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"Madison ha urlato Oscar Perez, sai chi è vero?" Chiede Logan mentre io annuisco.

"Chi cazzo è ora sto qua?" Alice.

Per quanto io odi Alexis nessuna ragazza dovrebbe essere mai trattata così, nessuno se lo merita.

"Io ti giuro che se le sfiora con qualsiasi cosa io lo ammazzo, non me ne frega un cazzo di chi è"

"Ma chi è?" Chiede di nuovo la rossa.

"Le troveremo e le riporteremo indietro. Entrambe" cerco di rimanere calmo.

Oscar Perez non è un nome nuovo per nessuno di noi.

Vaffanculo passato di merda.

***

POV MADISON SMITH

Siamo ancora qui, sono passate sicuramente un po' di ore dopo l'ultima visita di quell'uomo.

Se così si può chiamare.

Dopo aver visto Alexis parlare con Thomas il tizio ha cominciato a tirare schiaffi di qua e di là, come se nulla fosse, come se fosse normale.

Mi guardo intorno e orgia sta diventando buio, questo vuol dire che saranno le 8pm circa.

"Mi dispiace" Sento pronunciare da lei.

Alzo la testa verso quella ragazza guardandola confusa.

Mi sale quasi il vomito a vederci in queste condizioni, io e lei con un livido in faccia, occhi gonfi dal pianto e polsi doloranti a causa delle manette.

Per la prima volta nella mia vita, dopo forse quell'episodio successo a 14 anni, ho davvero paura. Paura perché mi sento impotente e non so cosa ci capiterà.

"Sono stata io a metterci in questo casino, con le mie idee di merda" Guarda in alto trattenendo ancora le lacrime.

"Non è colpa tua.." affermo "..non è colpa nostra, volevamo solo essere libere"

"Si Madison, certo che è colpa mia! IO volevo essere libera e andarmene, a te sarebbe andato bene restare e aspettare il momento giusto"

Credo che abbia ragione. Infondo io volevo davvero questo. Ma forse perché ero fortunata ad avere tanti amici vicini a me, che non mi lasciavano sola per un secondo...

"Noi usciremo da qui, dobbiamo cercare di capire solo come fare" dico sicura di me.

Alza gli occhi al cielo ridendo ironicamente.

"Non ti arrenderai mai vero?"

"Perché tu sì? Ti sembra una cosa giusta? Non dobbiamo arrenderci solamente perché abbiamo paura. Dobbiamo fare qualcosa e ci sono altre persone, altri amici, che ci aiuter-"

"Tuoi amici Mad, sono tuoi amici e certo, aiuteranno te, come è giusto che sia, me lo merito infondo" mi blocca.

Cerco di avvicinarmi a lei il più possibile, mi metto davanti al suo viso, costringendola a guardarmi negli occhi.

"Nessuno si merita una cosa del genere, qualsiasi cosa accada, noi usciremo da qui e tu mi aiuterai, intesi?" Dico seria.

Annuisce avvicinandosi anche lei.

Appoggia la sua testa sulla mia spalla e la sento calmarsi.

Chiudo gli occhi, cercando di fare dei grandi sospiri e mi calmo anche io.

Mi riguardo intorno: c'è una porta sulla sinistra della stanza da dove è entrato quel tizio, accanto a un grande tavolo, di fronte a noi c'è un grande armadio, sulla destra un'altra porta e infine sopra le nostre teste una finestra.

Los Angeles 2 - Danger SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora