Capitolo II

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Sono passati più o meno cinque giorni da quando sono arrivata a Legnano. Qui tutto è una noia mortale per me, che non ho ancora trovato degli amici. Mi alzo ancora con gli occhi mezzi chiusi e prendo il cellulare per controllare l'ora, sono le 10:30. Mi sciacquo la faccia e mi faccio una coda alta per poi sedermi sul mio divano nero guardando un programma abbastanza noioso di cui non so nemmeno il nome. Dopo un po' mi ricordo di avere il numero di Martina e
decido di chiamarla per vedere se era disponibile per fare una passeggiata e dopo 3 squilli mi risponde "certo che lo sono, inizia a scendere che ti raggiungo" detto questo inizio a vestirmi e mi metto un vestito floreale, che mi arriva fino alle cosce, perché oggi fa molto caldo. Appena scesa mi siedo su una panchina di legno per aspettare Martina e nel frattempo mi fumo una sigaretta guardando il rione e tutte le persone che ci sono. Dopo 10 minuti Martina scende "hei ciao bellezza!" ci salutiamo con un abbraccio e mi porta in giro per Legnano. "Come ti trovi qui?" "Bene, solo che in questi giorni non sono potuta uscire perché dovevo sistemare delle cose prima che mamma iniziasse a lavorare", parliamo del più e del meno fino a quando non arriva una chiamata dal telefono di Martina "si okay Andre, adesso ti raggiungo, dammi qualche minuto" dopo aver chiuso la chiamata mi dice "mi ha chiamata mio fratello e devo ritornare a casa per dargli una mano a pulire. È uno scansafatiche e non ha mai voglia di fare niente!" "Tranquilla, vai pure. Io rimango un po' qui e poi torno anche io a casa"

Dopo che Martina se ne è andata mi incammino per guardare le vetrine dei negozi e continuo ad andare sempre dritto, fino a quando non mi perdo. "Uffa e adesso come faccio, non voglio chiamare Martina ma non ho nessuno" dopo 10 minuti mi convinco e la chiamo
"ciao Marti, scusa il disturbo, ma credo di essermi persa. Ti prego aiutami" "tranquilla Nicole, adesso ti mando un aiuto, tu dimmi solo cosa vedi " "non so, vedo un cinema ed un centro commerciale" "okkay ho capito tranquilla, tu aspetta lì e non ti muovere"
Passati credo 20 minuti mi si avvicina una macchina di colore nero lucido e si accosta. Intravedo un ragazzo con gli occhi verdi e l'apparecchio, devo dire che è molto carino. Indossa una felpa bianca e dei pantaloni della tuta con le scarpe della nike."sono il fratello di Martina, sali che ti porto a casa" appena metto piede nella macchina noto subito che c'è una puzza di fumo ma non ci faccio tanto caso, essendo abituata a fumare. "Sei nuova?" Mi chiede il ragazzo alla guida, "si sono arrivata più o meno cinque giorni fa" "mh okkay". Per tutto il tragitto non abbiamo parlato e quando sto per scendere dalla macchina lo ringrazio e lui se ne va senza nemmeno guardarmi in faccia, sembrava anche disturbato. Che stronzo.

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