7. Project Kyran.

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Un mal di testa martellante svegliò Jeongin , aprì gli occhi lentamente, facendo fatica a mettere a fuoco per qualche minuto, mugugnando frustrato tentò di mettersi seduto su quel letto, ma un giramento di testa lo fece ripiombare giù a peso morto.

"Uh! Ti sei svegliato finalmente!

Jeongin sentì una voce provenire da vicino a lui, decise di sforzarsi di nuovo di aprire gli occhi mettendo a fuoco qualche secondo dopo, accorgendosi che non era esattamente a casa sua o all'ospedale o in qualsiasi altro luogo dove poteva essere capitato dopo una serata, vedendo quel soffitto decadente si mise seduto di scatto, notando che indosso non aveva i suoi vestiti, ma una specie di tuta larga color grigio sbiadito.

"Ehi ehi calmo! Non ti agitare!

La ragazza allungò la mano sulla sua, cercando di rassicurarlo appena, ma Jeongin a vedersi in quella stanza piena di muffa e chiazze di sangue chissà quanto vecchie, era tutto fuorché calmo, gli sembrava di essere in un bunker, lentamente posò lo sguardo sulla sua interlocutrice, notando una ragazza dalla figura esile, lunghi capelli blu e una gamba ingessata con mezzi di fortuna.

"Chi sei tu..?

Chiese ancora sconvolto dal suo risveglio traumatico, mentre cercava di scavare nella sua memoria, ma i ricordi della sera prima erano così confusi da non riuscire a metterli assieme in modo da creare risposte un minimo concrete.

"Io mi chiamo Cèl, tu sei Jeongin vero?

Il ragazzo dai capelli neri era parecchio confuso, come faceva quella ragazza a sapere il suo nome? E in più, come diavolo c'era finita lei in un posto come quello? Queste erano solo una parte delle mille domande che riempivano la sua testa.

"Come fai a sapere il mio nome? Io non te l'ho detto..

"Oh, le guardie sono molto chiacchierone, ogni volta che c'è un nuovo arrivo o una nuova partenza la voce fa il giro di tutto il laboratorio..

Disse lei accennando un sorriso, come se la frase che aveva detto non avesse nulla di sbagliato, ma solo le parole "guardie" e "laboratorio" avevano fatto accapponare la pelle al coreano, iniziando sul serio a temere il peggio per sé stesso.

"Hai detto.. laboratorio..?

Il ragazzo per un momento pensò di essere finito in un manicomio, o in alternativa in un orribile sogno.

"Sì... Insomma, non penso ti piacerà molto questa parte dell'introduzione..

Disse lei tristemente, Jeongin ebbe quasi l'impressione che non fosse esattamente in vena di dare troppe delucidazioni, probabilmente era stata obbligata a fargli un "gentile" tour del luogo visto che date le sue condizioni sembrava essere sulla stessa barca di lui.

"Sei finito in un brutto posto Jeongin, non so per quale motivo tu sia qui, ma sicuramente non è nulla di buono... Questo è un laboratorio di sperimentazione umana..

Jeongin spalancò gli occhi alla fine della sua frase, sperimentazione umana? Non riusciva a capire come fosse possibile l'esistenza di un laboratorio di sperimentazione umana, davvero i governi permettevano esperimenti sugli esseri umani? Sperava fosse tutto uno scherzo, o che in alternativa fosse solo un orribile incubo da cui si sarebbe svegliato con la tachicardia e il sudore appiccicato sulla pelle, ma in quel momento la tachicardia e il sudore sembravano fin troppo reali per essere solo frutto del suo sogno malato.

"Sperimentazione umana...?

La ragazza dai capelli blu annuì appena verso di lui stringendosi nelle sue spalle minute, forse nemmeno lei sapeva cosa dire a riguardo se come le cose lì dentro funzionassero, per mettere al corrente Jeongin di ciò a cui stava andando in contro.

Out of mind - The lab rat [jeonglix]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora