vikings: the beginning

𝙻𝚒𝚋𝚎𝚛𝚝𝚊̀ 💫

Alice se ne tornó a casa e raccontó a Ragnar come era andata la conversazione.
Alice iniziava veramente ad affezionarsi a Ragnar.
C'era fiducia reciproca e si raccontavano tutto,anche le cose più stupide,si stava creando un bel rapporto fra i due.
"Sentiiii c'è qualcosa che posso fare qui al villaggio?"
"Puoi allenarti. Anche se credo che non ti serva a molto. Quando tu e Errold avete ucciso tutti quei soldati sono rimasto stupito,non sembravi neanche umana dalla forza e velocità che avevi"
"Tutta fortuna"
"Certo ahaha. Sai potresti anche andare a fare un giro nella foresta e sulla montagna,qua vicino ce n'è una bellissima,ma ti consiglio di non andare da sola le prime volte,è facile perdersi"
"Credo che andrò a vedere se c'è qualcuno che ha voglia di sfidarmi allora"

Arrivata al campo d'allenamento nessuno aveva il coraggio di sfidarla.
Spesso avere delle capacità era molto bello ma sicuramente questo era uno di quei momenti in cui odiava il fatto di essere così diversa da gli altri.
"Oh andiamo.....qualcuno che abbia voglia di allenarsi ci sarà,se no perché siete tutti qui?"
Nessuno rispose.
Ma poi.....
"lo faccio io"
"Menomale"
Era una ragazzina che avrà avuto all'incirca 14 anni,oltre a essere più piccola di lei sembrava anche molto coraggiosa e determinata.
Iniziarono a prendere scudi e spade.
Il duello era iniziato.
La prima ad attaccare su proprio la ragazza.
Ma Alice schivó la spada.
Poi Alice attaccó ma la ragazza si protesse con lo scudo.
Andarono avanti così per 2 minuti circa finché lo scudo della ragazza non si ruppe.
Alice per combattere a armi pari buttó a terra il suo scudo. Ora erano pari.
La ragazza cercó di attaccare ma Alice,con grande sorpresa di tutti paró la spada con niente meno che la sua mano.
Afferró salda la spada della ragazza e la buttó a terra.
Si procuró un taglio sulla mano ma non le faceva male.
Dopo poco infatti come per magia si richiuse da solo.
Era evidente che Alice stesse vincendo ma negli occhi della piccola vedeva la delusione di star perdendo.
Per non metterla ulteriormente in imbarazzo fece finire il duello prima ancora di metterla al tappeto definitivamente.
La gente che stava assistendo rimase senza parole. Tutti avevano visto le capacità che aveva e ne erano rimasti assuefatti.
Alice si guardó in torno e vide che tra la folla c'è anche Eirik.
Lo salutó con la mano e si diresse verso la ragazza per farle i complimenti su come l'aveva affrontata e che per essere così giovane era stata molto coraggiosa.
Ormai era il tramonto,Eirik aspettó Alice finché non finì  di parlare con la ragazza.
"Mi hai...aspettato?"
"Già"
le prese la mano e le si incamminarono verso casa. Mentre camminavano Eirik disse a Alice che aveva lasciato la sua ragazza ma non gli aveva detto della sua "quasi relazione" con Alice.
Arrivati sulla soglia della porta Eirik le diete un bacio sul collo per salutarla e se ne andò.
Entrata a casa aiutó Saky a cucinare pesce e patate e scoprì che era molto brava a cucinare.
Servì da mangiare e iniziarono a chiacchierare su come fosse andata la propria giornata.
Il figlio di Ragnar assomigliava molto al padre,aveva un carattere  molto deciso e Alice lo trovava molto simpatico.
Finita la cena aiutó Saky a lavare i piatti.
Andavano molto d'accordo e spesso parlavano delle tipiche "cose da donne".
La moglie di Ragnar e il figlio ormai erano a letto mentre Ragnar eAlice come tutte le sere,si misero a parlare per una mezz'oretta prima di coricarsi.
Quando Alice andò a letto sentì una strana sensazione.
Si. Era felice. Sentiva di avere tutto quello che aveva sempre desiderato. Aveva una specie di "famiglia adottiva" che amava con tutta de stessa,aveva degli amici e una persona fantastica al suo fianco.
Si sentiva finalmente libera,felice di fare tutto quello che gli piaceva fare,senza limiti.
Li in quel villaggio non veniva più vista come l'anticristo,era trattata come una Dea.
Era finalmente libera.