Il ritorno.

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E in quel momento Aiden sentì come se l'aria fosse un peso. Sembrava quasi un'allucinazione o una visione divina. «Ethan?»
Sussurrò debolmente. Ma lui non rispose. Si avvicinò con passo lento e si distese accanto a lui, cominciando a guardare le stelle. «È una notte stupenda, non trovi? Perfetta per tornare.»
Ma Aiden sembrò non afferrare le sue parole. Sembrava come uno di quegli idioti in televisione che non capivano le domande che facevano i conduttori.

«Ethan, cosa ci fai qui? Ti sei intrufolato?» Preso da quel pensiero si guardò immediatamente intorno, sicché Ethan lo fermò afferrando il suo viso tra le sue mani.
Ora si guardavano negli occhi: Ad Aiden erano sembrati anni da quando non osservava quelle iridi di ghiaccio.
Ma qualche momento dopo non era più tanto concentrato sui suoi occhi, ma bensì sulle sue labbra così carnose e invitanti. Anche al più etero del mondo gli sarebbe venuta voglia di assaporarle anche per un secondo. Però non poteva baciarlo. Per quanto ne sapeva lui, Ethan era ancora più che etero, e una sospensione non gli avrebbe di certo fatto cambiare idea. «Calmati, dolcezza. Non mi sono intrufolato e non penso di potermi permettere qualche altra cazzata nei prossimi tempi. Se ti calmi, magari ti spiego la situazione.» Schiuse lentamente la presa dal suo viso, e, strisciando verso l'albero di melo, ci si appoggiò, seguito subito da Aiden.

«Sono calmo. Spiegami pure.» in realtà non lo era affatto. Le sue mani tremavano ancora e sentiva le gambe sempre più deboli, sebbene fosse seduto. Nel esatto momento in cui Ethan stava aprendo la bocca per parlare, Aiden si diede un pizzicotto sul braccio.

«Ouch.»
Ethan lo guardò subito stranito, ma capendo il motivo di quel gesto scoppiò a ridere subito dopo. «Ma davvero, Beauchamp? Pensi che sia un sogno? Non lo è.» Aiden non avrebbe potuto spiegarsi la comparsa improvvisa del ragazzo, se non che fosse un sogno. Come avrebbe potuto essere riammesso? Il preside qualche ora prima era stato perfettamente chiaro sulle sue intenzioni. «Allora mi spieghi, per favore? Perché non sto capendo.»

Ethan cominciò un'intera diatriba da quando se ne era andato fino a quella sera, ma in conclusione le parole di Aiden avevano convinto il preside a farlo riammettere. «Quando sei andato tu da quel pelato finalmente si è convinto a revocare la sospensione.» Ethan, vedendo che Aiden stava riaprendo di nuova la bocca per fargli l'ennesima domanda, gli mise un dito sulle labbra come segno che dovesse stare zitto. «Parli troppo, Beauchamp. Fammi finire.» Si inumidì con la lingua le labbra secche e deglutì un paio di volte, rivolgendo lo sguardo al cielo. «Non ho molti amici, qui. Non sono propriamente un tipo socievole e simpatico. Sono per pochi, ecco. Quindi quando sono stato sospeso nessuno è andato a protestare, fatto a eccezione di Peter e Kevin. Loro non valevano perché sono altrettanto irrispettosi quanto me.» Si fermò un secondo. Lentamente girò la testa verso Aiden e sorrise. «Beh, finché non sei andato tu. Il preside è rimasto sorpreso che uno studente nuovo abbia legato così presto con me e mi ha perdonato... sono in una sorta di periodo di prova.»

Aiden non sapeva cosa pensare. Non ci poteva credere che grazie a lui fosse stato riammesso. Dopo quello che aveva fatto qualche ora prima non ci sperava minimamente a un ritorno di Ethan. «Non so cosa dire...» Disse abbastanza rosso in viso. Non si era mai sentito così in imbarazzo prima d'ora. Almeno quando si metteva nudo davanti a se riusciva a nasconderlo, ma ora era in qualche modo esposto. Senza difese.
«Io sì, so cosa dire. Grazie. Grazie davvero. Hai avuto la possibilità di riferire le mie notti di fuoco al preside e non l'hai fatto, in più mi hai fatto riammettere. Sei veramente un angelo.» Ethan sorrise dolcemente. Aiden quasi non svenne. Di solito i sorrisi erano sempre ironici e forzati, però quello no. Era vero e sincero. Tutto a un tratto sembrava essere cambiato, in meglio. Decisamente in meglio.
«Come posso ringraziarti?»
Chiese Ethan con ancora il sorriso stampato sulle labbra.
«Magari dicendomi perché sei stato sospeso?»
Ethan incupì subito, distogliendo lo sguardo. «No. Una colazione a letto andrà più che bene.» Aiden si maledisse mentalmente per aver formulato quella domanda. Probabilmente aveva rovinato uno dei momenti più belli con il biondo. In silenzio, però, cercò di rimediare: gli diede un pugno amichevole sulla spalla, ridacchiando appena. «Avrai scopato con qualcuna e ti hanno beccato, di' la verità.»
Ethan si fece scappare una risata. «No, non è questo. Ma ottimo tentativo.»
E passarono ore prima che se ne andassero. Avevano parlato tutta la notte, lì, sotto le stelle.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 09, 2020 ⏰

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