[18] "Non sono cose che ti riguardano"

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Mi sforzai a capire chi potesse l'uomo, ma arrivavo alla conclusione che se volevo capirci qualcosa sul capitolo "Sunshine 1989" avrei dovuto chiamare mia madre, ma conoscendola avrebbe inventato una bugia delle sue quindi escludiamo l'idea Cassandra Scarlet.

Dovevo distrarmi e allontanarmi per un paio di ore, cambiare aria. Mi vestii presi il telefono, le chiavi dell'auto e della stanza poi uscii. Collegai il mio telefono alla radio dell'auto così da non sentire canzoni in Australiano. Mi diressi verso Noosa Heads o meglio così diceva il navigatore visto che secondo me stavo guidando a vuoto. Mi fermai in un mini market per comprare una bottiglina d'acqua visto che stavo letteralmente morendo disidratata, entrando in questo mini market notai un uomo che mi sembrava i aver già visto in giro <<Bay>> dice poggiando lo sguardo su di me e avvicinandosi <<Ehm..ciao, come stai?>> come si chiama questo? <<Bene, come sta Alyssa?>> chiede, Brent, Brent è il suo nome <<Sta bene, cosa mi racconti? Che hai fatto in queste ultime settimane?>> chiedo <<Sono andato a Los Angeles per lavoro>> a sentire il nome della mia città mi esalto <<Ti è piaciuta? Los Angeles intendo>> dico sorridente <<Non ho visitato molto la città sai>> dice come scocciato da questo fatto <<Se non hai niente da fare potremmo farci un giro se ti va?>> dico non sapendo nemmeno io da dove mi escono certe idee <<Certo>> dice lui come ritornando in sé.

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<<Quindi Bay è un artista, scopro nuovi lati di Baynevir>> dice Brent stupito continuando a sfogliare il mio quaderno dove ho fatto qualche schizzo, noto che si ferma sul disegno di Alyssa, si quello dove sbavava. Parlammo per ore, Brent è di ottima compagnia <<Andiamo a mangiare, ti prego>> dico interrompendolo da ciò che stava dicendo <<Oddio, non credevo fosse così tardi, dovrei andare a lavoro>> dice andando verso la mia auto <<Dove vuoi che ti riaccompagno>> dico entrando anche io dentro essa <<Fuori al mini market, ho lì la macchina>> dice e io metto in moto l'auto per poi andare più velocemente possibile verso il mini market.

Lasciai Brent proprio fuori il market e poi dopo sfrecciai verso l'hotel, immersa nei miei pensieri tra cui uno fisso, Hunter. Dopo cinque anni di relazione non è facile lasciare, ma come ha detto Stella dovrei seguire il mio cuore e il mio cuore mi porta verso la vodka in questo momento.

Arrivai fuori il resort, parcheggiai la macchina e poi entrai nella hall incurante degli sguardi che avevo puntato contro <<Bay>> il mio nome rimbomba nella stanza, mi giro lentamente sperando chi non credo che sia <<Stella, tutto bene?>> chiedo e lei annuisce <<Bay, non hai saputo..>> dice ma la interrompo per indicare una folla di persone sulla spiaggia e insieme iniziamo ad incamminarci verso essa. Cercai di spostare un po' di persone per vedere cosa stesse succedendo, erano Gray e Byron che si stavano picchiando pesantemente <<Ragazzi basta>> dico cercando di separarli e fortunatamente senza ammazzarmi a mia volta si sono staccati immediatamente <<Ma che cazzo vi passa per la testa?>> chiedo prima passando lo sguardo su Gray e poi dopo su Bayron che continua a guardare il fratello con aria minacciosa <<Orfanello la tua principessina è venuta a salvarti>> dice Gray rivolto a Byron che stinge forte i pugni <<Fino a prova contraria tu te la sei baciata>> ecco adesso ci sono io di mezzo <<Ragazzi basta>> dico cercando di zittirli <<Cosa è successo?>> aggiungo mentre quei due si guardano ancora molto male <<Fattelo spiegare dal tuo principino>> dice Byron per poi andarsene e lasciare me e tutta la folla compreso Gray a bocca aperta, distolgo lo sguardo dall'fisico perfetto di Byron per spostarlo sul volto di Gray che non è messo proprio bene <<Stella porta la cassa di pronto soccorso>> dico guardando attentamente le ferite di Gray che mi guarda abbastanza male, se crede che io lo voglia nel mio letto si sbaglia di grosso.

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<<Grazie Bay>> dice Gray subito dopo che gli ho praticamente ricoperto la faccia di cerotti <<Adesso spiegami perché vi siete ridotti in questo stato?>> chiedo per poi mettermi le mani sui fianchi <<Troppe cose non sai piccola>> io lo sguardo storta <<Primo non chiamarmi piccola, secondo o parli oppure con un calcio ti impedisco di diventare padre>> dico forse troppo aggressiva <<Non avresti il coraggio e comunque non sono cose che non ti riguardano>> dice per poi andarsene, bene mi credono così rammollita, vedo Gray tornare indietro <<Vedo che però ci ho preso quando ho detto che tra te e Byron c'è qualcosa>> dice indicando la maglia bianca di Byron che avevo addosso, non faccio in tempo a rispondere che Gray va via lasciando me e Stella perplesse.

☀️Spazio Autrice 🌊

Hey hey...

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☀️Al prossimo capitolo 🌊

This Summer you will Remember MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora