"Sei patetico..
Jeongin aprì gli occhi improvvisamente, trovandosi in uno spazio totalmente nero, non sapeva dove fosse finito, si ricordava di essere stato portato nella stanza di Cél, ma quella non gli sembrava proprio la sua stanza.
"Quindi sei sveglio.
Continuò quella voce facendolo alzare di scatto, purtroppo sapeva benissimo a chi appartenesse, e infatti una volta seduto riuscì a vedere la figura che lo stava interpellando. Qualche metro più distante da lui quella sua versione raccapricciante era seduta appoggiata a quella che doveva essere la parete nera di quella stanza.
"Ancora tu..
Disse fissandolo, sembrava stremato tanto quanto lui, e sul suo corpo erano apparse le sue stesse cicatrici ancora sanguinanti, la sua testa era mollemente lasciata cadere in avanti, infatti Jeongin poteva solo vedere quella folta chioma bianco sporco, fino a quando il mutante non la tirò su di scatto mostrando i suoi soliti occhi rosso sangue e quel volto ricoperto di capillari neri come la pece esattamente come la pelle dei suoi arti.
"Ci hai quasi uccisi!
Gli urlò contro facendolo spaventare, sembrava profondamente arrabbiato.
"Continui ad opporre resistenza, ma non hai ancora capito che hai bisogno di me per sopravvivere qui dentro!
Continuò facendosi avanti alla velocità della luce, per poi atterrare Jeongin facendogli sbattere la testa a terra mentre lo teneva per il collo.
"Lasciami!
Urlò tentando di spingerlo via dal suo corpo, ma era troppo forte per lui.
"Tu non capisci Jeongin, tu non capisci quello che sta succedendo in questo laboratorio, te l'avevo detto che stavano venendo a prenderci e tu non mi hai ascoltato.. Se sei sopravvissuto a quella missione è solo merito mio!
"Che diamine stai dicendo, dove siamo ora?
Gli urlò contro Jeongin allarmato, trovarsi di nuovo da solo con quella parte mostruosa di sè stesso lo impauriva, era una situazione totalmente imprevedibile.
"Siamo nell'unico posto sicuro del mondo, siamo nella tua mente.. O forse dovrei dire.. nella nostra.
Questa volta il suo tono di voce era diventato improvvisamente calmo, mentre continuava a stringere la sua mano nera sul collo di Jeongin togliendogli il respiro, nonostante la sua faccia fosse tornata impassibile, poteva avvertire la sua rabbia avvolgerlo.
"L-Lasciami.. Ti prego..
"Non fidarti di nessuno, Jeongin...
Sussurrò il ragazzo biondo, contro il suo orecchio per poi rialzarsi, in quel momento il pavimento sotto il ragazzo dai capelli corvini lo inghiottì come fosse acqua, l'impulso di urlare fu più forte di lui, ma così facendo tutto quel liquido viscoso che lo stava trascinando a fondo entrò nei suoi polmoni, quella che lui chiamava la sua "parte malvagia" lo guardava dalla superficie senza muovere un solo muscolo, in quel momento realizzò che non era più lui ad avere controllo sulla sua mente, ma qualcosa di più forte stava iniziando a farsi strada fra le sue sinapsi, qualcosa che il suo corpo umano non avrebbe retto ancora per molto.
"Jeongin! Jeongin!
Una voce lo riportò alla realtà facendolo sobbalzare sul letto annaspando in cerca di ossigeno, Cél immediatamente iniziò a colpire la sua schiena nel tentativo di farlo tossire, era come se si stesse soffocando da solo, ma dopo qualche secondo di panico l'ossigeno riuscì ad entrare nuovamente nei suoi polmoni permettendogli di tornare a respirare.
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Out of mind - The lab rat [jeonglix]
Fanfiction"𝑆𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑣𝑖𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑜, 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑝𝑢𝑔𝑛𝑜, 𝑚𝑎 𝑖𝑙 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑐𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑚𝑜. 𝐀𝐯𝐯𝐞𝐫𝐭𝐞𝐧𝐳𝐞 : ᴠɪᴏʟᴇɴᴄᴇ! ʙʟᴏᴏᴅ! (ᴛᴇᴍᴀᴛɪᴄ...