Harry si svegliò due minuti prima che l'allarme del suo telefono scattò. Lui sapeva che non aveva bisogno d'impostare l'allarme perché si svegliava intorno alle otto del mattino. Comunque oggi non voleva essere in ritardo.
Spendeva due minuti in più a letto: arricciava le dita dei piedi e si lasciava avvolgere dal calore del suo letto. Quando la sveglia annunciò ufficialmente le otto in punto, si alzò.
Dopo la doccia, si vestì con un outfit che aveva scelto attentamente tre giorni prima: pantaloni di cotone color dei caco, converse bianche e una maglietta ordinatamente stirata. Lasciò i suoi capelli asciugarsi con l'aria e sistemati di lato. Aveva pensato di sistemarsi i capelli in maniera diversa, ma non voleva rischiare sulla sua prima impressione. Immaginava che la stessa acconciatura che portava da... beh, sempre, fosse una scelta sicura.
Harry era soddisfatto quando si guardò allo specchio. Sembrava professionale ma non noioso. Forse le converse erano troppo informali, ma non aveva delle scarpe eleganti, comunque. Come un giornalista, il suo stile non significava molto per lui.
Una volta in cucina, caricò il suo tosta pane due volte. Inoltre preparò due tipi di the: una nella sua tazza preferita, l'altro nel termos di Ed. Mentre mangiava il suo toast con burro d'arachidi, il suo coinquilino, Ed, arrivò correndo in cucina.
"Grazie mille, amico." Disse afferrando il toast, che aveva spalmato con la marmellata, e il suo termos.
"Nessun problema." Rispose Harry tranquillamente.
"Sei il migliore." Replicò Ed è uscì dalla cucina.
Prima di lasciare l'appartamento, Harry sentì Ed urlare "Buona fortuna per oggi!"
Harry sorrise e finì la sua piccola colazione.
Ed era l'amico di Harry dalle scuole superiori. Andarono per strade separate dopo il diploma, ma dopo si incontrarono di nuovo, poco meno di un mese fa, quando Harry si trasferì a Londra dopo l'università.
Oggi era il primo colloquio di lavoro di Harry da quando arrivò a Londra. Ad essere onesti, non era un esperto sul campo ma voleva provarci. Dopo tutto, quanto può essere difficile lavorare per una rivista? Si, era una rivista fashion, ma anche una rivista fashion aveva bisogno di un giornalista. Giusto? In più, lui aveva bisogno di un lavoro. Voleva smettere di essere dipendente da sua mamma, che per ora pagava per l'abitazione di Harry.
Harry aveva del tempo da perdere, quindi pulì la piccola cucina. Sistemò il salotto al meglio. Il suo appartamento non era molto grande, ma si trovava nel centro di Londra e l'affitto non costava molto.
Dopo essersi lavato i denti, prese il suo zaino rosso preferito, contenente il suo curriculum, e lasciò il posto.
Era una camminata di cinque isolati verso l'indirizzo che gli era stato dato. E una volta arrivato, realizzò che probabilmente era l'edificio più alto dove lui entrò. L'ascensore era brillante e elegante, premette il bottone per il piano 50 una volta pulito il sudore dalle mani.
Quando l'ascensore arrivò, le porte rivelarono un posto brillante con cristalli sulle porte e grandi finestre. Dietro la reception, nel muro, c'erano grandi lettere d'acciaio, che scrivevano il nome della rivista: Runaway.
Harry s'indirizzò alla ragazza dietro la scrivania, "Ciao, avrei un appuntamento con Liam Payne. Il mio nome è Har..."
Prima che potesse finire, sentì "Harry Styles?"
"Si?" Harry vide un giovane uomo sull'estremità della sala, con gli occhi marroni e dei capelli corti e bruni.
"È uno scherzo delle risorse umane o cosa?" chiese il riccio.
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The Devil Wears Gucci |L.S.| (Italian Translation)
FanfictionUna versione dei Larry Stylinson ispirata al film "The Devil Wears Prada." Louis è un giovane redattore della rivista Runway. Maniaco del lavoro, ossessionato, irraggiungibile, spinoso e solitario, così i giornalisti lo descrivono. Harry un giornal...