L'intreccio.

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• L'esperienza d'eccezione del protagonista consiste nel visitare, da vivo e in corpo ed anima, quindi in stato di veglia e nel pieno possesso di ogni sua facoltà, i tre mondi dell'oltretomba cristiano così come era stato definito nel corso del Medioevo:
- l'inferno;
- il purgatorio:
- ed il paradiso.
La vicenda ha inizio in un luogo della terra non determinato, una <<selva>>, un mondo in cui il protagonista è solo col suo peccato e la sua angoscia e nell'impossibilità di venire fuori con le proprie forze. Per superare questa condizione, egli dovrà conoscere le realtà oltremondane.
• L'esperienza, vittoriosa, si concluderà con la visione di Dio ed il godimento della beatitudine. 

Questi fatti straordinari avvengono, secondo il racconto, nel 35° anno di età del protagonista, nell'anno 1300, ed esattamente nel corso di 8 giorni: dalla notte del 7 al mezzogiorno (o mezzanotte, se si calcola secondo il meridiano di Gerusalemme) del 13 aprile, vale a dire dal giovedì della settimana santa al mercoledì dopo Pasqua.
Il 1300 fu anche l'anno del giubileo. 

Per realizzare la sua esperienza il protagonista avrà delle guide, che lo aiutano facendosi interpreti della divina volontà di salvarlo e di chiamarlo al compito profetico.
Le principali guide saranno:
Virgilio, che lo scorterà attraverso l'inferno e il purgatorio sino al paradiso terrestre;
- Beatrice, che lo guiderà dal paradiso terrestre al paradiso celeste, l'empireo.
• Altre guide, con funzioni collaterali o di passaggio o di specifica meditazione, saranno: Catone, Lucia, Stazio, Matelda, Bernardo.
E' la vergine Maria il primo motore dell'azione. In quello che è stato chiamato "prologo dal cielo" è lei che intercede perché Dante sia salvato e ne affida il compito a Lucia. Questa a sua volta incarica a Beatrice, la donna che Dante ha amato idealmente nei felici anni fiorentini della giovinezza e per la quale ha scritto la Vita Nova. Lei scenderà nell'inferno, nel limbo, per chiedere a Virgilio di aiutare Dante. E sarà Virgilio a decidere il suo viaggio nell'al di là.
Anche le guide hanno la duplice natura del personaggio Dante. Hanno una loro realtà storica ed essenziale e insieme possono essere dotate di un significato simbolico. Un significato che è intrinseco a quella loro realtà, e deriva da quella realtà. 
Virgilio è un individuo storico, ed appunto è il poeta vissuto al tempo dell'imperatore Augusto e autore dell'Eneide. Può simboleggiare la ragione umana e il mito dell'impero proprio perché, secondo Dante, egli fu l'intellettuale pagano più vicino alla verità cristiana e pertanto l'uomo è pervenuto alla più alta forma di conoscenza raggiungibile prima della rivelazione, e perché fu nel suo poema il cantore dell'impero di Roma.
Così Beatrice è prima di tutto la giovane donna amata da Dante in giovinezza. Può simboleggiare la sapienza cristiana, perché da viva, stando alla Vita Nova, al poeta apparve come vivente immagine (figura) di Cristo e perché a dieci anni dalla composizione di quest'opera si impone alla memoria e alla riflessione di Dante autore come figura centrale nella sua vicenda terrena in quanto fonte di illuminazione e richiamo al bene. 

La Divina Commedia - Dante Alighieri (Spiegata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora