MY INFINITY LOVE

~3~

"Chi era ?" le chiedo appena appende

" Nessuno!" mi dice

"Okay... io vado a scuola ci vediamo"

Lei annuisce e mi incammino verso la fermata quando mancano solo dieci metri per arrivare e l'autobus passa via senza fermarsi e così dovrò andare a piedi guardo il telefono e sono le 8:15 arriverò in ritardassimo.

Ci vuole minimo 40 minuti per arrivare a scuola a piedi e quindi iniziò a correre ma logicamente inciampo e mi faccio male alla caviglia potrebbe andare peggio di così ?

Allora decido di fare l'autostop prima o poi qualcuno si fermerà.

Sono lì da dieci minuti quando una jeep si ferma davanti a me ed è quella di Isaac. Ma appena si abbassa il finestrino è Nicolas.

"Dove devi andare ?" mi chiede

"A scuola " dico un po' imbarazzata non pensavo che si fermasse proprio lui con tutta la gente che passa.

Salgo sull'auto e sul sedile posteriore c'è un ragazzino avrà l'età di mia sorella e anche lui è bello.

Prima ci fermiamo alla scuola media e lasciamo giù suo fratello poi sfreccia e dopo 10 minuti siamo già arrivati a scuola.

Scendo e insieme entriamo. sono già le 8:50 siamo in ritardo di venti minuti!
Corro per tutto il corridoio e poi entro nella mia aula, cercando di non farmi vedere dal prof.

"Dove crede di andare signorina Prescott ?" dice il prof arrabbiato

"A sedermi" dico

"Signorina non mi prenda in giro vada subito fuori dalla classe e vada nell'ufficio del preside!" dice arrabbiatissimo e mi indica la porta

Io esco e vedo nell'corridoio anche Nicolas che sta vagando per il corridoio.

"Devi andare dalla preside ?" gli grido

"Si ma c'è la faccio anche da solo, non ho bisogno del tuo aiuto" dice e se ne va arrabbiato, sta andando dalla parte opposta ma lo lascio andare.

Arrivata davanti all'ufficio busso ed entro.

"Siediti pure" dice la preside

"Il prof mi ha detto che non lo rispetto e che sei arrivata in ritardo.Cosa ti sta succedendo? non sei più quella ragazza attenta e molto educata !" mi dice dopo una piccola pausa.

È logico sono piena di problemi da mia sorella a i miei compagni non ho tempo per pensare alla scuola, ma non posso dirgli così !

"Mi scusi sono mortificata non so cosa mi sta succedendo !" dico alla fine.

" Va bene per questa volta non dirò niente ai tuoi genitori ma cerca di sistemanti !" mi dice e indica la porta.

Sono le 9:30 e ritorno in classe appena entro tutti si mettono a ridere, mi sento calda e sarò rossa ma per la prima volta non mi importa e torno al posto.

Sento il cellulare vibrare nella tasca.

*cosa ci facevi con mio fratello ? Vi ho visto nel corridoio. Ti piace ?* da Isaac

*Non ti dovrebbe fregare di me e di quello che faccio e di chi frequento mi conosci da neanche una settimana, quindi lasciami in pace !*gli scrivo

*calmati, io lo faccio solo perché mi piaci e non voglio che nessuno ti porti via da me* mi scrive subito

*prima di tutto non sono mai stata! neanche tua amica e quindi non puoi essere geloso* gli rispondo e poi spengo il cellulare.

All'intervallo sento qualcuno che mi fa girare in aria, spero con tutto il mio cuore che non sia ne Isaac ne Nicolas.
Mi giro ed è Luke il mio migliore amico, sono felicissima di vederlo per raccontargli tutto quello che è successo.

"Non sai quello che mi è successo in questi gior..." mi mette un dito sulle labbra, ma cos'hanno tutti ???

"Prima devi aiutarmi mi piace tanto Ashley ma lei non mi guarda neanche AIUTAMIIIIII" mi dice supplicandomi

"Okay ma secondo me stai commettendo un grosso errore" dico e me vado

Le ultime ore passano in fretta e la mia caviglia inizia a sgonfiarsi e riesco a camminare abbastanza bene.

Allora inizio a incamminarmi verso casa. Non mi ero mai accorta di quanto fosse bello il lungomare.

Appena arrivata davanti a casa vedo una lettera rosa nella cassetta della posta,la prendo e me la metto in tasca.

Saluto mia sorella che è a guardare la televisione sul divano e poi salgo le scale ed entro in camera mia.

Tiro fuori la lettera dalla tasca e guardo l'indirizzo ma non c'è, c'è solo la firma fatta a mano "IL TUO AMORE" per Christine.

Apro la lettera e ne rimango sconvolta.