Un Famiglio
Guarda con impazienza l'orologio, mentre si chiude la sua felpa. Le lancette sono troppo lente per i suoi gusti, ma purtroppo non le può obbligare ad andare più veloce. Si mette il cappuccio in testa e si sfrega le mani, scandendo il tempo assieme ai secondi.
L'ora fatale scatta e Urgot si precipita verso il televisore. Scaraventa via il divano dove era seduto Viktor e raccoglie il telecomando da terra, per poi cambiare canale.
« Benvenuti gentili spettatori alla rubrica " Le nostre intrepide Guardiane Stellari"! Bruciando luminose... »
« ... mentre raggiungiamo lo stesso orizzonte! » esclama Urgot, finendo la frase assieme alla presentatrice.
La sigla del notiziario incomincia e l'uomo inizia subito a cantarla, riempendo con la sua voce non propriamente intonata il garage.
Con quella colonna sonora poco piacevole per i suoi apparecchi acustici, Viktor cerca di spostare il divano dal suo corpo. Ha salvato la vita a quell'essere, ricostruendo parte del suo corpo, e detesta dover ricevere quel trattamento come ringraziamento. E non intende il trovarsi in una posizione innaturale sotto un mobile di minimo novanta chili.
Dopo una brutta colluttazione, a cui lui ha dovuto porre rimedio, la mente di Urgot è partita per una strana tangente, puntata verso il fanatismo cieco di quelle che dovrebbero essere loro acerrime nemiche. Il condizionale non è utilizzato a caso: i suoi anni di gloria come cattivo sono ormai passati, nessuna di quelle maghette pone la loro attenzione su di lui. La sua scarsa fama ha portato alla sua disgrazia, costringendolo a vivere in un garage stretto tra due condomini, piccolo per le sue esigenze e per la presenza del coinquilino.
« Ahri, sei magnifica! » esclama Urgot, mentre lui riesce a spingere il divano.
Un altro sforzo e riesce finalmente a liberarsi. Non avrebbe mai pensato di sentire le sue articolazioni meccaniche indolenzite e, pur di non dover sprecare preziosi pezzi a riparare sé stesso, cerca di sgranchirsi. Nemmeno lo scrocco si sarebbe aspettato, quel colpo è stato peggio di quanto avesse pensato.
« Urgot, la prossima volta potresti... » dice avvicinandosi al coinquilino.
« Accogli la luce cosmica! » esclama Urgot, muovendo di scatto un braccio cercando di imitare il suo paladino.
Il colpo centra Viktor e lo stende, facendolo tornare di nuovo a terra.
« Chiedermi cortesemente di cambiare il canale... » sussurra l'inventore.
È più snervante quella situazione che l'essere continuamente umiliato dalle Guardiane. Anzi, quasi avrebbe implorato una delle nuove leve di colpirlo pur di non dover sopportare le sigle a loro dedicate un istante di più.
« Hai visto? Hai visto? Ezreal ha steso quel mostro e poi Miss Fortune gli ha dato il colpo di grazia. Ma senza Ezreal non sarebbe mai riuscita a farlo. »
« Come sempre. » commenta Viktor rimettendosi in piedi.
Contro la sua volontà sa tutto di quel quintetto, dalle loro azioni più valorose alle loro materie preferite a scuola. E ancora si chiede come " Annuario " potesse essere definita una materia.
« Signore e signori, sono qui con la leader Ahri che deve darvi un annuncio importante. » dice la presentatrice.
« Ooooh! » esclama Urgot battendo le mani.
« Ciao ragazzi! » saluta la giovane, lanciano un bacio verso la telecamera « Spero siate tutti in forma, perché ci sarà un evento che non dovete proprio perdere. »
Viktor ha pure stillato una lista di scarsa sopportazione delle nuove paladine e quell'incrocio tra una volpe ed un umano è quasi in cima. Sarà perché è una delle favorite del suo coinquilino, sarà che il suo famiglio è spesso irrequieto e tende a squittire in continuazione, ma è convinto che il motivo principale sia il tuo atteggiamento: altezzosa, falsa e con una voce quasi più fastidiosa di quella volpe mal riuscita che si porta appresso.
E non può nemmeno esprimere il suo disappunto o il divano sarebbe stato niente a confronto.
« Terremo una conferenza stampa dove potrete venire ad incontraci. »
« Viktor, Viktor, hai sentito? Fanno una conferenza stampa per i fan! »
« Vendute. » sussurra l'inventore con un moto di disgusto.
« Come? » domanda Urgot irritato.
« Davvero magnifico! » si corregge Viktor.
Il suo coinquilino per fortuna non coglie l'ironia e torna a concentrarsi sullo schermo. Non è la prima volta che tengono una conferenza stampa e non è nemmeno la prima volta che Urgot va ad essa. Ormai la sua fama da cattivo è offuscata dal suo fanatismo e Viktor la ritiene una condizione ben peggiore dell'oblio.
« Ma non è finita qui! Al nostro fan migliore sarà dato un premio speciale! »
« Al migliore fan un premio speciale? Oh, oh, devo vincere, devo assolutamente vincere! »
Nell'impeto l'uomo afferra Viktor e lo stringe a sé in una morsa che fa scricchiolare i suoi meccanismi.
« Allora, il vestito c'è l'ho, le citazioni le so tutte, magari potrei trovare qualche album raro? No, ma non basta, questo c'è l'hanno tutti », borbotta Urgot camminando avanti ed indietro per la stanza, trascinando con sé l'inventore, « Cosa nessuno può avere... i poteri? No, mi sono fatto modificare apposta da te per avere dei colpi simili ai loro... Oh, aspetta, ma non ho un famiglio! »
« Come? »
« Sì, è perfetto! Mi hai dato questi poteri, mi puoi costruire anche un famiglio! » esclama Urgot, sollevando Viktor davanti a sé.
« Vuoi una bestia meccanica che ti gira attorno? » gli chiede perplesso.
Vorrebbe impiegare i suoi preziosi attrezzi in modo migliore, per inventare magari una macchina che lo riporti alla ribalta, non per accontentare i sogni malati di Urgot.
« No, hai ragione, meccanica sarebbe troppo brutta. E se cucissi io un corpo di stoffa con cui coprire lo scheletro meccanico? »
« Scordati che io usi i miei pezzi per una cosa simile. E poi sono a corto di carburante per un motore. »
« Allora va a procurartelo. » gli risponde Urgot, lasciandolo cadere a terra.
Si è scocciato, quel gesto ne è un evidente segno, come la sua occhiata truce dall'alto degli arti meccanici che compongono metà del suo corpo. Viktor si maledice per avergli donato quell'attrezzatura mortale, per quanto l'avesse fatto in buona fede. Mai avrebbe pensato che un cattivo come lui si sarebbe ridotto in quelle condizioni.
« Vorrei tanto farlo, ma purtroppo costa ed io vorrei investire quei soldi per l'affitto. La CMM non paga più come un tempo, soprattutto se non ha risultati. »
« Tranquillo, ci penso io. » dice Urgot, scrocchiando le dita.
Viktor è messo in una brutta situazione, ma non invidia la povera anima che sarebbero dovuti andare a ricattare.
STAI LEGGENDO
Il Cuore di una Vera Stella ( Original Version )
HumorUn'occasione d'oro si prospetta davanti ad Urgot: le Guardiane Stellari hanno deciso di consegnare un premio speciale al loro migliore fan. E cosa può farlo brillare più degli altri se non il possedere un suo famiglio personale? Alla gioia di Urgot...