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L'allievo di Leonardo Da Vinci

Capitolo 15

Anno: 1492 d.C.

T/n, fece una seconda volta un profondo respiro per poi fissare i presenti, ovvero Hoseok e Annalisa. Così iniziò a spiegare il vero motivo del suo piccolo viaggio. Nel mentre, Sekeb, si stava addormentando sul petto della madre e nel contempo beveva in tutta tranquillità il suo biberon.

"Bhe da dove cominciare?...In un primo momento volevo stare un pò sola dopo quello che era successo con Yoongi, e avevo bisogno di rinfrescarmi la mente. Poi avevo visto che le scorte di cibo e di certi materiali che uso per artistiche mancavano, per questo sono partita e mi sono recata nel paese vicino per recuperarle. Purtroppo, per mio errore, ho contato male sia le scorte di cibo che di soldi, e di conseguenza ogni sera ho dovuto dormire all'aperto. E sapete dormire su una roccia, coperta da poco più di una coperta, non è il massimo, oltre che cadevo da essa ogni due secondi.

Poi gli ultimi due giorni sono rimasta digiuno per poter tenere i soldi per poter comprare gli oggetti che mi servivano." Concluso il racconto Annalisa si alzò e le puntò uno straccio e le disse: "La prossima volta che proverai a fare una roba del genere giuro che sarò io a procurarti tutti quei tagli ed ematomi!"

I tre si abbracciarono, ma Sekeb gli allontanò da tutti e gli rispose: "La mamma è MIA!! Andate via brutti!!"

Durante il racconto, Hoseok stava bevendo dell'acqua contenente del limone, e quando la sua lingua venne a contatto con il limone puro, fece un'espressione che scatenò una risata generale:

"Yahh, io sto soffrendo e voi ridete?" Sekeb iniziò a ridere sempre di più, la sua risata era cristallina, tanto che T/n strinse sempre di più al proprio petto il piccolo e gli disse: "Non ti lascerò mai andare piccolo mio" Hosoek vedendo quella s...

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"Yahh, io sto soffrendo e voi ridete?" Sekeb iniziò a ridere sempre di più, la sua risata era cristallina, tanto che T/n strinse sempre di più al proprio petto il piccolo e gli disse: "Non ti lascerò mai andare piccolo mio" Hosoek vedendo quella scena sorrise per poi rifare la stessa faccia di prima, perché incominciò a masticare il limone.

Annalisa uscì dall'abitazione dell'amica verso tarda sera, ma si erano accordate che il giorno dopo la giovane fanciulla sarebbe venuta in bottega con il figlio, per dare una mano alla maggiore.

La ventisettenne camminava tranquille per le vie di Vinci, fino a quando percepì qualcuno seguirla, ella si fermò per qualche secondo e si voltò per ispezionare l'area, ma non vide nessuno, così torno sui suoi passi.

Quando stava per imbucare la strada di casa percepì nuovamente dei rumori sospetti alle sue spalle, così si voltò notò una figura nera in piedi a pochi metri di distanza dalla sua persona.

"Chi siete?" domandò la donna iniziandosi ad andare in panico.

"Io?...Sono tutti e nessuno!"

Annalisa aggrottò le sopracciglia e fece una faccia confusa, tanto che il suo inseguitore incominciò a sudare freddo, perché vedeva che la sua "preda" non era più impaurita di lui.

L'allievo di Leonardo Da Vinci [K.T.H. X reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora