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- fammi capire bene, il tour lo vuoi chiamare "Colpa delle favole" ? E vuoi andare in tutti i palazzetti delle città italiane, giusto? - chiese Jacopo mentre guardava il moro che annuiva e di fianco a lui Adriano scriveva su un' agenda tutte le proposte

- si Jà, hai capito bene. E alla fine vorrei chiudere il 4 luglio qui all' Olimpico come data speciale, la fine della mia Favola – rispose Niccolò aggiustandosi gli occhiali da sole. Il manager lo guardò e gli sorrise

- se per te va bene partiamo con la data zero il 25 aprile a Vigevano.

Il 27 a Eboli, il 30 aprile a Bari.

Il 5 e maggio a Firenze, l'8 maggio a Assago. Il 10 a Casalecchio di Reno (Bologna)

il 12 maggio Ancona, il 16 di nuovo ad Assago mentre il 17 a Jesolo. Dopo ci sono quattro date qui a Roma dal 21 al 25 maggio. Il 28 e 29 maggio si va a Napoli il 31 maggio a Torino e infine il 2 e 3 giugno ad Acireale – finì di elencare tutte le date Jacopo ad Adriano che annotò tutto sul agenda.

- aggiungi il 29 giugno a Lignano Sabbiadoro e il 4 luglio allo Stadio Olimpico – rispose il cantante. Rimasero ancora a parlare di alcune cose da definire prima della partenza del tour che si avvicinava dato che quel giorno era il 20 di aprile. E Niccolò sentiva già l'ansia salirgli nonostante mancassero 5 giorni alla data zero.

- Jacopo, mi potresti dare quattro pass in più? - domandò il moro al suo manager che lo guardò curioso

- tre? Chi vorresti portare con te? - domandò il manager. Niccolò sorrise e gli rispose

- uno per Irene, uno per Anastasia che è la sua ragazza – rispose indicando Adriano

- e il terzo è per Cocco che insieme a Cassiolino mi ha sempre sostenuto e sentito cantare anche nella mia cameretta, mentre il quarto è per la mia "seconda super donna" nonché fan numero uno, mia sorella. Lei vorrebbe venire solo all' olimpico ma io vorrei portarla con me in tutto il tour – rispose e vide che il Jacopo gli sorrise e acconsentì. Quando uscirono dallo studio il ragazzo aveva in mano i quattro pass

- allora Nì? Sei pronto pe volà? - domandò Adriano. Solo ora che era in macchina Niccolò si fermò a pensare a quello che fra 5 giorni sarebbe successo. Stava davvero per iniziare un tour in tutti i palazzetti italiani. Lui che fino a l'altro ieri cantava nella sua cameretta con i suoi pochi amici e sua sorella che aveva sempre creduto in lui. Sopratutto ora che Martina aveva sconfitto il "mostro" come lo chiamava lei ed era pronta a sostenerlo ancora una volta nel suo viaggio verso la sua Favola. A quel pensiero sorrise e guardò Adriano

- si Adrià, so pronto a volare con i miei bimbi sperduti – rispose.

Niccolò fece in tempo a mettere piede in casa che venne accolto dalla madre e dalla sorella che erano a tavola e lo stavano aspettando per pranzare

- a Nano era ora, daje che te stamo ad aspettà pe magnà – lo chiamò Martina mentre gli riempiva il piatto con la carbonara. Lui sorrise e si sedette a tavola e iniziò a mangiare

- Marti, oggi andiamo al parcheggio? Dovrei parlare con te, Cocco, Anastasia e Irene – la informò lui

- si, non ho niente da fare quindi va bene – rispose la sorella bevendo un sorso di birra

- non esagerare Marti – la riprese Anna guardando contrariata la birra

- a mà, sto bene eddaje nun te preoccupà – le rispose la ragazza. Con un gesto veloce Niccolò rubò la bottiglia e la bevve tutta d' un sorso

- amvedi sto nano malefico co la barbetta da capra, se volevi a birra bastava dirlo – disse Martina con un tono da finta offesa ma, non riuscì a farlo bene e in poco tempo tutti scoppiarono a ridere.

Alle 16 in punto erano tutti riuniti al parcheggio, tra risate e scherzi passavano il tempo con la musica del Blasco in sottofondo.

- amore, Martina si è ripresa proprio bene, vero? - chiese Irene al suo ragazzo che sorrise

- si amò, Martì se ripresa bene e ho una sorpresa per voi ma, ve la dico tra un po' - rispose lui rimanendo vago. Quando rimasero in pochi Niccolò chiamò i diretti interessati che si avvicinarono a lui

- nun so bono co i discorsi seri e voi o sapete ma ce provo lo stesso. Tra pochi giorni inizia il tour e so già che avrò l'ansia a mille, il sonno che me ucciderà e mille ore di viaggio sulle spalle. Ma posso sopportarle se con me ho le persone giuste – il moro si fermò e guardò tutti in faccia

- alcune le ho conosciute da poco, altre sono sempre state con me e mi hanno sempre sostenuto durante i miei scleri e le mie delusioni. Ed è per questo che ora vi vorrei dare questi e dirvi di venire con me, siete le persone più importanti e vorrei avervi con me in questo viaggio che inizieremo tra poco – tirò fuori i pass e li consegnò ad ognuno

- tieni amò, ti voglio con me perché riesci a calmarmi il più delle volte e ti amo sopratutto per questo – Irene sorrise e gli dette un bacio sulle labbra. Dopo guardò Anastasia

- Ana, tu sei la ragazza di Adriano e insieme ad Irene fai parte dei Miserabili e nun volevo lasciare il mio migliore amico da solo in questo viaggio quindi questo è per te – e gli consegnò il suo pass. Dopo guardo Adriano e Cocco

- Cassiolì tu sei il mio personal manager ma prima di questo sei il mio migliore amico e non ho potuto desiderare altro dalla vita, ti considero come un fratello e ti ringrazio per non avermi mai abbandonato. Stessa cosa vale per te Gabriè, voi due mi avete sopportato e supportato tutte le volte che mi sentivo giù o pensavo che non ci sarei mai riuscito ad arrivare ai miei obiettivi – e anche a loro consegnò i loro pass. Per ultimo guardò Martina

- sei stata una seconda "mamma"per me prima che una sorella. Mi hai fatto conoscere il pianoforte per "gioco" quasi, sapendo già che imparandolo a suonare non me ne sarei più allontanato. E quando mi hai "portato via" da esso ho capito che me mancava. Hai sempre creduto in me anche quando tutti mi criticavano, dai professori a scuola, da papà e anche da mamma che piangeva quando le rispondevo male. Quando l'ansia mi assale tu sai sempre cosa fare o dirmi per calmarmi e farmi sorridere ad ogni situazione difficile e io ora vorrei ringraziarti per tutto questo che hai fatto fino ad ora per me. Quindi...vuoi venire in tour con me Sorellona? - per tutto il discorso Martina era rimasta a guardarlo mentre gli occhi erano diventati lucidi e le lacrime gli avevano bagnato le guance. Cercò di asciugarsele e sorrise al fratello

- io e te contro il mondo Nano, sempre. Annamo a pijarce l'olimpico – rispose la ragazza sorridendo.


Angolo Autrice:

siete pronti? si parte per il tour e il buon Peter Pan e i suoi bimbi sperduti vi aspettano, ci vediamo al prossimo capitolo, buona lettura!

LITTLE DWARFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora