CAPITOLO VI

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Dopo essere uscita da scuola aspetto Vincenzo che mi venga a prendere e lo vedo arrivare con una moto:
"Ma secondo te ci salgo?"
"Daii principessa! giuro che vado pianissimo"
dopo dieci minuti di polemiche e preghiere salgo dietro di lui e mi prende le braccia mettendole attorno al suo busto.
Dopo avergli indicato la via di casa mi porta davanti al portone "Che fai pomeriggio?" mi chiede Vincenzo levando il casco per guardarmi meglio,
"Oddio sinceramente non saprei, penso che andrò nel parchetto qui vicino dopo aver fatto i compiti"
"Allora ti va se andiamo a prendere un caffè per le 17:00?"
"Mhhh si dai, penso che accetterò se vieni a piedi" accenno ridendo
"Dai sono andato pianissimo, ma se proprio lo desideri vengo a prenderti in macchina" dice ridendo anche lui
"Peggio alloraaaa"

...

Sono le tre del pomeriggio e sto studiando chimica, anche se non capisco assolutamente nulla. Vado in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare e sento suonare il campanello, appena apro vedo Martina con le buste del Mac
"Sicuramente non hai mangiato, quindi ho pensato di comprarti io qualcosa da mangiare"
"Ma io ti amoo"
Dopo essere entrata ci mettiamo sedute al tavolo e iniziamo a mangiare chiacchierando e apriamo l'argomento Andrea:
"Alloraaa glielo hai detto che ti piace?"
"Uno, io non ho mai detto che mi piace e due, lui non mi guarda nemmeno in faccia"
"È ovvio che non ti guarda in faccia, ti guarda da tutt'altra parte"
"Martinaaaaa"
"È la verità e lo sappiamo entrambe!"
"Pensa quello che vuoi, comunque non l'ho fatto a posta a baciarlo, ero sotto l'effetto dell'alcol"
"Pensa tu quello che vuoi, ma secondo me lui è interessato a te, sono sua sorella e lo conosco come le mie tasche e dovresti anche andargli a parlare, tipo adesso."
"Ma la smetti? e adesso come faccio? non so nemmeno dove lo trovo"
"È sicuramente in camera sua"
Dopo avermi tartassato dicendomi che era meglio che andassi a parlargli, ci vado.
Arrivo al suo appartamento e mi apre sua nonna, busso alla porta di camera sua ed entro:
"E tu che cazzo ci fai qui?"
"Piano con le parole, volevo parlarti"
"Non penso ci sia molto da dire" dice lui alzandosi dal letto e sedendosi vicino a me
"Invece secondo me c'è tanto, mi dispiace averti trattato di merda, e mi dispiace per il bacio. Ero un po' ubriaca e non mi rendevo conto, soprattutto mi dispiace non ricordarlo"
"Invece a me non dispiace proprio che tu mi abbia baciato"
"Ma sei sempre così stronzo?"
"Solo con te, andiamo a fare un giro"
"In realtà non potrei, tra un po' devo vedermi con un mio amico..."
"Chi è sto deficiente?"

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