[16] Emergency

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Andammo a casa di Log, dopo avergli spiegato cosa intendevo per "Complimenti Log" si è subito tranquillizzato, ma lo vedete Log a fare il padre? Io no di certo e fortunatamente la sua ormai futura mogliettina non lo è.

Log mi mostrò la camera degli ospiti e mi porta una sua maglia e un pantaloncino <<Abbiamo dimenticato il pigiamino a casa>> dice come se fossi una bambina porgendomi i vestiti <<Coglione>> dico dandogli una spallata per poi uscire dalla camera e camminare lungo il corridoio ma poi mi accorgo di non sapere dove si trova il bagno <<Log dove sta il bagno?>> dico per poi sentire subito dopo Logan venire verso di me e aprirmi una porta e farmi cenno di entrare <<Grazie scemo>> dico tirandogli uno schiaffo leggerissimo sulla guancia e poi chiudere la porta <<Non cambi mai Bay, sempre la solita manesca>> dice Log da fuori alla porta mentre io rido tantissimo ripensando al primo anno di liceo ovvero quello che ho fatto con Logan, credo che ogni volta che ci vedevano gli tiravo uno schiaffetto leggero, non è colpa mia se ha le guance perfette per gli schiaffetti.

<<Devo ammettere che modestamente i miei vestiti ti stanno davvero bene>> dice lui facendomi fare una giravolta <<E tu sei sempre il solito adulatore>> dico sorridendo <<Ma sai quando una ragazza merita>> dice per poi scoppiare a ridere <<Te sei uno scemo>> dico dandogli una leggera spinta che non lo ha fatto muovere nemmeno di un centimetro <<Non sfidarmi troppo sennò chiamo Hope Light>> a sentire il suo nome sgrano gli occhi <<Certo che sei uno stronzo, ma se chiami Hope le faccio chiudere il becco con il tuo uccello, ovvero quello che voleva per tutto il primo anno>> dico alzando le mani in segno di resa <<Mi hai convinto forse meglio se non chiamo Hope>> dice lui mentre io ripenso a cosa avrebbe fatto quella ragazza per lui <<Perché dovresti chiamare una certa Hope?>> chiede qualcuno entrando <<Stella, stavo parlando con Bay dei vecchi tempi e della ragazza ossessionata da me>> dice Log andando incontro a Stella per poi mettergli le mani sui fianchi <<Ok, ma non davanti a Bay>> dice Stella togliendo le mani di Log dai suoi fianchi <<Ho saputo in che condizioni si trova la tua camera, ho già dato l'ordine di pulirla domani>> mi dice Stella <<Vi ringrazio di tutto ma credo che dovreste avere la vostra privacy>> dico prendendo i miei vestiti <<No ma rimani qui>> dice Stella come se io fossi la sua scusa per non rimanere sola con Logan <<Sono seria, avete bisogno dei vostri spazi>> dopo ciò guardo Logan che mi sorride compiaciuto e mi fa un occhiolino.


Infine presi le mie cose e chiamai un taxi, non sapevo dove andare e quando il tassista mi cha chiesto <<Dove deve andare signorina?>> credo di essere andata leggermente in panico, ma il mio stato di panico è durato molto poco visto che ricevo una chiamata.

<<Pronto?>> dico per rispondere <<Ho bisogno d'aiuto biondina>> dice l'altra voce a telefono <<Mandami il tuo indirizzo e sono da te>> dico per poi staccare la chiamata, almeno adesso so dove andare.

Mi feci lasciare dal tassista proprio fuori il cancello che portava a casa di Bayron, bussai al campanello e poco dopo il portone si apre mostrando il viso preoccupato di quest'ultimo <<Che è successo?>> chiedo e lui mi squadra dalla testa ai piedi <<Quindi ho interrotto qualcosa con qualcuno?>> chiede dato il mio abbigliamento <<No, sono più sola di un cane, ma cosa è successo?>> chiedo visto che ha detto che era un emergenza <<Logan mi ha raccontato della stanza e sapevo non saresti mai venuta qui, allora ho inventato l'emergenza>> annuisco cercando di capire quanto sono stupida per essermi fidata di questo coglione <<Quindi con la tua barbie hai finito?>> chiedo visto che non la vedo attorno <<Ci abbiamo dato dentro, solo che Log mi ha chiamato e ho dovuto mandarla via>> dice come se niente fosse <<Ma non pensi che lei abbia dei sentimenti?>> chiedo <<Giusto a te non importa, le donne devono solo soddisfare i tuoi bisogni>> aggiungo guardandolo dritto negli occhi <<Adesso mi provochi?>> chiede lui continuando a guardarmi negli occhi <<Se volevo provocarti avrei sfiorato il tuo amichetto invece voglio solo infastidirti, mi piace il Byron infastidito>> dico per poi sorridere e lui fa dei passi verso di me e io  indietreggio leggermente cosi da sbattere vicino al portone e lui mette le braccia attaccate ad esso così da darmi la sensazione di mettermi in gabbia, proprio come in ascensore <<Non fai più la dura adesso?>> chiede lui avvicinando il suo viso al mio così da non avere neanche venti centimetri di distanza <<Mh..non parli più?>> chiede continuando a guardare le mie labbra <<Credi che non noto come mi guardi? Oppure come fulmini con lo sguardo Hayley quando sono con lei?>> esclama per poi avvicinarsi ancora più <<Credi che non ho notato come il tuo corpo reagisce a questa distanza>> dice prendendo il mio braccio e farmi notare che è letteralmente pieno di brividi, dannati brividi <<Non ho un gatto>> dice lui improvvisamente <<Quindi non posso dire il gatto ti ha mangiato la lingua, quindi parla dici che sono un coglione o uno stronzo, tanto è la stessa cosa per te>> dice allontanandosi da me <<Vieni o no?>> dice girandosi <<Dove?>> chiedo <<In camera da letto>>.


☀️Spazio Autrice 🌊

Hey hey...

Capitolo più corto del solito, mi farò perdonare.

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☀️Al prossimo capitolo 🌊

This Summer you will Remember MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora