bittersweet encounter ご

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Yeosang era in bagno a spazzolarsi i denti da circa sei buoni minuti, a quel punto quasi ritrovandosi con i canini decisamente consumati e con uno strato di smalto in meno. San invece era rimasto sul letto, standoci però solo seduto e con le coperte disfatte attorno. Non era mai stato tanto indeciso in vita sua. Da una parte si sarebbe sentito uno straccio ad uscire, tanto più perché si trattava di fare conoscenza con degli sconosciuti, ma dall'altra ricordava le parole del proprio migliore amico, che si sentiva tanto nervoso da avergli chiesto di accompagnarlo, e lui non avrebbe mai voluto farlo stare in imbarazzo.
Tuttavia già s'mmaginava la scena, con quei due mezzi innamorati a ridacchiare e lui con lo sguardo abbassato sul piatto ancora pieno e quel povero ragazzo che avrebbe rinunciato a fare conversazione con un caso perso come lui. Tanto più riusciva ad immaginare quanto avrebbe potuto deludere Yeosang, non riuscendo a impegnarsi abbastanza e facendogli fare una figuraccia. La lista di problemi che la mente di San stava trascrivendo sembrava allungarsi di qualche chilometro, fin quando il suo compagno di stanza piombò davanti a lui con la faccia tutta impiastrata di dentifricio alla menta.

- E se fosse proprio lui?! - e il biondo stava troppo con la testa tra le nuvole per poter capire cosa stava farfugliando l'amico, facendoglielo intuire con un'espressione abbastanza intontita, - Wooyoung! L'amico che stasera porterà il mio quasi ragazzo potrebbe essere proprio Wooyoung, cazzo! - lo sgrulló per le spalle con gli occhi tutti luccicanti e il sorrisone che andava da una guancia all'altra. San si sciolse davanti tutta quella convinzione del compagno, cercando però di nascondere il forte senso di vuoto che stava per divorargli di nuovo lo stomaco al solo sentir chiamare quel nome. Aveva sempre ammirato il carattere di Yeosang in quel verso, arricchito di speranza fino alla fine e con un ottimismo da pochi che lo guidava per qualsiasi strada. E un po' lo invidiava anche.

- Non credo sia possibile, Yeo - insomma, lui credeva fortemente fosse in un certo senso reale il ragazzo che incontrava in sogno, ma d'altra parte non sperava in un incontro nel mondo vero in cui era nato e cresciuto, perché sapeva fosse una credenza sciocca che lo avrebbe solo distrutto lentamente. Il migliore amico a quel punto vide il biondo ritornare con la solita espressione cupa, apprestandosi così a stringerlo forte tra le sue piccole braccia come a cercare di trasmettergli un minimo della sua permanente allegria. - Prometto che farò di tutto per trovarlo e portarlo da te - sussurrò vicino al suo collo, - Ma ci terrei tantissimo a presentarti il ragazzo con cui mi sto sentendo, stasera - si staccò per sorridergli e prendergli le mani, - E se l'amico non è Wooyoung puoi anche ignorarlo completamente, non mi interessa, voglio solo che tu sia lì accanto a sostenermi - abbassò lo sguardo improvvisamente con la gola annodata, - Lui mi piace davvero - e tra sé e sé aggiunse che gli piaceva tanto quanto San fino a qualche tempo prima.

Ed era proprio grazie all'amore fraterno che il biondo provava per Yeosang che in quel momento si trovava davanti un ristorante all'apparenza davvero accogliente, essendo per metà anche fioraio, dettaglio che rassicurò un poco più San, amante di qualsiasi tipo di fiore, e i loro profumi erano come terapeutici per lui in quel momento di tanta tensione accumulata.
I vestiti in cui era stato gettato non erano confortevoli, ma dopo averlo costretto ad indossarli, Yeosang si era fermato in un piccolo negozio e gli aveva preso un oggetto che lui aveva perso mesi prima e che necessitava tantissimo, ovvero una piccola pietra d'ossidiana che lui amava tenere nel pugno sinistro e stringerla come a fargli assorbire qualsiasi preoccupazione. E in quel momento era stata tanto d'aiuto, soprattutto quando avevano avvistato due figure avvicinarsi a loro.

