO DAVANTI, QUELLO DA RAGGIUNGERE E O-ORA SEI IRRAGGIUNGIBILE" Izuku riprese aria. Il petto si alzava e abbassava velocemente e gli occhi erano ricoperti da un velo di lacrime pronte a scendere e a sfiorare quelle piccole lentiggini

"ti stavo per raggiungere, ma ora non posso più rincorrerti" quasi sussurrò, ma il biondo lo udì comunque, come aveva udito il suo urlo quando era avvolto da quella nuvola di fumo densa che lo soffocava

"vuoi spiegarti?"

"non voglio" Midoriya si sollevò dal letto e uscì dalla stanza

"co-come facevi a sapere come tirarmi fuori da lì?" il biondo interruppe il passo del verde ponendo quella domanda.

"quando è successo a me avrei voluto solo che qualcuno mi chiamasse per mostrarmi la via d'uscita. Ho solo pensato che valesse anche per te" Izuku riprese a camminare e uscì dalla camera lasciando Bakugou da solo con sguardo perplesso.

-quando è successo a lui?- si girò e guardò fuori dalla finestra e realizzò cosa fosse accaduto la notte precedente nel momento in cui il suo sguardo cadde su un ragazzo che stava correndo in direzione del bosco

-e così ieri hai incontrato lui e ha usato il suo quirk su di te- sentì la rabbia crescere, lo stomaco si contorse, in quella situazione non sarebbe mai stato in grado di mangiare. Decise di uscire, ma non andò nel bosco, si diresse dalla parte opposta e raggiunse una strada illuminata da alti lampioni.

"ehi tu fermo..." Bakugou sentì qualcuno dietro di sé, ma non riconobbe la voce e così decise di continuare a correre "... ehi per-per favore as-aspetta" dalla voce sembrava stanco, con il fiatone "per favore" Bakugou arrestò la propria corsa e si girò.

Il ragazzo a pochi metri dal biondo non aveva un aspetto familiare, Bakugou lo squadrò e fece qualche passo nella sua direzione

"ci conosciamo?"

"come non mi riconosci?"

"stiamo in classe insieme"

"coooosa? Non riconosceresti nemmeno i tuoi compagni di classe?"

Bakugou alzò le spalle e fece un altro passo avanti

"abbiamo fatto lezione insieme oggi, tu sei Bakugou giusto?"

"sì e tu stai in classe con quello stronzo"

"mi dispiace se ti ha fatto qualcosa, ma purtroppo ha un carattere un po' così" il ragazzo provò a sorridere, ma smise nell'istante in cui vide lo sguardo minaccioso del biondo

"vo-volevo chiederti scusa per qualsiasi cosa ti abbia fatto" fece un passo avanti anche lui e arrivò nel cerchio di luce del lampione. Aveva i capelli neri con diverse ciocche bianche che spezzavano la monotonia. Sorrise di nuovo e le iridi risaltarono sotto la luce artificiale, aveva un occhio con l'iride nera, mentre l'altro aveva l'iride divisa a metà, una parte riprendeva il colore dell'altro occhio e l'altra metà era grigia, grigia fumo.

"non devi chiedere scusa a me, non è a me che ha creato problemi"

"ah no? Da come lo guardavi a lezione sembrava di sì"

"no"

"e con chi se l'è presa? Vorrei andare a chiedere scusa"

"con Deku"

"non mi ricordo nessuno con quel nome" il ragazzo si portò una mano al mento e cercò di ricordarsi tutti gli studenti della 1 A

"non si chiama così"

"ma sì, Deku è il nome che hai urlato per liberarti dal quirk di Takumi"

Bakugou divenne paonazzo e si girò dalla parte opposta -ma che vuole questo da me?- tossì per schiarirsi la gola "lo troverai nella stanza 1807 sul tardi se proprio gli vuoi chiedere scusa" finita la fresa riprese a correre lasciandosi alle spalle quel ragazzo fin troppo sorridente e gentile per i suoi gusti.

Di persona sorridente e gentile ne aveva già una nella vita e bastava.

"grazie infinite Bakugou" urlò lo studente della 1F agitando per aria una mano






Cosa starà succedendo al nostro piccolo Izuku??

Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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