☆SETTE☆

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Kim Yoonsun pov

Erano circa le due di pomeriggio quando Taehyung e jungkook sono venuti da me

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Erano circa le due di pomeriggio quando Taehyung e jungkook sono venuti da me. Ovviamente ci starete chiedendo il perché. Taehyung è venuto perché deve mentre jungkook perché non ha capito come riordinare i file e fare altre cose , quindi gli serviva la mia spiegazione.
Dopo tanto tempo in cui gli ho spiegato ogni cosa era ora di mangiare quindi per non fare la scortese cucinai per loro.
Feci la pasta al forno e come dessert un gelato e dei biscotti integrali. Ma ad interrompere la mia fase preferita del giorno è il campanello che continua a suonare.

Aprì la porta e mi ritrovai davanti a me un uomo sulla cinquantina con il respiro affannato che sicuramente doveva dirmi qualcosa di importante.
<Signora kim, il signor Kang ha fatto un incidente venendo qui da
lei, è svenuto con la testa sanguinante. Abbiamo chiamato l'ambulanza e ci ha detto che potranno impiegarli tanto tempo perché c'è tanto traffico e l'ospedale è troppo lontano.> disse lui velocemente. Ma io mi converrai sulla prima frase: il Sig. Kang, il marito di mia madre.
<E cosa dovrei fare io? Portarlo sulle mie spalle?>dissi con un tono un po' scorbutico.
<No, ovviamente che no. Volevamo che lo portasse con la sua macchina. > disse lui sottolineando la negazione appena fatta.
<Non ho una macchina , e anche se ce l'avessi non lo porterei.> dissi. Ma ad un certo punto mi trascinò facendomi arrivare fino al corpo del signor Kang.
Era disteso per terra in una pozza di sangue, però era ancora abbastanza cosciente. Feci per andarmene ma ti sentì tirare per il piede , era lui <Mianhe>. Scossi il piede e ritornai a casa. Il mio piano era di ritornare a casa e averlo sulla coscienza. Poi però mi ricordai delle parole di mio padre.
/combatti a testa alta , non avere nessuno sulla coscienza. / e così  finimmo tutti nella mia macchina per andare in ospedale.

●Time Skip●

Eravamo in ospedale quando una ragazza sui diciassette  anni entrò.
<Cosa è successo?> disse.
<Sei stata tu vero?>disse indicandomi di nuovo. <Scusa?> risposi non capendo perché mi stia incolpando. <Non fare la finta tonta, papà era andato da te per scusarsi del comportamento di tua madre e guarda tu cosa gli hai fatto. Sei un mostro> la guardai male,  ma la cosa più brutta era che mi sentivo ferita soprattutto per l'ultima affermazione. Aveva ragione , ero un mostro. Quale persona mi vorrebbe ? Mi hanno sempre odiata, sono diventata l'AD più conosciuta in Corea solo per questo. Ma non mi scoraggiai subito ,  stavo per parlare quando entrò l'ultima persona che avrei voluto incontrare. Mamma.
<Cosa è successo?> disse rivolgendosi alla ragazza, <Mamma... cosa succederà a papà? Non morirà vero?> disse la ragazza.
<Scusate per l'interruzione però , signora Kang, insegni alla ragazza vicino a lei l'educazione.>. Dissi, ma una delle sue reazioni  fu inaspettata.  Voleva darmi uno schiaffo ma le fermai la mano in aria. <Violenza, è l'ultima parola del mio vocabolario.> dissi per poi andarmene. Appena entrai in macchina mi girai a parlare con jungkook. <Jungkook,  scrivi un avviso ai dipendenti e di loro che non verrò per qualche giorno. Per qualsiasi problema o chiama sennò vieni a casa mia . Taehyung ha le chiavi> dissi per poi iniziare a guardare fuori dal finestrino.
Appena arrivai scoppiai in un pianto isterico .  Per poi addormentarmi scomodamente  sul divano di pelle.

MY BOSS IS A BITCHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora