Capitolo 4

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Il terzo ospite indesiderato

« Fatti vedere se hai il coraggio e poi ti farò assaggiare il mio martello! Nessuno può trattare così Lux, la pagherai e non sarò nemmeno gentile! »

Una nanetta dai capelli azzurri sta urlando quelle parole alle telecamere del telegiornale, cercando palesemente di tenersi in punta di piedi per farsi vedere. Dietro di lei si può vedere una ragazza dai capelli rosa piangere su di una panchina, mormorando parole di auto sconforto.

« Da essere i cattivi più temuti a venire minacciati in televisione, pure dal gruppo più scarso. » commenta Singed, seduto sul divano di Viktor.

Come l'inventore ha previsto, l'ha seguito fin casa sua, ma si è portato dietro pure Sylas, accasciato con noia al suo fianco. Detesta che abbiano deciso di riunirsi nel suo garage, contando che lo scienziato avesse una casa più grande, e di piazzarsi davanti alla televisione come dei parassiti. E tutto questo con in sottofondo il rumore della macchina da cucire di Urgot che sta iniziando a dargli sui nervi.

« Però potevi essere più gentile, l'hai devastata quella poveretta. » commenta Sylas, rivolto al neo-sarto.

« Le ho detto solo la verità. Lei non brillerà mai quanto Ahri, anzi nessuna potrà mai farlo! Tranne Ezreal, ma lui è un ragazzo. »

Viktor sbuffa, sentendo per l'ennesima volta quel nome. Se la mezza volpe ha un posto alto nella sua classifica di scarsa sopportazione, non raggiunge di certo il primo posto, occupato da quel moccioso. Sa che è tutto dovuto al fanatismo cieco che Urgot nutriva nei suoi confronti, ma il suo atteggiamento di dio sceso in terra non lo aiuta. L'arroganza sembra essere un problema comune a tutte le nuove maghette e avrebbe fatto di tutto per togliergliela: un tempo erano fastidiose, ma almeno erano più umili e non accecate dal divismo.

Sospira, mentre fissa un altro punto del piccolo scheletro meccanico: non crede davvero di aver pensato una cosa simile.

« Ragazzi, credo che mi manchino le Guardiane. » confessa infine.

« A chi lo dici. Non sai cosa darei per riaverle tra i piedi, assieme alla vecchia gloria. Ah, i bei vecchi tempi in cui le mie minacce di conquistare il mondo valevano qualcosa! »

« Chi scusa? » domanda Sylas, confuso.

« Sei troppo nuovo nel campo, non puoi saperlo. » gli risponde Singed.

« Maledizione, un tempo era tutto più semplice. Niente strane entità cosmiche, niente maghette corrotte complessate, niente poteri oscuri... » commenta Viktor, saldando il pezzo successivo.

« Ehi, guarda che quella roba è un'ottima risorsa. Ti ricordo di come l'ho usata per creare il mio esercito personale di devoti e minacciare seriamente questo pianeta. » ribatte Sylas, voltandosi verso l'inventore.

« Per poi venire sigillato e trovarti a sparare arcobaleni luccicanti. » gli ricorda Singed.

« Colpa mia se questi sigilli invece di bloccare l'oscurità la convertono in luce? Cavoli, almeno se fossi restato senza poteri non sarei stato umiliato dagli altri. " Sylas, sei anche tu una Guardiana Stellare ora? A quando la tutina? "»

« Io sarei felice al tuo posto. » commenta Urgot, dal suo angolino colorato di garage.

L'uomo sospira, passandosi una mano tra i capelli.

« Almeno non mi sono ridotto in quello stato. » sussurra, attento a non farsi sentire dal fanatico.

« Pensa che ha trascinato anche Veigar in questa follia. » dice Viktor.

« Sinceramente di Veigar non mi meraviglio. » commenta Singed.

Dei pensati colpi vengono battuti sulla saracinesca ed attirano il pigro sguardo dei presenti.

Il Cuore di una Vera Stella ( Original Version )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora