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- un altra nota Niccoló? È la terza e siamo solo alla prima settimana di scuola, ma cosa dobbiamo fare con te? - Niccoló alternava lo sguardo da suo padre, che continuava a camminare avanti e indietro per il salotto, a sua madre che era seduta lì con lui a tavola e cercava una soluzione che andasse bene per tutti
-nun me piace annà a scuola... - farfuglió piano il moro ma questa volta Sandro lo sentì. Si sedette a tavola e lo guardó dritto negli occhi
-e cosa vorresti fare? Cantare come fai sempre? La musica non ti porterà da nessuna parte Niccoló, è ora di crescere e affrontare la realtà - no, lui non voleva affrontare la realtà. Lui voleva rimanere l'eterno Peter Pan che non cresceva mai. Anche se suo padre non lo sosteneva lui un giorno avrebbe riempito lo Stadio Olimpico con la sua musica. In quel momento sentirono la porta aprirsi e una voce femminile che li salutava
-famigliaaa so tornataaa - urló Martina buttando le chiavi nel mobile vicino alla porta, e in quel momento Niccoló la ringrazió perché ancora una volta lo aveva salvato dal cazziatone che gli avrebbe fatto il padre. La mora entró in cucina e lasció la spesa sul tavolo mentre guardava i suoi famigliari
- mazza che facce, che succede? - chiese mentre sistema a la spesa insieme ad Anna
-niente tesoro. Nicco ha preso un altra nota - la informó la donna sistemando i pacchi di pasta. Lei guardó il fratello e ridacchió
- a Nano, la scuola nun te piace proprio ve? - chiese ridendo e coinvolgendo anche lui. Sua sorella lo aveva sempre chiamato così fin da quando erano piccoli, lei era la più grande dei suoi fratelli. Dopo di lei c'era Valerio e Alessandro e infine lui, il più piccolo di casa. La scuola non gli era mai piaciuta e la separazione dei suoi genitori non aveva di certo aiutato ma era grazie a sua sorella se lui ora aveva un obiettivo che avrebbe realizzato a tutti i costi.
-papà ceni con noi? - con questa domanda Niccoló si riscosse dai suoi pensieri e seguì la conversazione tra Martina e suo padre che scosse la testa
-no, non resto. Sono solo passato per parlare con Niccoló del suo futuro e...-
-Nicco sa cosa fare del suo futuro e credo lo abbia dimostrato con il concorso che ha vinto - rispose subito la ragazza riempiendo la pentola per la pasta
-ti prego Marti, non continuare a sostenerlo per la sua musica, non andrà tanto lontano con quella... - disse Sandro.
-anche Vasco Rossi arrivó ultimo al festival di Sanremo eppure ora non mi sembra che faccia il barbone sotto un ponte- rispose prontamente la ragazza
- e prima che lo chiedi, si. Io Nì lo sosterró sempre e saró sempre al suo fianco, qualsiasi cosa lui deciderà di fare - ora la mora stava guardando il padre dritto negli occhi e dopo un lungo sguardo Sandro abbassó il suo e recuperó la sua giacca
-io vado, ci sentiamo Anna. Ciao ragazzi, salutatemi anche Valerio e Alessandro- disse l'uomo
- ciao pà - risposero i due ragazzi mentre apparecchiavano per tutti
-ma che davero hai risposto così a papà? - domandó Valerio mentre mangiava la sua carbonara
- si, lui non sa che cosa "abbiamo" fatto io e il Nano perció gli ho risposto così e quello che ho detto è vero Nì, qualsiasi cosa vorrai fare io ti sosterró sempre- disse Martina guardando il fratello che gli sorrise
- la puoi smette de chiamarme Nano? Te prego... - si lamentó lui facendo ridere tutti
-no, quello è il tuo soprannome me dispiace. Piuttosto, dopo annamo al parchetto Co i Miserabili? - chiese e subito Niccoló annuì. Finalmente dopo un mese avrebbe rivisto tutti i suoi amici e Irene, la ragazza con cui si sentiva da un po'. Voleva ufficializzare la relazione e quale occasione migliore se non farlo con le persone a cui voleva più bene? I suoi Miserabili erano la sua seconda famiglia e poi anche li sua sorella era presente. Per lui Martina non era solo una sorella ma era anche un amica e una "mamma", si era presa cura di lui quando i suoi si stavano separando e lui ancora piccolo non capiva cosa stava succedendo. Si ricordava ancora quando insieme passavano i pomeriggi a vedere il cartone di Peter Pan e tutte le volte giocavano insieme per liberare Wendy da Uncino. Oppure quando Niccoló faceva un incubo e andava a dormire nel lettone della sorella per calmarsi. A 8 anni la ragazza gli aveva fatto conoscere il pianoforte e all'inizio non voleva saperne di studiare quel strumento ma, quando gli disse che poteva smettere, si accorse che suonare era una cosa che ormai faceva parte di lui e che gli mancava molto quando non lo faceva, e da lì era nata la sua passione per la sua musica e la sua voglia di scrivere canzoni - vedrai un giorno canteró all'Olimpico - ripeteva sempre a tutti ma solo sua sorella gli credeva sempre e lo sosteneva sia nelle sue vittorie che nelle sue sconfitte e lo avrebbe fatto per sempre.
-Nano te voi move? Me ne vado senza de te - lo chiamó Martina mentre prendeva le chiavi della macchina e apriva la porta di casa, Niccoló la raggiunse subito e insieme si diressero al parchetto da tutti i Miserabili che li stavano aspettando.

Angolo Autrice:
Nuova storia e se avete voglia vi chiedo di leggere la descrizione. Per il resto buona lettura.

LITTLE DWARFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora