Hoseok ed io eravamo in quella saletta da circa mezz'ora. Attendevamo impazienti che qualcuno ci venisse a chiamare per discutere con il preside di quanto accaduto.
C'era un silenzio assordante, fastidioso, che faceva viaggiare la mente in posti in cui non avrei voluto. Già immaginavo la quasi certa strigliata da parte dei miei e i loro soliti discorsi amari sulla mia irresponsabilità e la mia poca serietà.
Eh sì, i miei genitori erano le classiche persone che odiavano fare brutte figure, perché, per loro, tutto doveva essere perfetto. Soprattutto la loro unica e sola figlia.
Peccato che non era esattamente così: sono sempre stata una testa calda, di quelle che non domi tanto facilmente, ho sempre fatto tutto seguendo i miei ideali, rifiutando, in tutti i modi, il modello imposto dalla mia famiglia.
Forse era per questo che mi trovavo sempre in mezzo ai casini.I miei pensieri vennero presto spazzati via da una voce tanto calda quanto fastidiosa: "Comunque è colpa tua."
"Come scusa?"
"Ho detto che è solamente colpa tua se siamo finiti qui." — affermò il moro
"Spero tu stia scherzando."
"Per niente."
"Oh, questo è il colmo!" — dalle mie labbra fuoriuscì una risatina nervosa — "Devo ricordarti che sei stato tu a lanciarmi delle fottutissime palline di carta dietro la schiena, durante tutta l'ora di storia?!"
"Era uno scherzo."
"Uno scherzo?!" — sgranai gli occhi
"Se tu non sai stare al gioco è un tuo problema." — fece spallucce — "Sei troppo seria."
Continuai a guardarlo incredula: "Meglio se chiudiamo il discorso qui. Se continuassimo, potrei non rispondere più delle mie azioni."Al termine di quelle parole, comparve la segretaria che ci fece cenno di entrare.
La visione non era delle migliori: la signora Rhee e il preside avevano uno sguardo assai serio e arrabbiato."Buongiorno preside, professoressa."
"Buongiorno ragazzi. Prego, sedetevi." — ci indicò le poltrone davanti la grande scrivania — "Parliamo di ciò che è accaduto."
Il preside lanciò un'occhiata alla professoressa che, subito, prese parola: "Sono davvero molto dispiaciuta e amareggiata per il comportamento adottato dai signori qui presenti."
I miei occhi non sapevano più dove guardare, mi sentivo così a disagio.
"Non è la prima volta che litigano durante una mia lezione. Quindi, ho deciso di prendere un provvedimento."
"Sono d'accordo con lei." — l'assecondò il preside
Perfetto.
"Ha già pensato a qualcosa?"
"Io sono dell'idea che una nota o una sospensione non risolvano il problema."
"Quindi?" — chiese il moro
Il suo sguardo si posò su di noi: "Alla fine dell'ora ho dato un compito da fare, un progetto. E dato che le coppie sono già state formate, voi due lo farete insieme."No, no, no. Assolutamente no.
Passare del tempo con quest'essere qui di fianco a me? Anche no."Dobbiamo per forza?" — domandai
"Oh, beh...la scelta è vostra. Potete anche rifiutare, ma non so fino a che punto vi convenga."
Ci fu qualche minuto di silenzio, fino a quando: "Accettiamo." — affermò Hoseok
"Perfetto! Avete due settimane di tempo." — continuò — "Spero voi impariate la lezione una volta e per sempre."
"Ora che ci siamo chiariti, potete andare." — il preside ci congedò
"Grazie mille, arrivederci." — dicemmo in coroUscii da quell'ufficio come una furia.
Davvero avrei dovuto passare del tempo con quella testa di cazzo?
Non potevo sopportarlo.─── ❖ ── ✦ ── ❖ ───
𝒔𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒂𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆
ciao a tutti, qui è mar che vi parla!
spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto, non dimenticate di cliccare la stellina per farmelo sapere!perdonate eventuali errori.
a presto,ily♡
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a dangerous game; jung hoseok [+18]
FanficHoseok ed Iseul erano fuoco e benzina. Quei due si facevano la guerra da sempre, senza stancarsi mai. Si odiavano, si odiavano tantissimo, eppure un giorno accadde qualcosa. Qualcosa di inspiegabile, ma di cui nessuno dei due riuscì più a fare a men...