A quel punto abbassò la testa verso le scarpe dell'amico, sentendo il cuore battere fortissimo in petto e l'ansia a crescergli a dismisura. Non voleva incontrare nessuno, voleva scappare a casa.
Yeosang si sporse di scatto probabilmente per gettare le braccia al collo di quel ragazzo con cui si vedeva per la prima volta, mentre San si apprestò ad asciugarsi i palmi sul tessuto ruvido e stretto dei jeans che aveva indosso. - Lui è San, sempre timido quando conosce persone nuove - il migliore amico sorrise toccandogli lievemente il braccio come a rasserenarlo. A quel punto il biondo si sentì parecchio ridicolo, perciò decise di posare la pietra nella tasca e fronteggiare quel che era un ragazzo ben più alto di lui, con i capelli nerissimi e un sorriso che lo sciolse un poco, - Seonghwa - si presentò inchinandosi appena e stringendogli la mano.

San si voltò poi verso l'altro ragazzo, non avendo il coraggio di guardarlo in faccia, chinandosi per cortesia e accennando un piccolo e forzato sorriso, - Tu.. - ma a quel timbro chiaro ritirò tutto il sorriso e si allontanò di qualche passo. Gli occhi erano puntati sulle scarpe di quello sconosciuto, e non si sentiva in grado di spicciare alcuna parola in quella situazione che gli parve assurda. Quella voce gli ricordava tanto il suo amore, e lui di nuovo sentiva la necessità di scappare e tornare tra le coperte calde della propria camera.
Ma Yeosang era lì che chiacchierava tanto preso da quel ragazzo e lui non avrebbe mai voluto rovinargli la serata per una sciocchezza del genere, perciò decise di presentarsi per bene a quel tipo, rizzando la schiena ma fronteggiando tuttavia quel che era un volto fin troppo familiare.

Era diventato pazzo, forse era proprio un matto da legare perché quel ragazzo pareva essere proprio Wooyoung stesso. Quelle ciocche scure erano proprio i suoi capelli, quei piccoli occhi a mandorla e naso leggermente arrotondato erano proprio i suoi, e merda, quella era proprio la sua bocca. Inconfondibile.
Ma San doveva essere davvero impazzito perché quello non poteva essere veramente lui, anche se il viso era quello, e la voce altrettanto.
L'unico dettaglio di troppo era un piccolo neo sotto l'occhio sinistro, perciò lo sfruttò subito per convincersi che non era lui la persona che sognava di baciare, bensì solo un ragazzo tanto- forse troppo- simile.

- Mi sono incantato un attimo, devi scusarmi, succede spesso - ridacchiò San reprimendo con tutto se stesso un pianto che sentiva essere travolgente, - Si, no cioè, capita anche a me - quel moro sembrava quasi più allucinato di lui, con la bocca leggermente aperta e le palpebre che non provavano a chiudersi manco una volta, - Sono Wooyoung, comunque - a quel punto catturando persino l'attenzione di Yeosang, che ignorò una domanda del moro per squadrare allibito l'espressione del proprio migliore amico, ricevendo la conferma di quell'assurdità che era appena accaduta.

-

La serata era trascorsa portando con sé infiniti pensieri contrastanti, sensazioni tanto travolgenti che se ne stavano congelate e non volevano uscire e troppe complicazioni e punti di domanda.
- Woo davvero, stai bene? Non stai mai così buono - Seonghwa diede una pacca dietro la spalla dell'amico mentre riaccompagnavano i due ragazzi a casa, - Sono stanco - rispose solo, tenendo lo sguardo fisso sull'incantevole profilo di quel biondo che troppo gli ricordava una specifica persona, al che l'amico, seguendo la direzione dei suoi occhi, afferrò le sue intenzioni e corse da Yeosang per allontanarsi e lasciarli soli.
San boccheggiò sentendosi prendere dall'ansia e cercò di seguire rapidamente i due ragazzi, ritrovandosi però affiancato da colui che proprio cercava di evitare.
- Non ci siamo mai visti prima? - Wooyoung gli chiese fermandolo, ritenendo ormai assurdo che fosse il ragazzo che stringeva tra le proprie braccia in sogno. Eppure nella sua espressione abbattuta rivedeva quella rilassata e innamorata della stessa persona che amava ormai da due anni e di cui sentiva un'esagerata mancanza.

Sembrava assurdo, ma San sentiva un massiccio impulso di sporgersi e baciarlo per negare o confermare se fosse lui la ragione delle lacrime che aveva versato negli ultimi mesi di abbandono, ma con grande forza di volontà strinse i pugni e si trattenne, allontanando lo sguardo da quelle labbra vietate, - Non lo so, ma anche tu mi sembri familiare - facendo annuire a denti stretti Wooyoung, riprendendo a camminare nel silenzio della notte.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 08, 2020 ⏰

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