Capitolo tre.

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La mattina seguente mi svegliai con delle urla che provenivano dal piano di sotto, così infastidito mi misi una felpa e scesi. Appena arrivai al piano inferiore davanti a me vidi una scena che non avrei mai voluto vedere; mio padre stava picchiando mia sorella. Volevo difenderla, aiutarla in qualche modo ma l'unica cosa che seppi fare è starmene seduto sulle scale a sentire lei che lo implorava di lasciarla andare. Dopo mezz'ora le urla smisero e si sentì una porta sbattere, pensai che era stato mio padre che era appena uscito; così ne approfittai per andare a vedere come stesse mia sorella. Appena la vidi era piena di lividi in tutto il corpo, subito mi irrigidì pensando a come un padre avesse mai potuto trattare sua figlia in quel modo; lei piangeva e io le ero vicino e cercavo di consolarla e farle tornare il sorriso mentre le disinfettavo le ferite. Mio padre era cambiato, non era più quell'uomo che conoscevamo mentre c'era mamma, ma era diventato un'altro. Ed io sapevo che era diventato così da quando stava con quei tipi..e sinceramente volevo solamente riavere in casa quell'uomo che mi ha sempre amato, ma ormai avevo perso la speranza.

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