9. Make a little conversation

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Harry arrivò alla sua scrivania esattamente alle otto e cinquantanove. Louis era già lì, come al solito, quindi Harry entrò nel suo ufficio per dargli il suo the appena preparato e delle cattive notizie.

"Buongiorno Harry." Louis ricevette il suo the.

"Ciao." rispose Harry, ma non se ne andò, "Louis c'è stata una situazione..."

"Se i miei assistenti sono bravi come dicono tutti, allora sono sicuro che ce la faranno." replicò Louis bevendo un sorso di the.

"Il fatto è," disse Harry, "Liam è ricoverato in ospedale per un caso di appendicite."

Questa volta, Louis non aveva parole, "Cosa? Come?"

"Sua sorella mi ha appena chiamato. Il coinquilino di Liam lo ha portato in ospedale a tarda notte perché aveva una febbre molto alta; si è rivelato essere appendicite. Dicono che il suo sistema immunitario fosse troppo debole dopo l'influenza che ha avuto, quindi è per questo." Spiegò Harry.

Louis annuì e rimase in silenzio per un po'. "Saluta Liam per me." disse ad Harry con un cenno del capo alla direzione del telefono.

Harry prese il telefono e compose il numero dell'ospedale, quindi l'interno della stanza di Liam. Era diventato molto bravo a memorizzare i numeri.

La sorella di Liam rispose al telefono. "Salve. Louis Tomlinson vorrebbe parlare con Liam, se può." 

Quando gli disse che Liam era in grado di parlare, Harry porse a Louis il telefono.

"Liam, ciao," salutò Louis con un tono caldo. "No non parlare, non ne sembri molto in grado." Louis sorrise e continuò.

"Voglio solo dirti quanto mi dispiace e desidero che tu guarisca al più presto. Prenditi tutto il tempo che ti serve per recuperarti. E i documenti con l'assicurazione, okay?" Disse Louis.

Dopo una breve pausa, parlò di nuovo. "Se un ragazzo forte, sarai in piedi in pochissimo tempo. Per ora, riposati. E' un ordine." Louis ridacchiò. "Va bene, a presto." 

Sospirò Louis quando riattaccò. "Sai quanto tempo serve per riprendersi?" chiese ad Harry.

"Sua sorella mi ha detto che i dottori avevano detto almeno dieci giorni." rispose Harry. 

Louis rifletté a fondo. "Okay, manda a Liam dei fiori, gli piacciono i girasoli." Harry annuì, "Di a Sara dell'HR di occuparsi del fatto di Liam e di fare tutto il lavoro in ufficio. E cancella il mio ordine di oggi per le quattro per poter fare visita a Liam,"

"Quindi trasferirò il tuo incontro con i direttori dei dipartimenti alle tre."

"Si fallo." Louis annuì

"C'è qualcos'altro che posso fare per te?" chiese Harry.

Louis si sedette, "Si, ho bisogno che tu venga a Parigi."

Harry si sentì quando investito da un'onda, "Parigi?"

"Si, è la prossima settimana e Liam sarà ancora incapace di venire."

"Ma," Harry esitò, "Ma Liam..."

"La sua salute è molto più importante." Bevve Louis dal suo the. "Ma se non vuoi venire, fammi sapere ora in modo che io possa assumere qualcuno che possa."

"No, verrò." rispose Harry. "Vengo a Parigi."

"Molto bene, allora." Louis annuì con un piccolo sorriso, "Questo è tutto."

Quindi ora, Harry aveva anche un doppio lavoro. Stava facendo tutto ciò che Liam avrebbe dovuto fare, e le cose che faceva normalmente. Si accorse, tuttavia, che Louis lo aiutò più del solito. Gli disse dove doveva cercare le cose di cui Liam si occupava di solito, e si affidava anche ad altre persone per fare facili commissioni.

The Devil Wears Gucci |L.S.| (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora