Kim Yoonsun pov
Una tra le mie più grandi paure era il buio.
Per certe persone poteva essere un rifugio in cui trovavano pace e libertà, per me invece , era un posto dove saliva l'ansia e aumentava il freddo.
Subito provai a trovare il mio telefono , poi mi accorsi che l'avevo lasciato nel piano di sopra.
Bene sono nella m....melma.
Ormai le forze che aveva il mio organismo erano sorprendentemente sparite. Aspettai per qualche minuto e niente.
L'ansia ad ogni minuto cresceva , iniziavo a sentire rumori che in realtà non c'erano tutto questo per colpa di quella volta.
Mi irrigidì di colpo quando , probabilmente , qualcosa in cucina cadde e quel suono era esattamente quello di un piatto. Ma non c'era nessuno oltre a me in casa...
Le mie guance furono bagnate da copiose lacrime salate che cadevano dai miei occhi.
Chiusi gli occhi e le orecchie e mi misi all'angolo del divanetto sul quale ero seduta.
Dopo tanto tempo riuscivo a sentire la paure e l'insicurezza invadere il mio corpo.
Iniziai a tremare, e se ci fosse un ladro in casa? E se mi volesse uccidere?
Con tutto quel coraggio che mi rimase aprì gli occhi e le orecchie.
Drik...Drik...Drik...
Qualcuno stava aprendo la serratura.
Mi accovacciai ancor di più su me stessa e rinchiusi le orecchie con i palmi della mia mano.
<Yoonsun....Yoonsun> qualcuno mi stava chiamando a bassa voce.
<Yoonsun...dove sei ? Sono io> disse di nuovo quella voce che non riuscivo a riconoscere a causa delle mie mani. <Yoonsun... Lo so che sei a casa, non sei andata in azienda in questi giorni e quindi ho pensato di farti compagnia.> disse quella voce. Iniziai a singhiozzare, stavo piangendo.
<Perché stai singhiozzando? Stai piangendo?> disse di nuovo.
<Sono io... BamBam> a quel nome feci un grande respiro di sollievo.
<B-B-BamBam s-sei tu , v-vero?> dissi balbettando. <Sì sono io YonYon.> rispose lui. <Sono qui nel salotto , per favore sbrigati.> dissi non volendo stare sola. <Arrivo> scese le scale e si precipitò da me. <Dai non piangere, lo so , ti sei ricordata di quella volta , vero?> lui sì che mi capiva. Feci di sì con la testa e poi mi accoccolai al suo petto mentre lui mi passava la mano sui capelli.
Passo circa un'ora e poi ritornò la luce. <Grazie> dissi con una faccia spacciata <Di nulla YunYun, allora come stai?> disse lui per sviare l'argomento aperto in precedenza.<Male> dissi sinceramente, <Wae?> chiese lui preoccupato <Ho incontrato mia madre e a mia sorpresa è sposata e per lo più il suo compagno ha una figlia.> dissi io con la rabbia che fuoriusciva da tutti i pori. <Ah> era l'unico suono che fuori uscì dalla sua bocca, e come non biasimarlo. Mi stiracchiai e gli chiesi se rimaneva a dormire da me. E rispose di sì.
Ad un certo punto mi suonò il telefono, era Taehyung, risposi <Sì? Dimmi Taehyung> , <Credo che non riuscirò a venire stasera, non mi aspetti per la cena> guardai l'orologio , erano le otto e quaranta ma soprattutto mi invase un senso di angoscia, tristezza.... ma che c.....cozza??
< va b-YunYun dove mi devo cambiare , non mi vuoi vedere mica nudo!-(disse BamBam interrompendo la chiamata)- ho detto per me va bene> dissi di nuovo sperando che non si fosse sentito nulla. Poi chiusi la chiamata.
<Ho fameeeee!!!> disse lui con fare bambinesco,<Pizza?> annuì, <E che pizza sia.> dissi per poi ordinare.
Appena finito il pasto andai in camera mia ma come da bambini BamBam mi chiese se poteva dormire con me , alla fine non resistetti e lo lasciai fare volentieri.
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MY BOSS IS A BITCH
FanfictionKim Yoonsun è l' AD della New Fashion Corporation (NFC). Suo padre assumerà sette ragazzi che le cambieranno la vita , ma uno di questi gliela cambierà drasticamente. Dall' AD più temuta in tutta l'azienda all' AD innamorata ci vorrà tanto , anzi...