Capitolo VI

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[Storia originariamente pubblicata in forma cartacea a cura dello Star Trek Italian Club, che ha graziosamente concesso il permesso di pubblicazione in forma digitale. Copertina e disegni di Chiara Falchini.]

Capitolo VI

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Capitolo VI

Nel frattempo, all'interno del gioco stava calando la sera.

"Dovremmo accamparci", suggerì Viviana, "Rispolveriamo i nostri ricordi d'accademia, quando ci costringevano a bivaccare nei posti più impervi!"

Il suo fiacco tentativo d'umorismo ebbe qualche effetto, perché sia Deanna che Riker accennarono ad un sorriso. Cercarono un posto adatto nei dintorni, trovando un certo riparo sotto le fronde di un piccolo pioppeto che cresceva accanto ad un corso d'acqua.

"Cerchiamo della legna secca", disse Riker, dandosi da fare. Ne trovarono in abbondanza - il gioco lo prevedeva, come ben sapeva Viviana. Frugando tra un mucchio di ramoscelli caduti, Data trovò una pergamena arrotolata e la portò agli altri.

"Beh, la apra!", lo esortò Viviana, immaginando già di cosa si trattasse. Data ruppe il sigillo, che portava impresso uno stemma elaborato che riproduceva un grifone in volo, e lesse ad alta voce:

"Si comunica ai giocatori quanto segue: lord Riker, secondo livello; lady Deanna, terzo livello; mastro Data, terzo livello; sorella Viviana, livello inalterato."

Riker sollevò un sopracciglio con aria vagamente offesa:

"Perché tutti promossi al terzo livello ed io solo al secondo?"

Viviana ridacchiò:

"Pensa a quello che hai fatto tu e confrontalo con quello che hanno fatto gli altri."

Il primo ufficiale aggrottò la fronte: doveva ammettere che lui aveva effettivamente fatto un bel niente, dato che durante l'incontro con il ragno mostruoso si era limitato ad arrampicarsi sull'albero, e quando erano stati assaliti non era riuscito neppure a sguainare la spada, mentre Deanna aveva lanciato due incantesimi - la paralisi sul ragno e la guarigione su di lui - e Data aveva ucciso una lepre, colpito il ragno e messo fuori combattimento uno degli aggressori.

"Tu però non sei salita affatto di livello", osservò, con una luce canzonatoria negli occhi azzurri. Viviana ricambiò con un sorrisetto altrettanto canzonatorio:

"Al mio livello servono molti più punti per avanzare."

"Ah!", fece lui, toccato, "Perché, a che livello sei?"

"In questo gioco, al diciannovesimo."

Riker scoppiò a ridere:

"Ben mi sta, mi ero scordato di non sottovalutarti mai!"

Deanna aveva notato un'altra cosa:

"E a che livello sei, in altri giochi?"

Viviana si strinse nelle spalle:

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