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Mi giro e rigiro nel letto cercandolo, ma non lo sento affianco a me e sono costretta ad aprire gli occhi.
È già mattina, il sole entra dall'enorme finestra della camera e mi da quasi fastidio, ma non so che ore sono, Peter non ha un orologio e non so come fa essere sempre in perfetto orario.
Mi alzo, indosso solo un paio di mutande e per coprire la mia nudità prendo una delle sue camicie impregnata del suo buonissimo profumo e la indosso lasciandola aperta, mi scopre a malapena i seni; mi sta decisamente larga, e mi arriva a metà coscia.

Mi dirigo verso il salotto, ma lui non c'è.
Sento dei rumori provenienti dalla cucina e così decido di andare a vedere.
Ed eccolo lì, sta armeggiando con i fornelli, mi appoggio alla porta e mi incanto a guardarlo, è proprio un bell'uomo, carismatico, intelligente, brillante, ha molto difetti è vero, ma chi non ne ha? Anche se fin ora non l'ho mai ammesso, fin dalla prima volta che l'ho visto mi ha fatto uno strano effetto, un piccolo formicolio alla colonna vertebrale che cresceva ogni volta che lo vedevo.

Ed eccolo lì, sta armeggiando con i fornelli, mi appoggio alla porta e mi incanto a guardarlo, è proprio un bell'uomo, carismatico, intelligente, brillante, ha molto difetti è vero, ma chi non ne ha? Anche se fin ora non l'ho mai ammesso, fin dall...

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Indossa la sua solita maglietta bianca con lo scollo a V, mamma mia quanto gli dona quel colore, e un paio di jeans neri che gli accentuano la forma del suo bellissimo sedere sodo e i miei occhi cadono proprio lì, la mia mente ritorna alla magnifica notte passata e mi vengono ancora i brividi a ripensare a quello che abbiamo passato.

Dopo averlo guardato per qualche minuto vado verso di lui e lo abbraccio da dietro

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Dopo averlo guardato per qualche minuto vado verso di lui e lo abbraccio da dietro.

P: "Buongiorno cara"

C: "Buongiorno Peter" dico appoggiando la guancia contro la sua schiena.

P: "Hai dormito bene?" chiede girandosi verso di me.

C: "Come un ghiro -rispondo ancora abbracciata a lui inspirando il suo profumo- però il risveglio è stato abbastanza traumatico. Tu non c'eri" gli faccio notare.

P: "Avevo un buon motivo, ho fatto i pancake! -dice sorridendo e indicando le frittelle dietro di lui- ma adesso che ti guardo meglio avrei voglia di mangiare qualcos'altro" dice mettendo le sue mani calde sotto la camicia che indosso e mi scopre i seni. I suoi occhi si illuminano di un azzurro acceso e il suo membro si risveglia cominciando a indurirsi.

La fragilità dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora