"I got new rules, I count 'em"
New Rules
-Dua Lipa~~~
"Alzati e risplendi piccolo raggio di sole" esordisce Damon facendo irruzione nella mia stanza.
"Ti prego non fare quello che stai per fare" dico con la voce ancora impastata nel sonno.
Ovviamente non mi dà ascolto e spalanca le tende.
"Oddio quanta luce, basta ti prego!" lo imploro cercando di raggomitolarmi di nuovo sotto le coperte.
"Mi dispiace sorellina dormigliona, oggi hai una partita di football da organizzare"
Cazzo me ne ero completamente scordata.
"E tu come lo sai?" domando alzando il busto dal materasso, spostandomi i capelli dalla fronte.
"Elena mi ha detto di dirtelo, aggiungendo che se te ne fossi scordata, Caroline verrà a prenderti per i capelli"
"Adesso sono diventata la scusa per parlare con Elena uh?"
"Oh non essere così egocentrica, non sono stato io ad introdurre l'argomento. Parlare di te è noioso, io sono più interessante ed affascinante" afferma imitando la sua solita espressione da cretino.
"Oh dimenticavo, sei tu il fratello divertente"
"Soprattutto sono più intelligente, perché al posto tuo mi sarei messo almeno cinque sveglie, per evitare di sorbirmi la furia della piccola barbie vampira isterica"
"Oh Damon, sottovaluti un aspetto importante"
"Sarebbe?" domanda inarcando un sopracciglio.
"Ho una capacità di sopportazione molto elevata e soprattutto sono dotata della cosiddetta pazienza, vocabolo e che non rientra nel tuo repertorio" concludo mentre la mia voce si espande dal bagno in tutta la camera, finendo contemporaneamente di vestirmi.
Scendo le scale, arrivando nell'ingresso, dove vengo fermata da Stefan.
"Hey dove pensi di andare senza aver fatto colazione?" sentenzia.
"Sul serio? Ti prego Caroline mi ucciderà se arrivo tardi"
"Non esiste, la colazione è già pronta"
"Damon ti prego, dì qualcosa"
"Mi spiace sorellina, il fratellone è team Stefan, stavolta"
Lancio ad entrambi un'occhiataccia e corro a mangiare la brioche con il caffè che hanno preparato.
"Bene adesso andiamo" esordisce Damon dirigendosi verso la porta.
Io e Stefan lo guardiamo interrogativi.
"Da quando vieni anche tu?" domanda Stefan.
"È così strano per voi vedermi fare qualcosa di normale?" domanda lui, varcando la soglia della porta per poi entrare nella sua camaro celeste.
"Ci vediamo lì" conclude mettendola in moto e sfrecciando via.
Entrambi ci rivolgiamo un'espressione confusa ed in seguito ci dirigiamo verso la sua macchina rossa.
Pochi secondi dopo anche noi lasciamo la villa, varcandone il cancello.
"Caroline mi ucciderà, devo anche fare gli allenamenti per le cheerleader"
"Aspetta, non dovevi solo organizzare la partita?"
"Non so se hai presente, ogni squadra di football, oltre alla mascotte, ha la sua squadra di cheerleaders che sicuramente non è un elemento superfluo, quindi la risposta è no" affermo con sarcasmo.
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IN REVISIONE -Damned Souls||The Originals
FanfictionQuanto è difficile combattere contro sé stessi, scoprire la tua vera identità quando neanche sei sicuro di chi sei realmente. Non riesco a trovare me stessa, mi sono persa nella mia doppia identità, chissà se riuscirò mai a ritrovarla. L'autocontro...