Capitolo 2

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Quella sera Adrien non riusciva a dormire. Subito dopo essere stato a casa di Marinette era tornato, con la testa fra le nuvole, dritto in camera sua. Doveva metabolizzare le informazioni ricevute durante la giornata. Marinette era innamorata di lui e lo conosceva meglio di se stesso. Come avrebbe fatto d'ora in poi a guardarla in faccia? Con quale coraggio le avrebbe rivolto la parola dopo che per colpa sua aveva sofferto durante questi anni? 

-Cosa faccio?- si era detto stendendosi sul letto e portando le mani sulla faccia 

-E te ne preoccupi adesso?- disse Plagg svolazzandogli sulla testa

-Non potevo immaginarlo- sospirò

-Avresti dovuto razza di stupido- gli disse simulando di sdraiarsi sull'aria 

-Tu lo sapevi?- aprì una fessura tra le mani che gli permettesse di guardare l'esserino davanti a lui senza scoprire il volto

-Certo che lo sapevo, non sono mica stupido-

-Così non mi aiuti e soprattutto avresti dovuto dirmelo- rispose seccato 

-Se anche ti avessi detto che Marinette era innamorata di te, con la tua stupida cotta per Ladybug, cosa avresti fatto? Ti saresti buttato fra le sue braccia?- domandò incrociando le braccia al petto

-n...no, non ho detto questo, però- 

-però? l'avresti guardata in modo diverso? Io non credo- sentenziò 

-Non lo so nemmeno io e non sarebbe stato giusto da parte tua dirmelo, e nemmeno da parte mia scoprirlo in questo modo- sospirò 

-quindi?-

-quindi nulla, lei ormai ha rinunciato e io sono ancora fissato con ladybug- 

-ma non avevi detto di essere stufo di inseguire l'impossibile?- 

-si, è vero, però non si smette di amare una persona dall'oggi al domani- sospirò di nuovo 

-già... forse, in fondo Marinette ti sta mettendo da parte dall'oggi al domani- 

-già- 

Andò a dormire con ancora più dubbi di prima e la testa che gli scoppiava. Pensava a Marinette e a Ladybug, due caratteri così diversi eppure così simili sotto vari punti di vista. Entrambe belle da mozzare il fiato, con corpi perfetti da togliere il fiato. Ladybug con quella sua tutina lasciava poco all'immaginazione rendendo ben visibile ogni suo lineamento e curva. Marinette invece, da quel poco che aveva dedotto da sotto i vestiti, nascondeva un corpo da favola. 
Si addormentò con quel pensiero in testa, degno di un ragazzo della sua età. 

-Adrien?- sentì una voce che lo chiamava, una voce dolce e soave gli risuonava nella testa.

-Marinette?- la cercò guardandosi intorno 

-Adrien vieni qui, più vicino- andò verso la voce che lo chiamava sensuale

-Dove sei?- chiese lui non vedendola 

-sono qui Adrien, vieni da me- vide in lontananza la ragazza che lo chiamava e a passo spedito la raggiunse ritrovandosela di fronte.

-Marinette che ci fai qui?- le chiese una volta arrivato 

-Ti aspettavo- la ragazza si alzò da letto e lentamente gli portò le braccia al collo con movimenti lenti e sinuosi.

-M..Ma...Marinette?- solo in quel momento si accorse che la ragazza era in intimo davanti a lui mentre stringeva le braccia intorno al suo collo facendo leva sulle gambe poggiate sul letto per raggiungerlo. 

-Non mi vuoi Adrien?- gli chiese assumendo un'espressione che era un misto tra il triste e il seducente, al ragazzo stava andando il sangue al cervello

-COSA?- le chiese strabuzzando gli occhi e cercando di levarle le mani dal suo collo 

-Puoi prendermi se vuoi, qui ed ora- disse liberandolo dalla presa per tornare a sedere in ginocchio sul letto mentre con una mano faceva scendere una spallina del reggiseno

-COSA' CHE STAI DICENDO?- allungò una mano per fermare quella di lei che faceva scendere la spallina pericolosamente lungo il braccio. Solo allora si accorse di indossare i guanti. Si guardò le mani e riconobbe quelli che erano i guanti di Chat noir

-Adrien?- si allungò ancora su di lui andando a suonare il campanellino che aveva sul collo. 

si svegliò di soprassalto con il rumore della sveglia, si sorprese essere tutto sudato e scombussolato.

-Dannata sveglia- disse ributtando la testa sul cuscino 

-nottata interessante?- chiese Plagg guardandolo dall'alto mentre volteggiava in aria

-più o meno- disse alzandosi dal letto per prepararsi ad affrontare la giornata.

Continua...

Salve a tutti
Spero la mia storia stia piacendo, chiedo scusa per gli eventuali errori, so già che ci sono ma abbiate pazienza. Cercherò di pubblicare spesso il seguito della storia approfittando della quarantena. Fatemi sapere cosa ne pensate ; )

 

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