Out of mind - The lab rat [jeonglix]

4. Last breath.

All'arrivo dei diciassette anni Jeongin aveva subito una vera e propria trasformazione, in poco tempo aveva scalato la vetta della società scolastica diventando il più popolare dell'istituto, veniva invitato a centinaia di feste e le ragazze gli stavano appiccicate come cozze, il suo carisma mischiato ad un certo fascino che la pubertà gli stava gentilmente donando, aveva giocato a suo favore.

"Con tutte queste ragazze che ti girano attorno non ti starai un po' montando la testa?

Chiese Ashley mentre mangiava la sua insalata, guardando Jeongin che stava di fronte a sè che interrompeva di tanto in tanto il pranzo per ricambiare i saluti di qualche ragazza che gli passava di fianco.

"Ma cosa dici? Non dimentico tutto quello che mi è stato fatto, solamente, non sono mai stato così benvoluto da tutti.. Mi sto godendo un po' di gloria, e mi sto divertendo, ma so chi merita il mio affetto.. E quella persona sei tu, tu ci sei sempre stata, sei l'unica che mi conosce veramente.

"Quindi non mi abbandonerai per un'altra cheerleader bionda?

"Le altre non sono biondo naturale.

Esclamò Jeongin falsamente scioccato per poi scoppiare a ridere con la sua amica, era consapevole del fatto che Ashley fosse una persona fragile, e che ogni tanto avesse bisogno di rassicurazioni per scacciare le sue paranoie mentali, il distacco tempo addietro fu inevitabile quando il ragazzo aveva iniziato ad avere le sue prime esperienze sessuali, sembrava ci fosse quasi gelosia da parte della ragazza, ma lui non era interessato ad avere nessun tipo di relazione sentimentale voleva solo divertirsi.
Sapeva che Ashley aveva sofferto di questa sua improvvisa trasformazione e più di qualche volta l'aveva ripreso per i suoi comportamenti dicendo di non riconoscerlo più, Jeongin non era sicuro ci fosse un interesse emotivo da parte della ragazza nei suoi confronti, e a volte temeva che i suoi presentimenti non fossero sbagliati, ma allo stesso tempo sperava fosse solo una sua impressione, non voleva ferire i suoi sentimenti, lui la considerava come una sorella.

"Sei andato a letto con metà squadra, cosa ti dice il cervello?

"Ashley la stai facendo tragica, non mi sembra di aver ucciso nessuno, mi sono solo divertito.

"Tu non sei questo, Jeongin, tu non hai nulla a che vedere con quelle persone! Tu non sei il Jeongin che ho conosciuto, sei diverso.

"Tu sei diversa! Non ti accorgi che sei stata tu la prima a non parlare più di ciò che ti passa per la testa? Parli di cose futili o non parli affatto, non rispondi nemmeno più quando ti chiedo come stai! Il fatto che faccio sesso non ha cambiato il mio volerti bene, io nei tuoi confronti ho sempre le stesse premure, o forse ti dà fastidio che io non sia più una tua esclusiva?

La litigata fra i due era esplosa dal nulla, nel parcheggio della scuola, Jeongin era solito aspettare Ashley dopo gli allenamenti per poi uscire assieme ed andare nel loro caffè preferito, a parlare del più e del meno, era il loro appuntamento fisso, ma il ragazzo aveva notato un certo distacco e questa volta non era riuscito a risolvere il loro attrito, sapeva che sarebbe stata questione di tempo, e quando vide la bionda andargli in contro senza il minimo accenno di un sorriso, capì che forse lo squarcio che c'era stato non era più riparabile da una discussione matura.

"Tu dovresti essere la prima a darmi supporto esattamente come io faccio con te, e invece ti arrabbi per qualsiasi cosa!

"Mi arrabbio perché rivoglio il Jeongin timido e cupo che ho conosciuto all'inizio, non questo essere festaiolo che ora sta alla vetta della popolarità! Sono gelosa!

"Questo essere l'hai creato tu Ashley, e io te ne sono grato perché ora sono felice, ma non posso continuare a sentirmi in colpa per ciò che ho sempre desiderato fin da bambino, solo perché tu vuoi essere l'unica persona presente nella mia vita, questo non vuol dire essere amici, questo vuol dire essere egoisti!