É successo per caso..

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Mi chiamo Sonia , ho 15 anni , sono una ragazza sociale , solare , mi fido sempre pur sapendo com'è quella persona.

Lo so starai pensando che scema questa eppure ho sempre pensato che facendo del bene ne avrei ricevuto altrettanto..ma adesso basta parlare di ciò.
Tutto ha inizio in piena estate : Luglio
ero appena tornata nel mio paesino, ero fidanzata con un ragazzo ma a lungo andare mi ero accorta che quello non era amore ,era solo un egoismo da parte sua ;io per lui c'ero ma lui per me no ,cosi la *storia *finì.

Stavo bene , felice avevo quel sorriso bello , quello vero.
Uscivo con le solite amiche e amici dell'estate ma quest'anno ci fu un volto nuovo nella comitiva:Carlo.

A primo impatto mi stava molto antipatico giuro ,
non so perché ma con lui ero fredda..con il tempo misi da parte
l' idea iniziale che avevo su di lui.
Come ogni sera ci ri trovavamo tutti nella piazzola centrale del paese, scherzammo , ci divertimmo ma man mano che il tempo scorreva molti se ne andarono a casa.
Senza accorgermene eravamo rimasti in due; io e lui.

Qualche giorno dopo, ci ritrovammo, tutto nella norma solo che Carlo inizió a trattarmi male ed io lí per lí non dissi nulla, non so se fosse perché non avessi capito com'era o solo perché non sapevo da che punto di vista vedere il suo comportamento.
Avevo fatto qualcosa di sbagliato?
Oppure di aver detto qualcosa di sbagliato?
Non capivo ma lasciai correre nonostante io sia una persona che si focalizza molto sui dettagli e tende ad analizzare ogni minima cosa.
Dopo una settimana, a Ferragosto stavamo mangiando tutti assieme in un boschetto, mi voltai e mi accorsi che mi stava guardando, sorrise e in quel momento ebbi un brivido sulla schiena .
Purtroppo ancora non capivo.

Avevo pensato  fin dal primo istante che era uno stronzo, forse era per questo che ero fredda, magari  avevo semplicemente paura che  mi illudesse .
La sera seguente mi aveva  accompagnata a casa, una volta rientrata mi scrisse che mentre ero in braccio a lui a parlare voleva baciarmi ..

Solo che quel messaggio non mi fece stare bene, anzi ero preoccupata , e direte sicuro ,ok questa è ritardata il ragazzo che le piace la vuole baciare e lei ha paura bah...si paura ,  di cosa vi chiederete , be paura di me , si proprio così paura di me perché io mi fido di tutti e quindi anche di lui nonostante sapessi già che uno dei due si sarebbe fatto male...ovviamente io .

Ma io me ne fregai perché quel ragazzo mi aveva  fatta sua non riuscirei a spiegarvelo .
Il nostro rapporto cambiò quando una sera venni a sapere che lui aveva messo in giro voci false vantantosi di averlo fatto con me (tral'altro io sono vergine)non credevo a ció,così, glielo chiesi e mi disse : ho detto quello che volevano sentirsi dire i miei amici.

Io-vattene.

Lui-no , scusa dai amore vieni qui.

lo spingevo ogni passo che faceva verso di me fino a quando gli urlai contro : te ne devi andare, cazzo vattene.

Dopo poco tempo non so perché  lo perdonai , e continuammo così finché non arrivó il giorno della sua partenza , sarebbe tornato ad Avezzano  ,mi fidavo di lui quindi non pensavo a chissá cosa...

Dopo qualche giorno mi aveva tradita mi sentii morire così gli dissi Addio uno di quelli che quando li dici ti escono le lacrime perché sai già che non tornerai indietro...ma questa non è la fine anzi ora inizierà tutto...

Quel giorno piansi tutta la mattinata , arrivai a casa con
gl' occhi gonfi, mi chiusi in camera , mi misi sotto le coperte , con le cuffie e rimasi a fissare il vuoto ma cosa ancora più brutta e che il vuoto c'è l'avevo dentro , e così crollai dalla stanchezza e da tutto ciò ... forse volevo solo scappare a rifugiarmi nei sogni dove magari avrei fatto finta che tra me e lui andava bene anche se un sogno resta un sogno e quando ti svegli il vuoto , quella maledetta voragine iniziava a farsi sentire e faceva male , un male che affrontai con altro male su di me , mi detti la colpa ...*non sono abbastanza , sono io che ho sbagliato* ripetevo , *sono un errore *così presi un coltello e girai il polso e tanto rosso aveva riempito quel po di spazio nel cuore, mi ero tagliata poi come se non l'avessi fatto mi asciugai quella lacrima che mi stava scendendo e mi feci una doccia , iniziai a prepararmi per uscire fuori a portare il cane , dato che era domenica ...

autolesionista (storia vera)in RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora