Los Angeles 2 - Danger SOSPESA

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E ora?Devo stare qui tutta la notte?

"Ma vaffanculoooooo" urlo, magari in questo modo mi avrebbero sentita.

"Non urlare, sei in buona compagnia piccola" Si avvicina a me sorridendo.

No.

No.

No.

Non sono davvero bloccata qui dentro con Thomas Lee.

***

Sono ormai da mezz'ora qui davanti alla porta bussando e urlando senza alcun successo.

Mentre il mio inutile compagno è semplicemente seduto ad uno dei tavoli dall'altra parte della stanza.

"È inutile, smettila" Afferma.

"Almeno io sto facendo qualcosa" Mi giro guardando la sua faccia annoiata.

"Dovrai aspettare fino a domani, una volta chiuso basta, qui non c'è più nessuno"

Sbuffo accasciandomi ai piedi della porta.

Ma Alice e Emily non si sono fatte due domande?Tipo come mai non sono ancora tornata?Perché non vengono a cercarmi?!!

Riprovo con il telefono, ma niente, non prende più.

"Tu conosci questo posto meglio di me, ci sarà qualche altra uscita" Cerco di ragionare.

"Non siamo in un film, non ci sono sotterranei segreti" Sorride.

Ma che cazzo ride?Io sinceramente non ci trovo niente di divertente.

Sbuffo per la sua immaturità nel fare battutine anche in questo momento.Che odio.

Mi alzo cercando qualche altra porta, non esistono uscite d'emergenza a Los Angeles?

Lo sento ridere perciò sposto lo sguardo di nuovo sulla sua figura.

Sono davvero incazzata. Non c'è niente da ridere.

"Non guardarmi così ahahah non capisco perché tu continui a cercare, non ti fidi più di me?"

Si sente davvero nella posizione di prendermi per il culo.

Mi avvicino a lui mentre noto il suo sorrisetto scomparire.

"Ti sei per caso dimenticato che io e te non andiamo d'accordo?"

Ritorna serio.

"A cosa ti riferivi al falò?" Chiede improvvisamente.

Ma davvero mi fa ste domande quando siamo bloccati qui.

"L'hai fatto apposta vero?Volevi che parlassimo!Ci hai rinchiusi tu qui!" Li punto il dito come se potessi essere più minacciosa.

"No, non sono stato io. Se devo parlarti lo faccio senza problemi" Parla sicuro di sè.

Mi siedo al suo stesso tavolo cercando di incorniciare il suo sguardo per capire se mi sta mentendo o no.