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L'allievo di Leonardo Da Vinci

Capitolo 13

Anno: 1492 d.C.

I giorni passavano e T/n era sempre più confusa, perché da una parte vi era Yoongi che la trattava come una principessa e ogni momento che poteva la baciava per farle capire tutto l'amore che provava per lei, ma dall'altra quando stava insieme a Taehyung il suo cuore palpitava ancora di più di quando era in compagnia del futuro sposo.

Un pomeriggio, la giovane fanciulla, si trovava all'interno della dimora del suo maestro e con l'argilla stava iniziando a modellare il rosone tenendo conto delle misure del timpano.

Sekeb corse verso la sua mamma ed esclamò più felice che mai: "Mamma! Mamma! Guarda ho creato una colonna!"

La ragazza la osservò e sorrise per poi domandargli: "E' bellissima Sekeb, bravissimo, ma da dove hai preso quell'argilla?" il piccolo si voltò ed indicò una busta, che ora era per metà piena di argilla rossa, la quale era molto difficile da trovare e da comprare. (Inizio breve lezione di storia...All'epoca l'argilla che si usava maggiormente era quella che una volta asciutta diventata bianca. Al massimo si usava quella nera, che da quanto so è mischiata con della polvere provenienti dalle rocce di vulcani.

Ma come ai quei tempi l'argilla rossa, quella di alta qualità, anche oggi è difficile trovarla o se la si trova costa molto...Fine breve lezione di storia)

"Ohh mio dio, Sekeb, ma quella è argilla rossa. Il maestro se lo vede si arrabbierà!"

"Mia T/n state tranquilla, l'ho data io al piccolo Sekeb" esclamò l'illustro Leonardo Da Vinci mentre si sedeva su di un tavolo all'aria aperta, così da poter ammirare il paesaggio.

T/n sorrise e così, mentre stava bagnando le proprie mani una cameriera appoggiò una squisita torta alle pesche sul tavolo davanti ad ella.

Gli occhi della donna diventarono a cuoricino e successivamente le venne l'acquolina in bocca, quando stava per parlare, una asconda figura avanzò verso la sua, infatti poco distante vi era Taehyung che la osservava con un ghigno malefico stampato sulle labbra.

^Tu sarai mia^

I pensieri maliziosi e pornografici che comparivano piano piano nella testa dell'insegnante vennero interrotti da due manine che si appoggiavano sulla sua tunica. Taehyung abbassò lo sguardo e gli sorrise per poi domandargli: "Cosa succede piccolo?"

"Mi dovrei lavare la manine, ma non so dove farlo"

Il ragazzo lo accompagnò ad una fontanella il bambino e lo aiutò, ma nel mentre il pittore rimase stupito da una frase pronunciata da Sekeb:

"Ho paura che la mia mamma venga rapita e trattata male"

"Perché mai piccolo?"

Dagli occhi del ragazzino iniziarono a scendere calde e grandi lacrime, in più aveva il fiato corto a causa dei singhiozzi.

Da Vinci lo abbracciò ed iniziò ad accarezzargli la schiena ed i capelli per poi sussurrargli frasi dolci, ma subito dopo incominciò ad accarezzargli i capelli. Quando Sekeb si calmò, il giovane nobile gli fece soffiare il nasino per poi domandargli: "Perché hai paura che la tua mamma venga rapita?"

"Perché ogni mattina vedo un uomo vestito in nero seduto sull'albero che abbiamo di fronte casa e che ci osserva. Ma appena mi avvicino scappa"

Taehyung in quel momento capì che stava recando sempre di più timore a quello che voleva che diventasse suo figlio, così decise che avrebbe smesso di spiare i due e di agire in pochi giorni con il suo piano.

L'allievo di Leonardo Da Vinci [K.T.H. X reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora