4. Prorsum

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Quando Harry aveva vinto il primo posto nel contest editoriale del giornalismo che si svolgeva ogni anno, era perché ci aveva lavorato duramente. Molte persone dubitarono di lui, quando disse che il suo articolo riguardava il mercato delle pulci. Altri studenti scrivevano sulla politica, sull'economia, o altri argomenti altrettanto rilevanti.

La ragione per cui Harry non scelse questo tipo di argomento, era perché credeva che questo grande lavoro richiedesse un po' d'anima dello scrittore. Harry non poteva mettere il suo pensiero personale nella politica; non era un esperto, e non poteva fare di più. Comunque poteva diventare un esperto nel mercato delle pulci.

Harry andava al Camden Passage quasi ogni giorno da quando aveva scritto l'articolo. Aveva messo tutti i suoi sensi in modo da poter descrivere bene i colori, le trame, i suoni, gli odori o i gusti giusti. Aveva chiacchierato con i proprietari dei piccoli negozi, con la gente del posto che visitava regolarmente, con i viaggiatori che si godevano un po' di turismo hipster.

Solo quando aveva sentito l'essenza del mercato, si sentiva pronto ad aggiungere il proprio nell'articolo. E riuscì a vincere.

Quindi quando Niall fece il suo piccolo discorso, Harry capì davvero di cosa stesse parlando. Fino a quel momento, Harry aveva fatto solo ciò che ci si aspettava da un buon assistente. Ma Harry non era uno con cui ci si sistemava bene. Se voleva essere eccezionale nel suo lavoro, allora doveva fare come quando scrisse quell'articolo su Camden. Aveva bisogno di immergersi completamente in quel nuovo mondo: il mondo della moda.

"Non sono ancora sicuro di cosa tu stia cercando di fare, ma ti aiuterò." Niall accompagnò Harry nel reparto riservato al guardaroba. "Fortunatamente, hai la figura di una modella. C'è una certa rotondità femminile nelle tue cosce, ma possiamo lavorarci sopra." Disse Niall.

"Le mie cosce non sono femminili." Harry si accigliò.

"Dai Harry, non ho tutto il giorno." Niall lo trascinò iniziando a cercare sulla quantità enorme di vestiti. "Questi sono tutti pezzi di esempio, ma sono sicuro che ci sia qualcosa per te qui. Ora prendi questo."

"Un cappotto?" Harry guardò l'oggetto scuro, dal bell'aspetto e molto costoso.

"Prendi quello che ti do, vedrai che ti piacerà." Lo rimproverò Niall. "Ed è un cappotto di Chesterfield."

Niall consegnò una giacca nera molto bella.
Poi passò alla ricerca e passandogli diversi vestiti. "Tom Ford, Ralph e alcuni Lanvin. Burberry! Ovviamente. Hai bisogno anche di un paio di jeans."

Harry vide gli occhi di Niall brillare di gioia mentre gli porgeva sempre più vestiti.

"Qualche indumento particolare che vorresti provare?" chiese Niall.

"Mi piace la tua maglia?" Harry esitò, ma non era una bugia.

Niall disse un "Grazie." Sorridendo. "Le stampe sono una tendenza importante. Abbiamo anche quello. Seguimi."

"Va bene." Ridacchiò Harry.

"Hai ancora gli stivali che ti ho dato qualche tempo fa, giusto?" chiese Niall quando avevano tutti i vestiti che considerava necessari per Harry.

"Si, li ho indossati un paio di volte."

"Si, si, ricordo. Bene, quelli saranno i tuoi migliori amici, per ora, ma ne hai bisogno di qualche paio in più."

Harry finì con altre quattro paia di stivali e un paio di scarpe da ginnastica nere, della Nike che gli piacevano molto.

"Usciamo e andiamo al dipartimento di bellezza."

"Cosa?"

"Lou Teasdale sta lavorando qui, in questo momento. Lei è una truccatrice..."

Harry lo interruppe. "So chi è. Louis mi ha fatto confermare quella prenotazione da solo. Quello che non so è perché dobbiamo andare in quel dipartimento."

The Devil Wears Gucci |L.S.| (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora