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– E allora che facciamo?

– Non so. Parliamo.

Pier aveva avuto le palpitazioni a mille per tutto il tempo. Non perché avesse paura di Paolo, ma per l'emozione di quello che stava succedendo. Mai prima di quel giorno Pier aveva mai detto a qualcuno di essere interessato ai ragazzi. E adesso, per assurdità, si trovava lì, di fronte a un bellissimo ragazzo dai capelli ricci che era stato molto vicino a fargli un pompino.

– Vabene, – Disse Pier – parliamo.

Pier si era iscritto a Grindon quel giorno stesso. Aveva trovato il coraggio perchè si trovava in una cittá dove nessuno lo conosceva; dunque non c'erano rischi. Se qualcosa fosse andata male, alla fine dell'estate sarebbe comunque tornato nella sua cittá e nessuno avrebbe mai saputo nulla riguardo ai suoi gusti sessuali. Pier aveva sempre avuto paura del giudizio altrui; quando era più piccolo spesso aveva ricevuto insulti omofobi da parte di certi compagni di scuola, e questo aveva fatto nascere le sue paure di uscire allo scoperto. Ma se c'era una persona su tutte che non avrebbe mai dovuto sapere nulla, quella persona era suo padre.

Pier e Paolo si sedettero in riva al mare. La luce perlacea della luna illuminava tutta la spiaggia e creava riflessi argentati sull'acqua.

Paolo accese una sigaretta e si mise a fumare.

– Allora, Pier... Di dove sei?
– Di Torino.
– E quanto resterai qui?
– Fino ad Agosto, credo.
– Oh. Come mai così a lungo?

– Mio padre sta lavorando a un progetto qui in cittá. – Disse Pier, rimandendo sul vago. Poi, per cambiare subito discorso chiese: – Tu invece sei di qui?

– Giá. Nato e cresciuto in questo buco! – Rispose Paolo.
– A me non sembra così male.
– Non lo é. Però, sai... se vivi qui é molto difficile conoscere gente nuova. É per quello che non mi piace.
– Gente nuova?
– Si. Sai, tipo, quelli come te. Scommetto che a Torino é molto più facile.

Pier storse il naso.

– In realtá non é cosi. O meglio, non per me. Tu sei il primo ragazzo con cui... beh, con cui mi vedo.
– Davvero? – Paolo era sorpreso.
– Si. Non sono dichiarato. E oggi é stata la prima volta che mi sono messo su un app di incontri.
– Cazzo, allora é un colpo di fortuna. – Disse Paolo scherzando.
– Per te o per me? – Chiese Pier.
– Chissá. Magari per entrambi.

Pier guardò il sorrisetto sul volto di Paolo. Pensò che mai, nella sua vita, aveva visto un sorriso così bello. E che mai, nella sua vita, si era sentito così libero.

– Tu da quanto sai che ti piacciono i ragazzi? – Chiese Pier.

Paolo alzò gli occhi al cielo e pensò.

– Credo... da quando avessi dodici anni.

– E a chi lo hai detto?

Paolo rise.

– Lo sanno tutti.

– Anche i tuoi genitori? – Chiese Pier, sorpreso.

– Si. Mia madre mi ha sempre accettato. Mio padre invece, quando lo ha scoperto si é incazzato così tanto che ha litigato con lei e se n'é andato via di casa. Non lo vedo da due anni.

– Mi dispiace.

Pier ammirava la forza di Paolo. Lui, non sarebbe mai riuscito ad uscire allo scoperto in quel modo. Soprattutto, non sarebbe mai riuscito ad affrontare suo padre.

Intanto, si erano fatte le 22:30. A Pier squillò il cellulare: suo padre lo stava chiamando. Voleva sapere dove fosse finito. Pier disse che era uscito a fare una passeggiata e che stava per tornare a casa. Quando chiuse la chiamata, disse a Paolo:

– Scusa. Devo proprio andare.
– Nessun problema – Rispose Paolo.

– Allora ciao.

Pier fece per allontanarsi.

Poi, Paolo esultò dicendo: – Ti va di rivederci?

E Pier si voltò. Sorrise.

– Quando?

– Domani sera. Stesso posto, stessa ora.

– Ci sto.

I due si scambiarono un cenno con la mano. E qualcosa dentro di loro, da quel momento, cambiò per sempre.

C'era una cosa, però, che Paolo non sapeva riguardo a Pier.

La mattina di quello stesso giorno, Pier era arrivato a Bagnola e si era sistemato al Sunset Hotel, l'albergo di proprietá di suo padre in cui avrebbe alloggiato per tutta l'estate. Fabrizio Ascani, il padre di Pier, che era un imprenditore, stava lavorando a un progetto tanto grande quanto temuto dagli abitandi della piccola cittá. Lui era infatti proprietario del Sunset Hotel, un Hotel balneare che era stato costruito tanti anni prima dal nonno di Pier e che era una delle mete preferite dei turisti; l'Hotel, oltre a essere uno dei migliori in circolazione, si affacciava sulla bellissima Baia Dei Sogni. Quello che aveva intenzione di fare, era ingrandire la struttura dell'Hotel includendo nella sua proprietá anche la famosa spiaggia rosa, che dunque non sarebbe più stata pubblica, ma accessibile solo dai villeggianti dell'albergo.

E di lì a poco, le cose si sarebbero messe molto male.

Al tramonto o all'albaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora