È una gelida notte di dicembre, il cielo è limpido e sgombro. Cerco istintivamente Orione, la prima costellazione che ho imparato ad osservare e poi sposto lo sguardo alla ricerca della mia costellazione, quella dei Gemelli.
Questi minuscoli puntini mi fanno paura e mi affascinano allo stesso tempo.
Sono estremamente piccoli ed estremamente grandi contemporaneamente.
Mi fanno sentire... sola.
Piccola.
Impotente.
Nostalgica.
Inadeguata.
Faccio un respiro e cambio visione.
Mi fanno sentire... intelligente.
Importante.
Sognatrice.
Forte.
Parte dell'universo.
Indipendente.
Potenzialmente una donna completa.
Sono felice di essere su questa Terra ma non posso non chiedermi cosa ci sia oltre. No, non oltre la vita, ma oltre l'atmosfera.
Oltre la Luna.
Oltre il Sole.
Oltre la Via Lattea.
Cosa c'era un prima e cosa ci sarà dopo.
Sempre se ci sarà un dopo, e se non ci fosse? Quale sarebbe la fine?
La nostra vita ha senso?
Probabilmente no.
Che io viva, che io muoia all'universo non cambia nulla. Le stelle rimarranno sempre lì ad osservare noi che ci affanniamo a... vivere.
Vivere per un lavoro.
Vivere per gli affetti.
Vivere per uno scopo.
O semplicemente sopravvivere.
Continuo a guardare il cielo: che pace, sarà così anche la morte?
Il buio che adesso mi avvolge sarà quello che mi abbraccerà per l'eternità?
Nasciamo soli e moriamo soli, il resto del nostro cammino conviene condividerlo con qualcuno che amiamo se alla fine dovremo comunque separarci? Si riesce a sopravvivere al dolore della separazione? Lo spero vivamente.
Così tante domande mi si affollano nella mente e così poche risposte pronunciate dalle labbra.
Sento profumo di libertà nell'aria glaciale di questo dicembre, poi mi accorgo che non è libertà: è vuoto. Troppa libertà fa paura, a volte le catene sono la prova che sei legato a qualcuno. E quel vuoto è nero come questa notte, è freddo come questa notte, è concreto come questa notte, è vicino anzi di più: è dentro, proprio come mi porto dentro questa notte, questo nero, questo cielo, queste stelle, questa luce.
Già la luce, perché se c'è una cosa che ti aiuta ad affrontare la pura del buio è proprio la luce. Quest'insieme di colori che fa respirare l'anima.
Prendo un altro respiro.
Sorrido.
Guardo il cielo, ancora.
Sorrido, ancora.
Mi balena di nuovo in mente la domanda di prima: ha senso vivere?
Sì.
La risposta è cambiata, tutto grazie alla luce di un sorriso.
STAI LEGGENDO
Parole e pensieri
PoesíaPensieri senza capo, né coda. Flussi, poesie, deliri... tante parole per provare a mettere nero su bianco ciò che mi passa per la testa!