le due tappe ad Acireale furono bellissime e tutto il gruppo ora stava tornando a Roma per riposarsi prima dell'ultima tappa del 29 giugno a Lignano Sabbiadoro. l'ultima prima della conclusione della "Favola" all' Olimpico
- regà, stasera annamo a magnà na bella carbonara da Francesco vè? - chiese Niccolò facendo ridere tutti
- amò ma sempre a mangiare pensi? - gli domandò Irene guardandolo esasperata
- eddaje amò, io il cibo lo amo ma la carbonara è la carbonara – rispose il moro e Adriano e Cocco annuirono
- Irè è inutile, er nano è fatto de carbonara, se potesse la magnerebbe pure a colazione – rispose Martina mentre gli altri scoppiavano di nuovo a ridere. Dopo un altra ora di viaggio finalmente tutti videro il cartello blu con la scritta "Roma" e sorrisero. Niccolò aveva ragione, l'italia era bella e aveva del buon cibo ma la loro città era qualcosa di Maggico e per loro sarebbe sempre stata la città più bella del mondo. Dopo aver scaricato i bagagli dal suv tutti si salutarono dandosi appuntamento alle 20 al parcheggio
- nano, nun abbiamo avuto de parlà io e te. Come te senti dopo il tuo primo tour? - domandò la sorella al moro
- è stato bellissimo. Vedere tutte quelle ragazzine ridere, piangere, saltare e cantare le mie canzoni mi ha fatto capire che tutti i nostri sforzi sono serviti a qualcosa Martì. E devo dire grazie a te, se non mi avessi portato a suonare il piano probabilmente ora rimpiangerei il mio sogno – rispose Niccolò aggiustandosi gli occhiali da sole. Martina sorrise
- Nì, io te lo sempre detto che tu hai un talento per il canto e la scrittura. Sono stata la prima a credere in te anche quando cantavi sotto la doccia da piccolo – ridacchiò seguita dal fratello
- e ora vederti qui a 23 anni che hai realizzato uno dei tuoi sogni appesi mi riempie il cuore di gioia e non posso che essere fiera di te. Sono io che devo ringraziarti per questo bellissimo viaggio che abbiamo fatto, e ricorda che io sarò sempre dalla tua parte Nano, io e te contro il mondo, sempre – ancora una volta gli occhi del moro si riempirono di lacrime ed abbracciò la sorella.
I giorni passarono tranquilli, tra uscite con i Miserabili al mare o in piscina, gite in montagna e grigliate nel giardino della villetta di Niccolò e Irene. Ebbene si, il moro aveva aspettato di tornare a Roma prima di chiedere alla sua fidanzata di andare a convivere e lei aveva accettato subito.
La stessa proposta l'aveva fatta Adriano ad Anastasia che senza pensarci gli era saltata al collo e alla pianto dalla felicità.
Così mentre le coppiette si sistemavano nelle loro nuove abitazioni, Martina insieme a Valerio e Lorenzo andava da un suo amico a prendere un cucciolo di labrador bianco. Era un regalo per Niccolò e proprio in quel momento stava andando a casa del fratello
- nano? Permesso? - chiese tenendo in braccio il cucciolo. Irene le andò in contro
- ciao Marti, ma che carino. È tuo? - le chiese indicando il cane. La mora sorrise
- no, è un regalo per voi ma, il nano nun è in casa? - chiese
- no, è andato in studio. Jacopo lo ha chiamato per delle cose per l'olimpico ma dovrebbe tornare a momenti – rispose la ragazza e proprio in quel momento la porta di casa si aprì e Niccolò entrò
- amò, so tornato ma che... e tu chi sei? - domandò il ragazzo al cucciolo che gli era corso in contro. Le due ragazze lo raggiunsero
- lui è tuo "figlio". Un regalo da parte mia di mamma, Valerio e Lorenzo. Visto che hai sempre voluto un cane ti abbiamo accontentato – rispose Martina. Il moro fissò il cucciolo per qualche secondo
- ciao piccolo, come ti chiamo? - disse il moro mentre accarezzava il cane sulla testa
- che ne dici di Spugna amò? Tu sei Peter, io sono Wendy, Tonno sta da tu madre e lui è Spugna – suggerì Irene avvicinandosi al cucciolo
- Spugna, mi piace. Benvenuto in famiglia, Spugna – disse mentre il cane gli leccava la mano tatuata.
Il 29 arrivò molto presto e ancora un volta tutto il gruppo si trovò a Lignano Sabbiadoro per l'ultima tappa del tour. Come sempre il concerto fu un successone e prima della fine Niccolò volle dire due parole
- bimbi, come state? Io nun so bono co i discorsi e voi o sapete per questo se devo dire qualcosa lo faccio attraverso i miei testi ma questa volta mi impegno. Volevo ringraziarvi tutti per avermi seguito, sostenuto sempre sia fisicamente che virtualmente attraverso i social. Se io ora sono qui è solo grazie a voi che non avete mai smesso di credere in me, vi vojo bene, siete voi la mia forza ma un grazie speciale va ai miei Miserabili e a mia sorella che come voi ha sempre creduto in me e non mi ha mai abbandonato, che dici Martì? Lo facciamo il nostro "rituale"? - chiese il cantante guardando la sorella che salì sul palco e prese il microfono
- a nano nun te stancherai mai vè? - domandò la ragazza mentre i fan ridevano per come lo aveva chiamato
- mai, come tu nun te stancherai mai de chiamarme nano, vè? - ribattè il moro scoppiando a ridere.
- regà, è un nano vè? Però noi gli vogliamo bene lo stesso e continueremo a farlo, noi i tuoi fan e i tuoi Miserabili e tutte le persone che ti conoscono. Noi sappiamo quanto vali e ora concludiamo questa "Favola" ok? - i due fratelli si guardarono negli occhi e dopo insieme gridarono
- ANNAMO A PIJARCE L'OLIMPICOOOO – seguiti da tutti i fan che dopo esplosero in un grande applauso.
Dopo quella tappa i giorni volarono e tra gli ultimi preparativi, divertimenti, cene e gite, il 4 luglio finalmente era arrivato e quella sera Niccolò avrebbe chiuso il suo tour. Quella sera avrebbe realizzato la sua Favola.
Angolo Autrice:
eccoci, siamo arrivati alla conclusione del Tour. manca solo l'ultima tappa la più importante. quella dello stadio Olimpico, il prossimo capitolo sarà l'ultimo ma intanto vi auguro una buona lettura.
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LITTLE DWARF
Fanfiction"a Nì è tutto vero, fermate... Li senti? Eh si... Sono 64 mila Nì, riuniti li davanti a te. A Nì hai paralizzato una città intera stasera, si te Nì, proprio te! Con Rabbia, malinconia e felicità hai preso uno dei tuoi sogni appesi e gli hai fatto ca...