capitolo sette.

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"Ti conviene mantenerti, così cadrai." — mi avvertì il corvino
"È quello che sto facendo."
Mise in moto e fece per partire, ma l'accelerazione mi fece quasi cadere all'indietro ed io, come riflesso, gli cinsi la vita e lo strinsi forte.
"Ti avevo detto di mantenerti."

[...]

"Grazie per il passaggio." — gli restituii il casco
"Figurati."
"Allora..ciao."
Feci per andarmene ma la sua voce mi bloccò: "Domani ci vediamo?" — chiese quasi imbarazzato — "Per il progetto ovviamente."
"Ehm...non lo so, dovrei prepararmi per un'interrogazione."
"Di?"
"Chimica." — alzai gli occhi al cielo
"Posso aiutarti, se vuoi. Me la cavo."
Non sapevo cosa rispondere. Avrei dovuto accettare? Oppure avrei dovuto rifiutare senza pensarci due volte?
"Non-non lo so." — abbassai lo sguardo
"Fammi sapere." — accese il motore — "Buona notte."
"Buona notte."

Mi diressi verso casa.
"Alla buon'ora." — l'inconfondibile voce di mia madre mi fece saltare
"Mamma! Mi hai fatto spaventare!"
"Dove sei stata?"
"A...a casa di Joy. La professoressa Rhee ci ha assegnato un progetto di storia."
"Interessante." — disse con lo sguardo completamente rapito dallo schermo del computer
"E tu? Cosa fai ancora sveglia?"
"Sto visionando dei documenti, dev'essere tutto perfetto per la prossima settimana."
"Cosa devi fare?" — chiesi curiosa
"Vedi, tuo padre ed io abbiamo un importantissimo appuntamento di lavoro."
"Essì, da come ne parli sembra davvero importante."
"Lo è! Potrebbe cambiare le nostre vite per sempre!"
"Addirittura?" — risi — "Comunque, ora vado a dormire, sono molto stanca."
"D'accordo. Buona notte, tesoro."
"Notte."
Andai in camera e mi preparai per infilarmi, finalmente, nel mio amato letto. Diedi una veloce occhiata ai social, risposi a dei messaggi, posai il cellulare e cercai di dormire.
Cercai, ma senza risultati.
Ero davvero stanca eppure il mio cervello non voleva saperne di staccare la spina. Ancora non riuscivo a spiegarmi la strana ed inaspettata gentilezza di Hoseok. Sembrava totalmente un'altra persona.
Tra mille dubbi e domande, mi abbandonai alle braccia di Morfeo.

[...]

Un fastidiosissimo suono mi fece svegliare di soprassalto.
"Prima o poi la brucio sta cosa."
Sbuffai e, con fatica, mi andai a preparare. Incredibile, ma vero, ero in anticipo, ebbi anche il tempo di fare una colazione decente. Terminai, presi la giacca, chiavi, zaino ed uscii. Per la prima volta in vita mia, ero io ad aspettare Joy; un'emozione ineguagliabile.
"Non posso credere ai miei occhi." — una voce a me molto familiare attirò la mia attenzione
"Buongiorno!"
"Iseul puntuale...aspetta che lo segno sul calendario."
"Scema!" — risi
"È un evento unico ed irripetibile." — affermò sarcastica
"Dai!" — le dedicai una smorfia
"Andiamo, va." — mi prese a braccetto e ci dirigemmo verso scuola

[...]

Entrammo in aula e il professor Hirai era già dietro la cattedra. Fece l'appello ed iniziò a spiegare. Anche in storia dell'arte me la cavavo abbastanza bene, le sue spiegazioni erano molto interessanti ed interattive.
Mentre appuntavo i concetti più importanti, sentii una strana sensazione lungo il corpo. I miei occhi cercarono una risposta che, però, non tardò ad arrivare: Hoseok avevo lo sguardo fisso su di me ed io mi sentivo come se stessi andando a fuoco. E lui se ne accorse. Oh, se ne accorse eccome. E, a giudicare del sorrisetto che si fece spazio sul suo viso, era anche molto divertito dalla cosa.
Mi girai di scatto. Ma che cazzo mi stava succedendo?!

"Tutto ok?" — mi domandò Joy
"Sisi." — sforzai un sorriso
Cercai di far finta di niente e ripresi a seguire il discorso del professore. In un batter d'occhio, l'ora termino. Sistemai le cose nello zaino e mi diressi verso l'armadietto.
"Allora?"
Mi girai stranita: ancora lui.
"Cosa?" — sbuffai
"Hai bisogno di aiuto in chimica?"
Cazzo, me ne ero completamente dimenticata.
"Ehm...non ne ho bisogno, sono argomenti abbastanza semplici. Me la caverò, grazie lo stesso."
"Come vuoi."
Di sottecchi, vidi la sua figura spostarsi.
Avvertii uno strano calore sul collo: "Comunque, potevi inventare una scusa migliore." — sussurrò al mio orecchio per poi andarsene
Il suo fiato contro la mia pelle mi fece rabbrividire. Non capivo perché mi provocava tutte quelle sensazioni strane e questa cosa mi destabilizzava parecchio. Rinsavii e, in fretta, presi i libri per le lezioni successive.
Dalla fine dell'ora precedente erano passati venti minuti; avevo perso mezz'ora della mia ora libera. Fantastico.









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𝒔𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒂𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆

ciao a tutti, qui è mar che vi parla!
eccomi tornata con un nuovo capitolo! ho una domanda per voi:
cosa ne pensate del comportamento di Hoseok? e, secondo voi, cosa sta succedendo ad Iseul?
anyway, in ogni caso, spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto, non dimenticate di cliccare la stellina per farmelo sapere!

perdonate eventuali errori.
a presto,ily♡

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 16, 2020 ⏰

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a dangerous game; jung hoseok [+18]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora